30 apr 23:36 Lecce: sassaiola allo stadio, un arresto
MAGLIE (Lecce) - Al termine della partita del campionato di prima categoria tra Martano ed Erchie sul campo neutro di Maglie, una quindicina di teppisti si sono diretti verso gli spogliatoi dello stadio lanciando sassi. Un carabinere, intervenuto per fermare gli scontri e' rimasto ferito, colpito al volto da un sasso. Un 30 enne di Martano (Lecce) e' stato arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. 14 teppisti sono stati identificati. (Agr)
Anche nelle partitelle del cappero ci si può far male. Secondo voi il CC:
1) Teneva il casco appeso alla cintura
2) L'aveva indossato, ma teneva la visiera aperta
3) Non l'aveva proprio, confidando nella "protezione" del berretto e della divisa ordinaria.
Anni fa mi beccai un pezzo di lastra di marmo da mezzo kg in piena faccia, sulla visiera che avevo appena abbassato, dietro insistenze di un maresciallone che aveva fiutato un'arietta poco simpatica, nonostante non ci fosse alcun segnale che facesse presagire incidenti. Una partitella da niente, calma piatta, ma alcuni "tifosi" avevano pensato bene di demolire le gradinate di marmo (poi le rifecero in cemento e plastica) e farcele assaggiare tutti insieme, a un segnale preciso del loro leader, forse per vendicare uno striscione troppo creativo che avevo fatto ammainare... La visiera mi si aprì in due, ma fece il suo dovere, se no mi sarei giocato il primo premio al concorso di Mr. Sorriso 1990
Voglio dire, l'O.P. è O.P. sempre e ovunque, hai voglia di distinguere fra grosse manifestazioni e piccoli eventi, le pietre volanti non lo sanno, c'è una soglia minima comune, cambiano solo le quantità in gioco (spazi, astanti, personale, mezzi ecc.) ma la tipologia di base è la stessa: il rischio di farsi male c'è sempre. Che gli operatori debbano essere adeguatamente vestiti, equipaggiati e addestrati lo capirebbe anche un bambino, invece si continua, dalla notte dei tempi, a confidare sulla "caratura" dell'evento e sulla "professionalità" di gente in divisa con giacca e cravatta e scarpe coi lacci, magari con la panza, che per tutta la settimana riceve il pubblico o mette timbri al protocollo o ragiona di porti di fucile e domande di congedo. Da una vita dico che i Reparti Mobili dovrebbero essere potenziati, raddoppiando gli organici degli operativi (il logistico potrebbe restare lo stesso: con 60 addetti, per lo più ruoli tecnici e civili, si gestiscono indifferentemente 300 o 600 persone), creando inoltre un distaccamento nei capoluoghi di provincia maggiori o più distanti dai Reparti e istituendo un nucleo di OP territoriale/vigilanze presso ogni questura, composto da gente di età adeguata, ben addestrata ed equipaggiata come i Reparti, ma con distintivi ben visibili (oltre agli scudetti, che so, il casco giallo!) per evitare quelle deleterie confusioni di cui parlava bito. Peccato che, se la cosa era fattibile quando arrivavano ogni 4 mesi centinaia di ausiliari, massicci e prestanti, da formare ad hoc, oggi è pura utopia!