LORO
Le vedi in televisione ai funerali, dinanzi al Tricolore che avvolge la bara dell’uomo che hanno amato.
Alcune sono catatoniche, fissano ad occhi spalancati quella Bandiera, come se fissarLa fosse un modo per prolungare il contatto con il loro uomo e per allontanare da sé lo spettro di cosa le aspetta al ritorno in una casa ormai vuota.
Altre sono disperate, urlano e piangono abbracciate a quella cassa, le mani aggrappate alla Stoffa, mentre i familiari cercano dolcemente di sollevarla …lo spettro della perdita le ha colpite all’improvviso e le ha travolte.
Altre ancora cercano di essere coraggiose, solitamente per i figli. Con gli occhi distrutti dal pianto, nascosti dietro a grandi occhiali scuri, salutano con dignità tutti coloro che sono venuti a portarle omaggio, primi tra tutti i Fratelli Poliziotti del loro uomo poi, durante i funerali, stringono a sé i figli per proteggerli, come per trattenerli ed impedire al destino di rubarle anche loro.
Poi la funzione termina, i Fratelli Poliziotti del marito prendono la bara sulle spalle e la portano fuori dalla chiesa, mentre i presenti applaudono ( orribile abitudine, secondo me, ma pur sempre un omaggio) . Quindi le telecamere si spengono, mentre il carro si dirige verso il cimitero e le Vedove dei Caduti rimangono sole, a cercare faticosamente di ricostruirsi una vita per sé e per i propri figli.
Ci sono i mutui da pagare, le rate dell’auto nuova, ci sono le scuole per i ragazzi, c’è la Giustizia da ottenere per il loro uomo. C’è la depressione in agguato….fino a poco tempo fa non esisteva il sostegno psicologico per le Vedove e gli Orfani dei Caduti…non lo so perché, forse per una forma di malinteso pudore non si voleva interferire in una famiglia dove un suo membro era caduto per la Patria ( ebbene sì, la Patria, questa parola a volte abusata, a volte disprezzata ma mai tanto giusta come quando qualcuno cade per difenderLa) oppure solo per gretta burocrazia si preferiva non spendere soldi per il sostegno di coloro che avevano avuto un Caduto. Ci sono state famiglie di Caduti che si sono sfaldate quando il capofamiglia è morto, perché è mancato un sostegno psicologico ai sopravvissuti, perché i familiari si sono arresi al dolore.
In altre invece le famiglie sono diventate un blocco unico, guidato con la mano ferma e coraggiosa della Vedova….no, non la Vedova…la Moglie di…, perché sono ancora sposate con il loro Poliziotto , perché lo sentono ancora accanto a sé in ogni istante . Hanno raccolto la loro disperazione e il loro dolore e lo hanno trasformato in forza, un coraggio necessario per affrontare le prove che la Vita ha preparato a lei ed alla sua famiglia.
E la vedi quella Forza, quando le telecamere si riaccendono su di lei, per uno di quei servizi del tipo “ vediamo un po’ come stanno i familiari di…” .
Intuisci quel Coraggio mentre rispondono precise e dignitose, mentre raccontano la loro vita dopo, di come hanno continuato a vivere ricostruendo la propria esistenza e quella dei propri cari.
Perché non si sono arrese.
(Fabrizio Gregorutti)