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"Non sparai a Carlo Giuliani"

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    bubbinho
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    00 29/11/2006 12:45
    Parla l'ex carabiniere coinvolto nella morte del manifestante durante il G8
    "Non l'ho ucciso io, ma i colleghi ridevano e mi dicevano 'benvenuto tra gli assassini'"
    La confessione di Placanica
    "Non sparai a Carlo Giuliani"
    "Troppi interrogativi non risolti, cerco la verità"

    CATANZARO - "Continuavano con il lancio di oggetti, io ho gridato che avrei sparato. Poi ho sparato in aria. Due colpi, tutti e due in aria". E sul selciato rimase Carlo Giuliani, colpito in testa dal proiettile. E' quanto racconta in una lunga intervista al quotidiano Calabria Ora, Mario Placanica. L'ex carabiniere accusato e poi prosciolto per la morte di Giuliani avvenuta durante il G8 di Genova, descrive in modo parzialmente nuovo quelle drammatiche ore del 20 luglio 2001.

    Placanica ricostruisce così una tra le pagine più nere della storia d'Italia. Dall'arrivo a Genova: "I superiori ci dicevano di stare attenti, ci raccontavano che ci avrebbero tirato le sacche di sangue infetto. Ci dicevano di attacchi terroristici. La sensazione era come se dovessimo andare in guerra".

    Un clima che generò violenze continue. Poi arrivò piazza Alimonda, il Defender con a bordo Placanica che resta intrappolato e accerchiato dai manifestanti: "Ci hanno lasciato soli, ci hanno abbandonato. Potevano intervenire perchè c'erano i carabinieri e anche gli agenti della polizia. Potevano fare una carica per disperdere i manifestanti e invece non hanno fatto niente. Quel momento è durato una vita". E tornano alla mente le immagini di un plotone dei carabinieri fermo a poca distanza dalla jeep attaccata.

    Poi la morte di Giuliani. Al rientro di Placanica in caserma, i colleghi "mi hanno fatto una festa, mi hanno regalato un basco del Tuscania, 'benvenuto tra gli assassini', mi hanno detto. Si, erano contenti. Dicevamo Morte sua vita mia, cantavano canzoni. Hanno fatto una canzone anche su Carlo Giuliani. Io ero assente, non volevo stare con nessuno, mi sentivo troppo male".

    Poi il processo. Che, però, non fuga tutte le ombre e si conclude con l'assoluzione del militare: il colpo è stato deviato da un sasso. Una carambola mortale che sarebbe costata la vita a Giuliani. "Sono stato un capro espiatorio usato per coprire qualcuno. Le porte sono chiuse per Placanica. Però se vengo congedato per problemi psichici chi mi crede" continua l'ex carabiniere.

    A distanza di cinque anni dalla morte di Giuliani, Placanica ritiene di essersi trovato in "un ingranaggio più grande di me. Ero nel posto sbagliato, non si potevano mandare ragazzi inesperti e armati in quella situazione". Molti gli interrogativi che si pone l'ex carabinieri: "Secondo me sul G8 non è stata detta tutta la verità. Ci sono troppe cose che non sono chiare, come ad esempio: perchè alcuni militari hanno 'lavorato' sul corpo di Giuliani? Perchè gli hanno fracassato la testa con una pietra? Ritengo che cremare il corpo di Giuliani sia stato un errore, forse si sarebbe potuto scoprire di più. Sono alla ricerca della verità. Come fanno a dire che l'ho sparato in faccia. Non è vero. E' impossibile. Non potevo colpire Giuliani. Ho sparato sopra la ruota di scorta del Defender".

    Una versione che, riferisce il 'Quotidiano della Calabria' sarebbe circolata anche "negli ambienti del Viminale" dove ieri si parlava di un "colloquio confidenziale" dello stesso Placanica.


    da repubblica.it

    [SM=x165075]
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    |hyena|
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    00 29/11/2006 14:12
    Ma questo è completamente impazzito.
    *****

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    Cleanhead
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    00 29/11/2006 14:29
    ...sindrome da astinenza da mass media......
    Ciao!
    Cleanhead
    - - - - - - - - -
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    Nicola903
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    00 29/11/2006 15:01
    Re:
    Il fenomeno mediatico condiziona troppe dichiarazioni...
    [SM=x165074]
    ---------------------------------------
    Non importa dove si nasce se si combatte per le stesse idee e si crede nelle stesse cose.
    (Salvatore Borsellino)
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    dago113
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    00 29/11/2006 15:26
    Che tristezza, poveraccio [SM=g27759]
    ---------------------------------------------------------


    "We few, we happy few, we band of brothers;/ for he today that sheds his blood with me /shall be my brother" (Shakespeare- Henry V)

    "Bisogna che il popolo si avvezzi a riconoscere negli agenti della sicurezza pubblica non più i ministri di una esosa tirannide; ma coloro che vegliano alla sicurezza dellordine e della proprietà e che si ricordi come in libero e ben ordinato stato il rispetto della legge non è solo la forza del governo ma anche della nazione. " ( giornale " La Lombardia" di Milano. 17 Luglio 1860)

    "Una grande Civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" (William James Durant)
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    digos1979
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    00 29/11/2006 19:37
    Re:

    Scritto da: Cleanhead 29/11/2006 14.29
    ...sindrome da astinenza da mass media......

