Martedì, 12 Dicembre 2006
Aperto ieri lo Sportello amico per ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno. Ma non ha accesso al terminale della Polizia
Clandestini "regolarizzati" in Posta
L’allarme dei poliziotti: «Anche quelli espulsi potranno ottenere tessera sanitaria e patente»
«Grazie a questa novità qualunque clandestino munito di documento d'identità potrà avere quella ricevuta e quindi chiedere per esempio la tessera sanitaria e la patente». Stefano Cadelli, presidente regionale dell'Associazione nazionale ispettori di Polizia, racconta quello che definisce un fatto assurdo: l'apertura dello "Sportello amico" all'interno degli uffici postali, avvenuta ieri.Proprio da ieri, infatti, gli stranieri presenti sul territorio nazionale che hanno necessità di sbrigare tutte le pratiche necessarie per ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno non dovranno più recarsi all'Ufficio stranieri della Questura, ma alle Poste. Gli impiegati consegneranno loro un kit (sono due di diversi colori a seconda che si tratti di un extracomunitario o di un cittadino dell'Unione europea) e poi, una volta compilata la documentazione, gli stranieri dovranno restituirla allo "Sportello amico".
«L'intento era quello di accelerare l'iter - spiega l'ispettore Cadelli - ma in realtà ci sarà una grande confusione e dei problemi seri. Abbiamo infatti appreso con certezza che la ricevuta delle Poste, quel documento che consegneranno agli stranieri in attesa di ricevere il permesso di soggiorno, avrà lo stesso valore di quella che davamo noi. Solo - sottolinea - che in Questura la si dava al richiedente dopo aver fatto alcuni controlli e aver accertato che aveva le carte in regola per poter avere il permesso di soggiorno».
Le Poste non hanno i terminali con i quali lavora la Polizia di Stato, nè possono accedervi. Quindi
gli impiegati postali non sono in grado di sapere se lo straniero che presenta domanda per il rilascio del permesso di soggiorno è un clandestino, ha un lavoro, o, magari, è già stato condannato per vari reati e colpito da un decreto di espulsione. «Certo - rimarca l'ispettore - è proprio così. Quindi accadrà che il clandestino, invece che nascondersi, potrà girare tranquillamente per la città. E se sarà fermato per controlli potremo fare ben poco. Non ci saranno accertamenti al primo gradino, dunque, e questo significha che chissà per quanti mesi ci saranno clandestini che avranno il diritto di rimanere in Italia. Poi quando le Poste ci rimanderanno le carte e noi controlleremo, magari scopriremo che si tratta di una persona colpita da espulsione. E a quel punto allo straniero basterà cambiare città e presentarsi in un altro un ufficio postale».
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"We few, we happy few, we band of brothers;/ for he today that sheds his blood with me /shall be my brother" (Shakespeare- Henry V)
"Bisogna che il popolo si avvezzi a riconoscere negli agenti della sicurezza pubblica non più i ministri di una esosa tirannide; ma coloro che vegliano alla sicurezza dellordine e della proprietà e che si ricordi come in libero e ben ordinato stato il rispetto della legge non è solo la forza del governo ma anche della nazione. " ( giornale " La Lombardia" di Milano. 17 Luglio 1860)
"Una grande Civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" (William James Durant)