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richieste dei permessi di soggiorno alle poste

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    leone17
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    00 11/12/2006 19:08
    Immigrati: rinnovo permessi in posta
    Abilitati da oggi 5. 332 uffici, migliaia stranieri in fila
    (ANSA)-ROMA,11 DIC-Da oggi il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno per i cittadini stranieri si puo' richiedere in uno dei 5.332 uffici postali abilitati. La nuova procedura, messa a punto dal Viminale in collaborazione con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Poste Italiane e gli Istituti di Patronato, ha l'obiettivo di semplificare e migliorare il servizio attraverso uno sportello dedicato lo "Sportello amico". Centinaia gli immigrati in fila nelle diverse citta'.


    cosa ne pensate voi?
    io per adesso vedo solo le file spostate dalle Questure agli Uffici postali, anche con tassa aggiuntiva... e poi perdiamo il contatto con il pubblico, cosa che personalmente non mi piace affatto, ed iniziamo a lavorare con i fascicoli elettronici...

    per il resto aspetto qualche giorno, poi vi dico... cmq mica mi piace tanto
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    pacotom
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    00 12/12/2006 12:18
    Re:

    Scritto da: leone17 11/12/2006 19.08

    cosa ne pensate voi?



    Che negli uffici postali, specie quelli piccoli con uno o due sportelli, la lite è all'ordine del giorno ("C'ero prima io! Ma quando mai! Signora, faccia la fila, c'è un turno. Io ho il numero 17! Ma quel numero non vale! Come non vale? L'ho pagato 5 € da quello là fuori! Permesso, devo solo chiedere un'informazione. Ma dov'è andata la sua collega? A prendersi il caffè? Di chi è la Clio in doppia fila? Ma lei viene qui proprio in questi giorni a fare queste operazioni che ci vuole un sacco di tempo? Fermi tutti, questa è una rapina!" ecc. ecc.) Specialmente nei periodi di scadenze, pagamenti ICI, pensioni ecc. Introdurre un ulteriore elemento di conflittualità, per di più basato su possibili intolleranze razziali, non mi sembra proprio un'idea geniale. Anche affidare certe mansioni a un impiegato (poste, comuni, civili, è uguale) che non guardi le carte e la persona con l'occhio del poliziotto mi sembra una cosa poco furba.


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    Nicola903
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    00 12/12/2006 13:52
    Personalmente la ritengo un'iniziativa di scarsa utulità.

    Assisteremo, non solo allo spostamento delle code dalla Questura alla posta ma sarà ancora più difficile compiere le ordinarie operazioni agli uffici postali dove già attualmente le "code" sono rinnomate e quasi leggendarie... [SM=g27761]

    [SM=x165074]

    ---------------------------------------
    Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose.
    (Salvatore Borsellino)
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    leone17
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    00 12/12/2006 19:45
    Re: Re:

    Scritto da: pacotom 12/12/2006 12.18
    Anche affidare certe mansioni a un impiegato (poste, comuni, civili, è uguale) che non guardi le carte e la persona con l'occhio del poliziotto mi sembra una cosa poco furba.


    proprio cosi', ma mi chiedo qualcuno non lo capisce, o fa finta di non capirlo?

    inoltre prevedo un grandissimo aumento del contezioso, non certo per la nostra gioia!

    come volevasi dimostrare gia' problemi di OP a Milano per ritirare i moduli, e tanti clandestini pensavano che fosse una sanatoria!!! il resto alle prossime puntate, anche se dopo due giorni dovrebbe bastare ed avanzare
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    00 12/12/2006 20:27
    Re:

    Scritto da: Nicola903 12/12/2006 13.52
    Personalmente la ritengo un'iniziativa di scarsa utulità.

    Assisteremo, non solo allo spostamento delle code dalla Questura alla posta ma sarà ancora più difficile compiere le ordinarie operazioni agli uffici postali dove già attualmente le "code" sono rinnomate e quasi leggendarie... [SM=g27761]

    [SM=x165074]




    condivido!!

    Un inutile e dispendioso passaggio in più che potrebbe non agevolare ma rebdere ancor più difficile la situazione già caotica dei permessi.
    Una mera operazione commerciale per non far finire in bancarotta le poste, del resto con le email molta missiva ormai non circola più.
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    dago113
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    00 12/12/2006 22:18
    Dal Gazzettino, edizione di Pordenone
    Martedì, 12 Dicembre 2006

    Aperto ieri lo Sportello amico per ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno. Ma non ha accesso al terminale della Polizia
    Clandestini "regolarizzati" in Posta
    L’allarme dei poliziotti: «Anche quelli espulsi potranno ottenere tessera sanitaria e patente»