    Quoto pienamente...Infatti stasera faccia a faccia su RAI3 tra Mario Placanica e Giuliano Giuliani

    [Modificato da digos1979 29/11/2006 19.37]

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    bluewall
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    00 29/11/2006 21:03
    Su una cosa di sicuro ha ragione, vicino c'era un plotone di CC. che non é intervenuto, su tutto il resto non lo so e non capisco. Di sicuro adesso diventerà l'idolo di chi fino a ieri lo ha bollato come assassino, verrà usato una seconda volta se é vero che la prima già c'é stata e poi via, un altro calcio sul c***. Povero Placanica, ancora non ha capito che il mare é infestato di squali e bisogna stare attenti a dove ci si tuffa quando si vuole fare il bagno. [SM=x165065]
    "La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
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    pacotom
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    00 29/11/2006 22:50
    29 nov 17:00 Placanica: "Protezione? Non so se sono in pericolo di vita"

    GENOVA - "Ben venga una commissione di inchiesta sul G8 di Genova. Sarebbe l'occasione per fare luce su quello che e' accaduto quel giorno". Sono le parole di Mario Placanica, l'ex carabiniere che ieri aveva rivelato di aver sparato in aria e non contro Carlo Giuliani durante la manifestazione genovese. La senatrice del Prc, Haidi Giuliani, madre di Carlo, ha chiesto "protezione" per Placanica dopo le rivelazioni, lui spiega: "Non so se attualmente sono in pericolo". Il suo avvocato, Antonio Ludovico, aggiunge: "Da quando Mario Placanica e' entrato per la prima volta nel mio studio l'ho sempre visto molto frenato. Gli ho detto spesso di non avere paura di dire la verita' e ora e' come se si fosse tolto un peso". E ancora: "Placanica e' convinto di non aver sparato contro Carlo Giuliani. La sentenza di proscioglimento e' motivata dalla legittima difesa, mentre a nostro giudizio doveva essere per non aver commesso il fatto". (Agr)

    Boh... per quanto mi riguarda ho deciso che ho altro a cui pensare... [SM=x165065]


  • antobrun
    00 30/11/2006 12:34
    è ORA CHE ESCANO GLI SCHELETRI DAGLI ARMADI.

    Pubblichiamo il testo integrale dell'intervista a Mario Placanica che il quotidiano CalabriaOra ha pubblicato oggi. Per la prima volta, il carabiniere catanzarese che era sulla jeep defender in piazza Alimonda, nel corso dei drammatici giorni del G8 genovese del 2001, afferma esplicitamente di essere "un capro espiatorio usato per coprire qualcuno" e di non avere ucciso lui Carlo Giuliani.

    Alcuni particolari sono raccapriccianti, come le reazioni entusiaste dei colleghi di Placanica dopo la morte di Carlo. E poi Placanica si pone queste domande: "Perché alcuni militari hanno 'lavorato' sul corpo di Giuliani? Perché gli hanno fracassato la testa con una pietra?". E poi, sempre per la prima volta, ricostruisce l'incidente automobilistico che ha avuto qualche anno fa. "Lo sterzo è come se si fosse bloccato, non riuscivo più a sterzare", afferma.

    In questi anni, Placanica, dopo essere stato assolto dall'accusa di omicidio [secondo i giudici, aveva sparato "per legittima difesa"] è stato congedato per problemi comportamentali dall'Arma, ha cercato di candidarsi alle amministrative con Alleanza nazionale [che era il partito a cui era iscritto: poi si è candidato con una lista civica].
    Le rivelazioni di Placanica confermano la necessità di fare chiarezza su ciò che è avvenuto a Genova nel luglio 2001: sulla catena di comando delle forze dell'ordine, sulle responsabilità dei politici che stavano nella sala operativa, sugli abusi commessi sulle centinaia di migliaia di cittadini che manifestavano liberamente. E sulla morte di Carlo Giuliani, un ragazzo.
    Mario Placanica rompe il silenzio e racconta la sua verità. Il G8 visto da un'altra "inquadratura". Anche questa purtroppo incompleta. Solo un tassello in più nel quadro a tinte fosche di quel luglio genovese. Sono passati cinque anni e quattro mesi dal 20 luglio del 2001, dalla morte di Carlo Giuliani. Mario Placanica, il carabiniere che sparò a piazza Alimonda, si è sposato, è diventato padre e non è più carabiniere. L'Arma lo ha ritenuto non idoneo, congedato per "disturbo dell'adattamento con ansia ed atipie del pensiero". Lui però non ci sta. Si è sottoposto ad altre visite che lo hanno dichiarato sano, ha fatto ricorso al Tar e ora ha deciso di non tacere più. Dice di non aver più paura della verità. Non ha una versione alternativa su quei terribili momenti, ma di una cosa appare certo: non è stato lui a uccidere il giovane manifestante.

