Una tranquilla serata....il mio autista è in ferie, che palle!
E' sempre una tragedia quando manca Simone, la mia ragazza dice che sono fidanzato con lui, mica con lei.....mah! magari sarà pure vero, il fatto è che c'ho un autista giovane, non c'ho mai lavorato insieme.
"Si si, quando giochiamo a pallone? No, non so quando prenderò le ferie"........cinque ore, facciamole passare come Cristo comanda, tra un controllo ed una chiacchierata, ma intanto penso: "come lavora 'sto ragazzo? Me lo posso portare a Quarto Oggiaro senza che se lo portino via?"
Mentre ero immerso nei miei pensieri, sento la radio: "Volante C. vai in Via C., hanno segnalato una squilibrata che ha aggredito la madre in casa con un coltello".
Che bella via, evoca proprio bei ricordi.....
Sulla Volante C. c'è T., veneto e schietto!
Fondamentalmente gli vogliamo bene, anche se lo prendiamo sempre un po' in giro per quella caratteristica tipica dei veneti, a cui lui non sfugge, di infilare tre smadonnamenti per ogni parola
detta.
Durante ogni turno di notte ti chiama alle 6 e ti dice con quel suo cacchio di accento: "Ehhh, terroneeee, andiamo a fare colazioneeee".
E' stato lui a venire in nostro aiuto quando un centinaio di persone c'hanno circondato a Quarto Oggiaro, si, si gli vogliamo bene.
"Oh", faccio all'autista, "avviciniamoci, Volante A., mi avvicino alla C."
Arriviamo e T. è già là che smoccola, ha ragione: ai citofoni non risponde nessuno e la radio che ti dice, ci chiama la signora.....non abbiamo scala e piano.
E già, facile seduti sulla sedia, eh? Chiedere no? Tanto poi la Volante sul posto trova, trova sempre tutto.
Vabbè, m'attacco a mano aperta ai campanelli e una voce risponde........si signora è la Polizia, no non cerchiamo lei, cerchiamo la signora...la conosce? NO? (e te pareva), si grazie signora, ci apra pure.
Dentro il cortile tre scale, regà, dividiamoci e cerchiamo 'st'appartamento.
Lo troviamo, è al terzo piano.
T. suona: "Signora????? è la Polizia!!!!!!"
Una voce risponde: "Mia figlia ha una crisi, mi ha minacciata con un coltello da cucina, ora è nella sua camera, aiutatemi".
"Signora apra la porta!" ma lei: "Non posso, mia figlia ha preso tutte le chiavi, ho paura".
"Signora, si chiuda nella camera e se ci sono problemi urli, ora noi cerchiamo di entrare".
Si, facile a dirsi! La porta è blindata e gli appartamenti vicini non hanno balconi in comune.
Primo: proviamo a fare ragionare la ragazza: toc toc, "Chi è!", T. mantiene i contatti: "E' la Polizia, signorina".
"Se non avete un mandato non vi faccio entrare!" Ancora 'sto cacchio de mandato, e che palle!!!!!!
Ma T. non si perde d'animo: "Se apri ti facciamo vedere il mandato", però anche dall'altra parte non ci si perde d'animo: "Vaff****, non ce l'hai il mandato".
Ecco allora che la proverbiale pazienza del collega si mostra in tutto il suo splendore: "Ohhhh, fuori di testa!!! A me il mandato non serve, apri 'sta ca**o di porta".
Beh a me viene spontaneo: "Oh, T., al prossimo concorso per mediatore tra Israeliani e Palestinesi partecipa che vinci de sicuro!" Due risate per stemperare non fanno mai male.
Ancora: "Senti, come ti chiami?"....." il c**o di tua sorella", è la risposta.
Vabbè qui non si risolve nulla, chiamiamo i pompieri e cerchiamo di entrare dalla finestra.
Mentre aspettiamo i Vigili del Fuoco arriva l'altra figlia della signora intrappolata con la copia delle chiavi.
Vabbè, regà, proviamo ad entrare!
Manco pe' niente!!!! Ha lasciato le chiavi attaccate dall'altra parte della serratura, quindi non si apre nulla. Anzi ora puntella anche la porta con un martello.
I Vigili del Fuoco sono arrivati, T. ed il suo autista cercano di entrare dalla finestra, io vedo se riesco ad aprire la porta.