    «Grazie a questa novità qualunque clandestino munito di documento d'identità potrà avere quella ricevuta e quindi chiedere per esempio la tessera sanitaria e la patente». Stefano Cadelli, presidente regionale dell'Associazione nazionale ispettori di Polizia, racconta quello che definisce un fatto assurdo: l'apertura dello "Sportello amico" all'interno degli uffici postali, avvenuta ieri.Proprio da ieri, infatti, gli stranieri presenti sul territorio nazionale che hanno necessità di sbrigare tutte le pratiche necessarie per ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno non dovranno più recarsi all'Ufficio stranieri della Questura, ma alle Poste. Gli impiegati consegneranno loro un kit (sono due di diversi colori a seconda che si tratti di un extracomunitario o di un cittadino dell'Unione europea) e poi, una volta compilata la documentazione, gli stranieri dovranno restituirla allo "Sportello amico".
    «L'intento era quello di accelerare l'iter - spiega l'ispettore Cadelli - ma in realtà ci sarà una grande confusione e dei problemi seri. Abbiamo infatti appreso con certezza che la ricevuta delle Poste, quel documento che consegneranno agli stranieri in attesa di ricevere il permesso di soggiorno, avrà lo stesso valore di quella che davamo noi. Solo - sottolinea - che in Questura la si dava al richiedente dopo aver fatto alcuni controlli e aver accertato che aveva le carte in regola per poter avere il permesso di soggiorno».
    Le Poste non hanno i terminali con i quali lavora la Polizia di Stato, nè possono accedervi. Quindi gli impiegati postali non sono in grado di sapere se lo straniero che presenta domanda per il rilascio del permesso di soggiorno è un clandestino, ha un lavoro, o, magari, è già stato condannato per vari reati e colpito da un decreto di espulsione. «Certo - rimarca l'ispettore - è proprio così. Quindi accadrà che il clandestino, invece che nascondersi, potrà girare tranquillamente per la città. E se sarà fermato per controlli potremo fare ben poco. Non ci saranno accertamenti al primo gradino, dunque, e questo significha che chissà per quanti mesi ci saranno clandestini che avranno il diritto di rimanere in Italia. Poi quando le Poste ci rimanderanno le carte e noi controlleremo, magari scopriremo che si tratta di una persona colpita da espulsione. E a quel punto allo straniero basterà cambiare città e presentarsi in un altro un ufficio postale».

    ---------------------------------------------------------


    "We few, we happy few, we band of brothers;/ for he today that sheds his blood with me /shall be my brother" (Shakespeare- Henry V)

    "Bisogna che il popolo si avvezzi a riconoscere negli agenti della sicurezza pubblica non più i ministri di una esosa tirannide; ma coloro che vegliano alla sicurezza dellordine e della proprietà e che si ricordi come in libero e ben ordinato stato il rispetto della legge non è solo la forza del governo ma anche della nazione. " ( giornale " La Lombardia" di Milano. 17 Luglio 1860)

    "Una grande Civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" (William James Durant)
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    postman78
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    00 13/12/2006 15:43
    Re: Dal Gazzettino, edizione di Pordenone

    Scritto da: dago113 12/12/2006 22.18
    Martedì, 12 Dicembre 2006

    Aperto ieri lo Sportello amico per ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno. Ma non ha accesso al terminale della Polizia
    Clandestini "regolarizzati" in Posta
    L’allarme dei poliziotti: «Anche quelli espulsi potranno ottenere tessera sanitaria e patente»

    «Grazie a questa novità qualunque clandestino munito di documento d'identità potrà avere quella ricevuta e quindi chiedere per esempio la tessera sanitaria e la patente». Stefano Cadelli, presidente regionale dell'Associazione nazionale ispettori di Polizia, racconta quello che definisce un fatto assurdo: l'apertura dello "Sportello amico" all'interno degli uffici postali, avvenuta ieri.Proprio da ieri, infatti, gli stranieri presenti sul territorio nazionale che hanno necessità di sbrigare tutte le pratiche necessarie per ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno non dovranno più recarsi all'Ufficio stranieri della Questura, ma alle Poste. Gli impiegati consegneranno loro un kit (sono due di diversi colori a seconda che si tratti di un extracomunitario o di un cittadino dell'Unione europea) e poi, una volta compilata la documentazione, gli stranieri dovranno restituirla allo "Sportello amico".
    «L'intento era quello di accelerare l'iter - spiega l'ispettore Cadelli - ma in realtà ci sarà una grande confusione e dei problemi seri. Abbiamo infatti appreso con certezza che la ricevuta delle Poste, quel documento che consegneranno agli stranieri in attesa di ricevere il permesso di soggiorno, avrà lo stesso valore di quella che davamo noi. Solo - sottolinea - che in Questura la si dava al richiedente dopo aver fatto alcuni controlli e aver accertato che aveva le carte in regola per poter avere il permesso di soggiorno».
    Le Poste non hanno i terminali con i quali lavora la Polizia di Stato, nè possono accedervi. Quindi gli impiegati postali non sono in grado di sapere se lo straniero che presenta domanda per il rilascio del permesso di soggiorno è un clandestino, ha un lavoro, o, magari, è già stato condannato per vari reati e colpito da un decreto di espulsione. «Certo - rimarca l'ispettore - è proprio così. Quindi accadrà che il clandestino, invece che nascondersi, potrà girare tranquillamente per la città. E se sarà fermato per controlli potremo fare ben poco. Non ci saranno accertamenti al primo gradino, dunque, e questo significha che chissà per quanti mesi ci saranno clandestini che avranno il diritto di rimanere in Italia. Poi quando le Poste ci rimanderanno le carte e noi controlleremo, magari scopriremo che si tratta di una persona colpita da espulsione. E a quel punto allo straniero basterà cambiare città e presentarsi in un altro un ufficio postale».




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    W l'Italia [SM=x165075]