    Quando sei arrivato a Genova?

    Siamo arrivati il 17 luglio

    A quale reparto eri stato assegnato?

    Ero con il dodicesimo battaglione Sicilia

    Da quanto tempo eri nel battaglione?

    Da dicembre del 2000

    Avevi già svolto compiti di controllo dell'ordine pubblico?

    Sì, un banale servizio d'ordine allo stadio di Palermo

    Arrivato a Genova che clima hai trovato?

    Eravamo stanchi. Le operazioni di sistemazione sono state lunghe e snervanti.

    Tra i colleghi vi confrontavate?

    C'era una tensione indescrivibile

    Gli ufficiali tentavano di tranquillizzarvi?

    I superiori gridavano sempre

    Che ordini vi sono stati impartiti per le giornate del G8?

    Ci dicevano che le situazioni sarebbero state un po' particolari, non come semplice ordine pubblico ma qualcosa di più

    In che senso?

    Ci dicevano di stare attenti, ci raccontavano che ci avrebbero tirato le sacche di sangue infetto. Ci dicevano di attacchi terroristici. La sensazione era come se dovessimo andare in guerra

    Si è detto che per tenersi carichi alcuni fecero uso di droga.

    Che io sappia no. Certo che c'era un'agitazione fuori dalla norma. Può darsi anche questo. Io non ne ho mai fatto uso.

    Quella mattina del 20 luglio dove sei stato dislocato?

    Ci hanno posizionato vicino la "Fiera" insieme ad alcuni poliziotti. Ci sono state delle cariche sul lungomare, ma solo di alleggerimento. Abbiamo partecipato alle cariche in cui venne dato alle fiamme il blindato dei carabinieri. In quella situazione mi è stato affidato il compito di sparare i lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Però dopo un po' il maggiore Cappello mi ha preso il lanciagranate perché diceva che non ero capace. Io stavo sparando a "parabola", così come mi è stato insegnato, e invece lui ha iniziato a sparare ad altezza d'uomo, colpendo in faccia le persone. Cose allucinanti.

    Quando hai iniziato a sentirti male?

    Io dovevo togliere il nastro ai lacrimogeni e passarli al maggiore Cappello. Quando si toglie il nastro fuoriesce un po' di gas e quindi ho iniziato a sentirmi male. Così sono stato accompagnato in una via che conduce a piazza Alimonda. Sulla strada ho visto di tutto, ho visto picchiare a sangue dal colonnello Truglio e dal maggiore Cappello alcune persone con la macchina fotografica. Ho iniziato a vomitare e mi hanno fatto salire sulla camionetta.

    Chi eravate sul Defender?

    C'eravamo io, Cavataio, carabiniere in ferma biennale e, Raffone, un ausiliario seduto dietro insieme a me

    Nessuno che avesse esperienza?

    Sì, eravamo solo noi

    Accanto avevate un'altra camionetta?

    Si, c'era un altro defender con a bordo il colonnello Truglio. Il responsabile del nostro mezzo era il maggiore Cappello

    C'erano altri colleghi?

    C'era il plotone dei carabinieri davanti a noi che ci faceva da scudo.

    Dalle immagini si vede partire la carica dei manifestanti, tu cosa hai visto?

    I carabinieri sono scappati, ci hanno superato, noi abbiamo fatto retromarcia e siamo rimasti incastrati contro un cassonetto della spazzatura.

    Cosa ti ricordi di quei momenti?

    Solo un rumore infernale.

    Quando vi siete incagliati cosa hai pensato?

    Ci hanno lasciato soli, ci hanno abbandonato. Potevano intervenire perché c'erano i carabinieri e anche gli agenti della polizia. Potevano fare una carica per disperdere i manifestanti e invece non hanno fatto niente. Quel momento è durato una vita.

    Quando hai estratto la pistola?

    Quando mi sono visto il sangue sulle mani. Ero stato colpito alla testa. Ho tolto la pistola e ho caricato

    Cosa vedevi davanti a te?

    Non vedevo praticamente nulla, ero quasi steso, solo Raffone era un po' più alzato. Mi è arrivato l'estintore sullo stinco, scalciando con i piedi l'ho ributtato giù. Loro continuavano con questo lancio di oggetti, io ho gridato che avrei sparato.