Da fuori si sentono urla e rumori di oggetti metallici per un po', non so quanto ma sembra un'eternità, poi più nulla.
Telefono a T.: "Allora?" e lui: "Siamo entrati ma ci ha tirato di tutto mentre eravamo nel cestello dell'autoscala, ora proviamo ad uscire dalla stanza per bloccarla".
Occhio T., mi raccomando che mi devi pagare ancora un bel po' di colazioni, penso.
In quei momenti i minuti sembrano eterni, il tempo in quei casi è veramente relativo, aspetti il momento dell'azione cercando di intuire quale sia l'attimo giusto per iniziare, parliamoci chiaro: hai una paura fottuta!
Ora sento che una porta si apre: urla, rumori, battere di oggetti e poi ancora niente.
Porca troia!!!!!! "T., che c**o è successo", gli urlo al telefono.
"Ha un coltello da cucina e uno da sub, c**o, ci stava dando una coltellata!!!!! Non siamo riusciti a bloccarla".
E come si fa, di usare la pistola non ci passa neanche per l'anticamera del cervello (quanto mi piacerebbe avere lì quelli che si riempiono la bocca con le frasi tipo "poliziotti rambo", quanto mi piacerebbe: i "rambi" stanno lì a scervellarsi per trovare il modo di bloccare 'sta persona senza che nessuno si faccia male).
La chiave gira!!!!Ho aperto la porta!!!! Grida uno dei Vigili del Fuoco e si allontana subito. Bravo! mo' levate e tiro un bel calcione alla porta.
La porta si apre e sulla soglia mi trovo la donna con in mano un coltello da sub che cerca subito di infilarmelo all'altezza del petto, minchia che fifa!!!!
Beh, io mica sto lì a pijalle, si dice dalle mie parti, schivo la coltellata e questa rientra dentro.
Altro calcione alla porta e si ripete la scena di prima solo che ora gli altri, chiusi nella stanza della casa, escono e approfittando del momento di disattenzione le sono addosso, ora le siamo addosso in sei (era giunta anche un'altra Volante).
E' piccola 'sta ragazza ma si dimena come un'ossessa, tenerla in sei non è cosa facile: "Ha il coltello in mano, toglilo, toglilo", "Apri 'sta c**o de mano", "Gliel'ho levato, ammanettala, ammanettala!!!!".
E' tutto finito, lei è in ambulanza bloccata.
Non si è fatta male, nessuno si è fatto male......siamo stati veramente bravi! Si, si bravi! Ce lo diciamo da soli, consci di essere stati bravi davvero. Nessuno si è fatto male!!!!! Con tre coltelli che aveva, nessuno si è fatto male, soprattutto lei!
Non è un film, è la realtà, tutto quello che è successo è reale eppure solo nei film nessuno si fa male.
No, no, anche nella realtà, oggi, stasera, nessuno si è fatto male.
I familiari ti ringraziano e ti chiedono, che fare?
Ecco, questa è la parte peggiore, preferisco le coltellate.
Io, lo Stato, non ho risposte da dare a questa gente, "Signora, cosa fare? Purtroppo chi ha questi problemi deve gestirseli da solo, nessuno ti dà veramente una mano".
"E' in cura ma non serve, e poi", mi dice la sorella, "sa a quanti ho detto la stessa cosa.....cosa può fare lei più degli altri.....", non era una domanda, era un'affermazione e pesa veramente tanto.
Ora mi sento veramente inutile e non mi piace per niente questa sensazione, la provo sempre ogni volta che intervengo per fatti del genere......dovrei fregarmene ma non ci riesco proprio....sarà.....
Appena rientro in macchina, dopo un paio d'ore, sento la radio che mi chiama: "Volante A., oggi è serata, vai in Via G. che uno squilibrato minaccia il padre con un rasoio"....."andiamo va".
Arrivo e dietro di me arriva T.: "C**o ci fai qui!"....."Collega", fa lui, "mica ti lascio solo".
Era già arrivata la Volante del Commissariato....tutto a posto, si è calmato, va in ospedale con l'ambulanza ed il papà l'accompagna......meglio così, meglio.
La serata è finita, si torna a scrivere, T. dice che siamo eroi....beh in effetti un po' lo siamo eroi........eroi.....che parolone.
[Modificato da soldato.blu 20/12/2006 13.21]
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