    Poi ho sparato in aria.

    Sei convinto di aver sparato in aria?

    Sono convinto di aver sparato in aria, non ho preso mira, è la verita

    Quanti colpi hai sparato?

    Due colpi, tutti e due in aria

    Eri seduto?

    Ero steso, con il braccio alzato verso l'alto, all'interno del defender. La mano era sopra la ruota di scorta del Defender.

    Hai sentito solo i tuoi due colpi?

    Sì. Dopo i due spari sul defender è salito un altro carabiniere che si chiama Rando di Messina e ha messo lo scudo sul vetro che avevano rotto. Davanti è salito un maresciallo dei Tuscania di cui non ricordo il nome. E siamo partiti. Eravamo diretti all'ospedale ma abbiamo dovuto allungare il percorso perché sulla strada c'erano i manifestanti, quelli di Agnoletto, che non volevano farci passare. Al pronto soccorso mi hanno ricoverato perché avevo perso molto sangue
    Non vi siete accorti di quello che era successo a piazza Alimonda?

    No. Ho saputo della morte di Carlo Giuliani alle 23 quando sono venuti in ospedale i carabinieri con un maggiore. Però non mi hanno comunicato la notizia in ospedale. Mi hanno fatto dimettere, mi hanno fatto firmare la cartella e mi hanno portato in caserma. Lì mi hanno detto che avevo ucciso un manifestante.

    Come ti sei sentito in quel momento?

    Mi è caduto il mondo addosso. Io sapevo di aver sparato però ero convinto anche di aver sparato in aria. Mi hanno fatto l'interrogatorio, mi hanno messo sotto pressione e io ho risposto quello che potevo rispondere. Hanno cercato di farmi dire qualcosa in più, ma io l'ho detto che non avevo sparato direttamente.

    Quanto è durato l'interrogatorio?

    Un'ora circa, intorno a mezzanotte

    E dopo cosa è successo?

    Mi hanno riportato alla fiera di Genova. Mi hanno fatto dare sette giorni di prognosi

    Che ambiente hai trovato quando sei rientrato in caserma?

    Mi chiamavano il killer. I colleghi hanno fatto festa, mi hanno regalato un basco dei Tuscania, "benvenuto tra gli assassini" mi hanno detto.

    I colleghi erano contenti di quello che era capitato?

    Si, erano contenti. Dicevano morte sua vita mia, cantavano canzoni. Hanno fatto una canzone su Carlo Giuliani

    Tu come ti sentivi?

    Io ero assente, non volevo stare con nessuno, mi sentivo troppo male.

    Dopo tre giorni ti hanno mandato a Palermo

    Ero felice di lasciare quel posto. Però appena arrivato in Sicilia sceso dall'autobus il colonnello mi ha preso a schiaffi

    Perché?

    Forse per scrollarmi un po', ma non lo so

    A Palermo come ti hanno accolto i colleghi?

    Tutti mi chiedevano, si informavano. Non ti dico che pressione psicologica

    Ma a casa quando sei tornato?

    Dopo una settimana che ero a Palermo mi hanno dato trenta giorni di convalescenza. Però mi hanno mandato nella caserma di Sellia e i miei genitori non potevano entrare. Mio padre tra l'altro era ricoverato in ospedale a Catanzaro. Io uscivo di nascosto, ma a Catanzaro non sono riuscito a salire.

    Che idea ti sei fatto, era per proteggerti o perché non volevano che parlassi all'esterno?

    Non lo so se mi proteggevano o avevano paura di qualcosa. Anche perché subito in quei giorni mi hanno messo gli psicologi per farmi controllare. Ma io che malattia avevo…

    Certo che accettare di aver ucciso un ragazzo…

    Ma io non ero sicuro di averlo ucciso. Mi venivano i dubbi perché se io ho sparato in aria come fanno a dire che l'ho colpito in faccia, che sono un cecchino

    Avevi sparato prima di quel giorno?

    Tre volte al poligono e non ti dico i risultati, non ne ho preso uno. Non ero buono con la pistola anche per questo mi hanno mandato al battaglione. Alle stazioni mandano quelli più bravi, gli altri vanno nei battaglioni.

    Dopo Sellia ritorni in Sicilia…

    Lì sono iniziati i problemi. Perché tutte quelle domande erano uno stress incredibile. Insomma ho iniziato a marcare visita. Mi hanno trasferito a Catanzaro al reparto comando, poi sono andato a un corso integrativo in Sardegna. Ma anche lì continuavano le domande e non ho neanche finito il corso. Sono tornato in Calabria e per due anni ho iniziato a lavorare a singhiozzo.

    In questo periodo ti capita un altro episodio che ha fatto discutere. Ti salvi quasi miracolosamente da un incidente stradale.

    Ho perso improvvisamente il controllo del veicolo. Lo sterzo è come se si fosse bloccato, non riuscivo più a sterzare.

    Dopo questo periodo difficile però inizi a sentirti meglio e il 22 novembre 2004 ti sottoponi a una visita psichiatrica all'ospedale militare per tornare in servizio

    Era parecchio che non lavoravo, mi sentivo di voler riprendere, ero più sereno, mi ero appena fidanzato. Il dottore Pagnotta dell'ospedale militare dopo avermi esaminato mi dice che ero idoneo. Porto il certificato in commissione medica e invece i tre ufficiali della commissione non ne tengono conto e mi dicono che mi fanno fare un'altra visita.

    Perché un'altra visita?

    Non me lo hanno detto. Mi hanno mandato dalla dottoressa Vittorina Palazzo. Secondo me avevano già deciso di congedarmi. Con la dottoressa ci eravamo già visti a Villa Bianca. Io ero andato perché prendevo delle gocce per dormire. Lei invece, senza visitarmi, mi ha fatto prendere l'Aldol. Dormivo venti ore al giorno, mi ha rovinato, non me lo doveva dare.

    Fai quest'altra visita il 13 dicembre del 2004 e cosa succede?

    La dottoressa mi ha dichiarato non idoneo. Mi è caduto il mondo addosso

    Potevi però chiedere di essere destinato agli uffici?

    Me lo hanno consigliato loro di fare domanda e io l'ho fatto. Non l'hanno accolta perché non ero inquadrato nella forza dell'Arma, perché ero ancora in ferma volontaria. I quattro anni però erano già scaduti, ma non ne hanno tenuto conto.

    Hai presentato ricorso al Tar?

    Ma dicono che è innamissibile il mio rientro, hanno prodotto la mia domanda per i ruoli civili sostenendo che io ero già consapevole di voler andare in ufficio, quando invece sono stati loro a consigliarmi di farla. E non hanno tenuto conto della mia causa di servizio, a me spetta il ruolo civile.

    Perché non ti vogliono più?

    Sono un capro espiatorio usato per coprire qualcuno. Le porte sono chiuse per Placanica

    A logica però sarebbe stato più conveniente tenerti buono e non lasciarti solo?

    Però se vengo congedato per problemi psichici chi mi crede! Per anni mi hanno sottoposto a uno stress psichico insopportabile. Mi hanno detto che i no global mi avrebbero ammazzato. Sono arrivati a dirmi che avrebbero ucciso mia moglie quando era incinta. Con il congedo che mi hanno dato chi mi darà un lavoro?

    Eppure c'è una terza perizia…

    Ho chiesto una perizia di parte effettuata da Mauro Notarangelo che ha certificato che io sto bene. Sono riuscito a ripulirmi da tutti i farmaci che mi hanno fatto prendere

    A distanza di cinque anni quale è il tuo pensiero su questa vicenda?

    Credo che mi sono trovato in un ingranaggio più grande di me. Che ero nel posto sbagliato, non si potevano mandare ragazzi inesperti e armati in quella situazione

    Secondo te si è detta tutta la verità sul G8 di Genova?

    No.

    Cosa è rimasto all'oscuro?

    Ci sono troppe cose che non sono chiare.

    A cosa ti riferisci?

    A quello che è successo dopo a piazza Alimonda. Perché alcuni militari hanno "lavorato" sul corpo di Giuliani? Perché gli hanno fracassato la testa con una pietra?

    Hai posto queste domande ai tuoi superiori?

    Una volta ho telefonato al maggiore Cappello. Lui mi ha detto che non dovevo avere dubbi. Però lui mi disse di aver saputo quanto successo la sera alle 20 e invece nelle immagini che ho rivisto si vede lui accanto al corpo di Giuliani. Io non ho sentito altri spari, però anche i colleghi che erano dentro al defender non hanno sentito i miei colpi. Ritengo che cremare il corpo di Giuliani sia stato un errore, forse si sarebbe potuto scoprire di più, qualcosa sul corpo forse c'era.

    Sei alla ricerca della verità?

    Si. Come fanno a dire che l'ho sparato in faccia. Non è vero. È impossibile. Non potevo colpire Giuliani. Ho sparato sopra la ruota di scorta del defender.

    Perché hai deciso di parlare solo adesso?

    Perché ci vuole coraggio e io finalmente l'ho trovato. Merito anche dell'avvocato a cui mi sono rivolto, Antonio Ludovico, che mi ha sempre sostenuto e mi ha consigliato di non aver paura della verità.

    Fonte: www.carta.org

    Link: http://www.carta.org/editoriali/index.htm

    [Modificato da antobrun 30/11/2006 12.43]

    [Modificato da webcop 30/11/2006 22.45]

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    webcop
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    00 30/11/2006 23:30
    Morte di Carlo Giuliani, la Procura: «Nulla di nuovo da Placanica»
    Nulla di nuovo per giustificare la riapertura dell'inchiesta sulla morte di Carlo Giuliani. Lo ha dichiarato alla stampa il Procuratore Capo, Francesco Lalla. Secondo il magistrato nelle dichiarazioni di Mario Placanica rilasciate a Calabria Ora e poi a varie radio e tv «non ci sono gli estremi per intervenire».
    Lalla ha poi espresso dubbi sulla genuinità delle dichiarazioni dell'ex carabiniere, dichiarazioni che potrebbero essere, a suo avviso, indotte da terzi, ed ha accennato ad un probabile nesso temporale dell'azione mediatica di Placanica con l'imminente riunione, tra una settimana, della Corte di Strasburgo per decidere sul ricorso presentato dall'avvocato Pisapia.
    È da sottolineare che l´inchiesta sull´uccisione di Carlo Giuliani è stata archiviata nel maggio del 2003 dal gup di Genova Elena Daloiso per «legittima difesa». Inoltre, secondo quanto ha scritto il gup nell´archiviazione, Placanica non aveva sparato ad altezza uomo ma in aria ma il proiettile, in maniera un po´ rocambolesca, era stato deviato da un calcinaccio e quindi aveva colpito Carlo al volto uccidendolo. Inoltre Plcanica, anche se chiamato a settembre del 2005 come testimone nel processo in corso a Genova contro 25 manifestanti anti G8 accusati di «devastazione e saccheggio», si è rifiutato di rispondere alle domande su quello che era accaduto in Piazza Alimonda.
    Al di là della riapertura dell´inchiesta si è riaperta anche la discussione sulla Commissione d´inchiesta sul G8 che è prevista nel programma dell´Unione. Nel centrosinistra la chiedono, in primis, Verdi, Rifondazione e Pdci. Mentre è contraria l´Italia dei Valori. Ds e Margherita non si sono pronunciati. L'Unità online.it


    Oltre che riportare questa news, dico che quoto BlueWall. Anche io mi sono chiesto in tempi non sospetti perché quel plotone di CC. non sia intervenuto mentre l'assalto al Defender si faceva sempre più pesante. E mi sono anche dato una risposta, che non é la stessa che Placanica ha dato ieri sera a "Primo Piano", cioé che non li hanno abbandonati aspettando che qualcuno di loro fosse ucciso ma hanno atteso quei secondi maledettamente fatali pensando che il veicolo riuscisse a spostarsi e sfuggire all'assalto. Secondi, maledetti secondi in cui invece la situazione é precipitata e si é trasformata in tragedia.
    _____________________________________
    Esos cueros llevan sueños al otro lado del mar... y un viento de arrabal
    (Gotan Project)
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  • antobrun
    00 01/12/2006 09:36
    Placanica: nella notte scattato l'allarme nell'abitazione

    CATANZARO - La scorsa notte e' scattato il sistema di allarme dell'abitazione di Mario Placanica, posto a protezione della casa, facendo intervenire la ditta di sorveglianza. Sono state proprio le guardie giurate della ditta ad avvisare i coniugi, che stavano rientrando a casa dopo che l'ex carabiniere aveva preso parte a una trasmissione televisiva. "Non voglio creare inutili allarmismi, ma vista la situazione e quello che ha raccontato Mario in questi giorni, ritengo giusto segnalare quanto accaduto", ha dichiarato Sveva Mancuso, moglie di Placanica. Nei mesi scorsi, nel giardino della villetta dove Placanica abita, sono stati trovati alcuni biglietti con minacce di morte.


    Genova: Heidi Giuliani, "Necessaria commisione d'inchiesta su G8"

    GENOVA - Torna in primo piano il G8 di Genova del 2001 dopo le rivelazioni di Mario Placanica, l'ex carabiniere incriminato e poi prosciolto dall'accusa di aver ucciso Carlo Giuliani. Prc, Pdci e Verdi hanno chiesto una Commissione d'inchiesta alla quale si oppone la Cdl. E' d'accordo anche Heidi Giuliani, mamma di Carlo. "Credo che una commissione di inchiesta sui fatti del G8 sia assolutamente doverosa", ha detto la signora Giuliani, senatrice del Prc. "Ci sono cittadini italiani ed europei che ancora oggi subiscono le conseguenze delle ferite ricevute e dei trattamenti subiti. Credo che il minimo che dovrebbe fare questo Paese e' fare chiarezza". E a che si oppone alla commissione dicendo che non e' il caso di gettare discredito sulle forze dell'ordine, risponde cosi': "Fare pulizia all'interno delle forze dell'ordine credo che sia l'unico modo per restituire la fiducia tra le forze dell'ordine stesse e i cittadini in questo Paese"


    fonte corriere

    [Modificato da antobrun 01/12/2006 9.37]

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    |hyena|
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    00 01/12/2006 11:10
    Le dichiarazioni di Placanica sono sul bordo dell'alto tradimento. Di solito le sciocchezze non mi impressionano, ma qui sono disgustata.
    *****

    Like fools we trust the delivery
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  • antobrun
    00 01/12/2006 16:57
    Re:

    Scritto da: |hyena| 01/12/2006 11.10
    Le dichiarazioni di Placanica sono sul bordo dell'alto tradimento. Di solito le sciocchezze non mi impressionano, ma qui sono disgustata.




    queste sono affermazioni molto forti
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    00 01/12/2006 20:23
    E' vero, sono affermazioni forti, ma comunque non dobbiamo pensare subito a tradimenti e simili; possiamo dare il beneficio del dubbio?

    Personalmente ho molte idee di destra ed in molti casi, userei metodi estremisti per risolvere certi problemi.

    Hyena, non potrebbe essere che il "povero" ragazzo dell'Arma, solo ora riesca a tirare fuori la verità, verità nascosta fino ad oggi per paura di ripercussioni??

    Mi incazz.. nero se qualcuno dice che è la solita storia da "post trauma-evento".

    Chiunque abbia fatto un pò di leva, sà benissimo cosa sia il nonnismo e cosa siano le "riunioni" di camerata.
    Per cui che non si venga a dire che è impossibile che i colleghi abbiano festeggiato dopo la morte del Giuliani; ho visto dei video in cui degli agenti ballavano sulle camionette.

    Nessuno vuole puntare il dito contro nessuno, anche perchè, molto sinceramente, non mi tange per nulla l'accaduto; ne caldo ne freddo. Il Giuliani si è permesso di attaccare assieme ad una folla di persone inferocite (se così le posso definire), due carabinieri dentro ad una jeep, sferrando colpi all'interno ed all'esterno del mezzo che, se avessero colpito uno dei due agenti, sarebbero stati (al 90%) mortali.
    Dicono che a volte, esagerando, si pagano le conseguenze.Questa è una di quelle volte.
    Pochi pianti e poche cerimonie; silenzio è la parola d'ordine a mio avviso.

    Ciò per chiarire la mia posizione in merito all'accaduto, ma per dire anche a chi dice "impossibile", di capire (nonostante magari capisca molto bene.....) che TUTTO è possibile.

    Per esempio.....
    La carica fatta a quelle centinaia di manifestanti "tranquilli" (di cui era stato postato anche il video all'interno di questo Forum, se non erro) durante il G8, personalmente la condanno.
    _Erano autorizzati a circolare in quel settore.
    _Erano autorizzati a circolare per ancora un bel pezzo di strada.
    _Le intenzioni erano più che tranquille (visti tutti i vari video che riprendevano la folla).

    Perchè è stata fatta una carica??
    Il Prefetto motivò l'azione dicendo che stavano creando disordine.
    Quale disordine?? I video (schiaccianti) mostrano tutt'altra verità

    Ora io dico....
    Ordinano cariche (abbastanza massacranti) sulle uniche persone tranquille del corteo....(italiane).....e poi, i signori dirigenti (Prefetto, Ministro, Vice del Vice del Ministro, ecc.....) dicono che non possono agire ordinando dure azioni, contro bande e bronx pieni di criminali extracomunitari.

    Bah.....è la solita presa per il cu...


    (sono piccoli "sfoghi" dovuti alla situazione dell'Italia al giorno d'oggi; capisco bene che certe azioni non possano essere intraprese: i contesti sono molto differenti.....)

    [Modificato da Focus.Bolzano 01/12/2006 20.32]

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    00 01/12/2006 22:51
    Sono favorevole a una Commissione Parlamentare d'inchiesta; ad una condizione, però, che la si faccia per investigare su tutto ciò che concerne quel maledetto G8. TUTTO, NIENTE ESCLUSO !!! Chiaro il concetto ? [SM=g27768]
    Sono sicuro che ne vedremmo delle belle e che persino le scempiaggini di qualche collega, certamente gravissime, tanto più se decontestualizzate come sempre rappresentate abilmente, finirebbero per passare in secondo piano. [SM=g27768]
    Ma siamo poi così sicuri che la si voglia ? Non é che si grida, si urla così energicamente perché in realtà si sa che non sarà mai istituita ? Il solito gioco delle parti, no ?! [SM=x165041]


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    00 02/12/2006 06:08
    Re:
    Ma si può sapere per quale motivo ti senti sempre sotto pressione e con "la pistola puntata alla testa"??

    Se rileggi bene il precedente post inserito dal sottoscritto, noterai che, a riguardo della carica ordinata su una folla più che tranquilla, non mi sono mai riferito alla PdS od ai CC e company, ma bensì, a qualcun altro..... [SM=x165033] ,

    Ho parlato poi di alcuni comportamenti non tanto corretti...ma comunque ho dato del torto e della ragione ad ambedue le parti.

    Azzo webcop, mica potrai venirmi a dire che tanti dei vostri non hanno sbagliato....dai....cerchiamo di fare le persone obbiettive.

    Dire una frase del genere comunque, assolutamente non scusa il comportamento e le azioni CRIMINOSE che, tanti balordi, hanno fatto.....

    E' logico che la colpa di tutto, almeno al 85% (per non dire di più..), è da attribuire ai no global....nessuno sta mettendo in discussione questo.

    Pure io sono favorevole ad una Commissione Parlamentare d'inchiesta, anche se sinceramente, un risultato a vantaggio vostro o dei manifestanti, non mi farebbe ne caldo ne freddo.
    Quello che è stato è stato.....

    Dicono che si impara sbagliando.
    Molti hanno imparato...almeno penso....manifestanti criminali impazziti e operatori delle forze di polizia un pò troppo "esaltati"....

    Questa è un'idea che mi sono fatto.....correggimi se sbaglio.
  • antobrun
    00 02/12/2006 13:10
    G8: Placanica, "Prove rilevanti sono state nascoste"

    ROMA - Mario Placanica, l'ex carabiniere prima accusato e poi prosciolto dall'accusa di aver ucciso Carlo Giuliani durante il G8, a Genova nel 2001, stamattina ha parlato in tv: "Non ho in mente una tesi precisa, di sicuro la zona dove e' stato ucciso Giuliani e' stata inquinata nascondendo prove rilevanti. Perche' la polizia non e' venuta in mio soccorso, perche' ha aspettato? Attendevano che ci fosse un morto". Ancora Placanica: "Il colpo che ha ucciso il ragazzo e' arrivato dalle forze dell'ordine che erano nella piazza. Sul corpo di Giuliani e' stato trovato un proiettile che noi non avevamo in dotazione. Secondo la perizia, il proiettile sarebbe stato deviato da una pietra". Infine: "Non penso mi possa succedere qualcosa. Negli ultimi cinque anni i carabinieri mi hanno imbottito di farmaci, e' come se non fossi stato presente. Ora voglio dire la verita'".
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    00 02/12/2006 19:58
    Re:

    Scritto da: antobrun 02/12/2006 13.10
    G8: Placanica, "Prove rilevanti sono state nascoste"
    ROMA - Mario Placanica, l'ex carabiniere prima accusato e poi prosciolto dall'accusa di aver ucciso Carlo Giuliani durante il G8, a Genova nel 2001, stamattina ha parlato in tv: "Non ho in mente una tesi precisa, di sicuro la zona dove e' stato ucciso Giuliani e' stata inquinata nascondendo prove rilevanti. Perche' la polizia non e' venuta in mio soccorso, perche' ha aspettato? Attendevano che ci fosse un morto". Ancora Placanica: "Il colpo che ha ucciso il ragazzo e' arrivato dalle forze dell'ordine che erano nella piazza. Sul corpo di Giuliani e' stato trovato un proiettile che noi non avevamo in dotazione. Secondo la perizia, il proiettile sarebbe stato deviato da una pietra". Infine: "Non penso mi possa succedere qualcosa. Negli ultimi cinque anni i carabinieri mi hanno imbottito di farmaci, e' come se non fossi stato presente. Ora voglio dire la verita'".


    Forse perché aspettava che intervenisse il Battaglione CC. che era molto più vicino, si vede chiaramente dalle immagini che c'é uno di loro che chiama a gran voce con gesti eloquenti e gli altri stanno fermi.
    Colpo partito dalla piazza ? E lo colpisce di fronte, sullo zigomo ? [SM=g27765] Ma se CC e Poliziotti erano di lato come potrebbe essere ? [SM=x165050] [SM=x165065]
    "La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
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    webcop
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    00 02/12/2006 21:35
    Re: Re:

    Scritto da: bluewall 02/12/2006 19.58
    Forse perché aspettava che intervenisse il Battaglione CC. che era molto più vicino, si vede chiaramente dalle immagini che c'é uno di loro che chiama a gran voce con gesti eloquenti e gli altri stanno fermi.
    Colpo partito dalla piazza ? E lo colpisce di fronte, sullo zigomo ? [SM=g27765] Ma se CC e Poliziotti erano di lato come potrebbe essere ? [SM=x165050] [SM=x165065]


    Quoto. E avrei anche qualcosa da aggiungere, ma mi riservo di farlo.
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