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C'è molto da fare.

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    bluewall
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    00 18/01/2006 00:04
    Finalmente. Questa cartella mancava e io la accolgo con favore. Vogliamo parlarne ? Vogliamo, vogliamo. [SM=g27760]
    E' o non è quello del rapporto coi nostri concittadini uno degli aspetti più delicati e difficili del nostro lavoro ? Io direi proprio di si e credo che siate d'accordo con me, colleghi e non.
    Spesso mi chiedo quanto la qualità di questo rapporto incide sulla qualità del servizio, sulla bontà del "prodotto", sul nostro bisogno di gratificazione. Per contro, quanto i nostri concittadini si sentono soddisfatti del nostro operato ? Non intendo su ciò che possiamo o non possiamo fare, ma sul come. Sulla nostra capacità di relazionarci con loro nelle situazionie nei contesti più disparati.
    Io sono convinto che molto è stato fatto rispetto anche solo a venti anni fa, ma che molto anche è stato distrutto a causa di fatti gravissimi dei quali si sono resi responsabili certi "colleghi". Oggi a che punto siamo ? Io penso ad un buon punto, ma ancora lontani dal poter definire il livello soddisfacente. Insomma, sono convinto che c'è molto da fare e che tutti noi dobbiamo riflettere a fondo, onestamente e con coscienza.
    "La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
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    webcop
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    00 18/01/2006 19:58
    Poche righe e tanta carne al fuoco. Sono d'accordo sulla linea, in particolare sulla conclusione. C'è molto da fare e dobbiamo rifletterci se vogliamo davvero fare la nostra parte per migliorarlo. Come dicevano nell'altro thread, non esistono solo le persone maleducate e insofferenti nei nostri confronti, ma esiste purtroppo anche la poca ortodossia di alcuni di noi nel modo di porsi di e di relazionarsi che genera situazioni antipatiche e inevitabilmente finiscono per alienarci il rispetto e la stima dei nostri concittadini. Non possiamo trascurare questo aspetto o far finta che non esiste. C'è e va affrontato con molta onestà.
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    pacotom
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    00 18/01/2006 22:56
    E mica me n'ero accorto che era una cartella nuova! [SM=g27760] (ho memorizzato la pagina dei recenti e bypasso l'home page). Certo, riflettere sul rapporto col cittadino (o meglio, con l'utenza: cittadini siamo anche noi, non vedo bene una contrapposizione, sia pur solo dialettica!) è forse un argomento prioritario, oltre che stimolante. Io mi sono formato sotto la famosa scritta a caratteri cubitali "In uno Stato democratico la Polizia è al servizio del cittadino", qualcuno della vecchia guardia non era d'accordo, sosteneva che polizia e cittadino concorrono, insieme, a rendere migliore la società e forse non aveva tutti i torti, questo "al servizio" mi ricorda troppo, anche etimologicamente, quel "servi" che ci gridano nelle piazze, mi sa troppo di "cameriera, donna di servizio", appunto. Altra cosa è lo "spirito di servizio", che ritendo, forse indegnamente, di aver sempre avuto come cardine informatore del mio lavoro, ma inteso come appartenenza all'amministrazione e dedizione al dovere verso la società e le istituzioni. Il "cittadino" è un termine troppo generico, caleidoscopico, vuol dire tutto e niente: cittadino è l'onesto padre di famiglia, il mite operaio, il serio professionista, ma anche il nullafacente, il teppista, il delinquente, l'omicida... deontologia professionale vuole che mi mostri cortese e disponibile con chiunque, ma mi sembra ridicolo definirmi al servizio di questi se li perquisisco, gli metto le manette e li porto davanti al giudice... che servizio è? Ah, già, gli abbiamo fatto quel "servizio"... mi pare involontariamente ironico... [SM=x165057]
    Comunque, bella pensata, ci voleva! [SM=x165052]


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    bluewall
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    00 19/01/2006 14:38
    Sapete cosa ? Se la sera torno a casa e ho sanzionato, denunciato, arrestato qualcuno, non sono affatto soddisfatto e non mi sento gratificato come quando mi capita di sentirmi dire "grazie" e mi vedo porgere la mano da un "utente" per un intervento utile.
    Allo stesso modo mi incazzo fortemente quando mi trovo ad aver a che fare con colleghi che complicano le cose.
    Involontariamente, certo, ma Dio mio, ci vuole tanto per capire che l'educazione e il rispetto sono un dovere e non un optional ? A cosa serve mantenere un atteggiamento "aggressivo" ? Mi sono sempre chiesto il perchè e non l'ho mai ben capito. Osservo colleghi che si cavano dagli impicci con tranquillità e senza accettare provocazioni che ci pongono sullo stesso piano di quelli che proprio non sopportano la nostra presenza e non perdono occasione per manifestarlo.
    Per chi viola le regole ci sono le sanzioni (lasciamo stare adesso se e come poi vengono applicate), ma perchè apostrofare qualcuno con tanta veemenza ?
    Per contro, osservo invece atteggiamenti di eccessiva "confidenza" dei colleghi più giovani che proprio non sanno mantenere un atteggiamento istituzionale.
    Non credete che questi due estremi contribuiscano a farci perdere credibilità e rispetto ?
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    00 19/01/2006 14:45
    Re:

    Scritto da: bluewall 19/01/2006 14.38
    Sapete cosa ? Se la sera torno a casa e ho sanzionato, denunciato, arrestato qualcuno, non sono affatto soddisfatto e non mi sento gratificato come quando mi capita di sentirmi dire "grazie" e mi vedo porgere la mano da un "utente" per un intervento utile.
    Allo stesso modo mi incazzo fortemente quando mi trovo ad aver a che fare con colleghi che complicano le cose.
    Involontariamente, certo, ma Dio mio, ci vuole tanto per capire che l'educazione e il rispetto sono un dovere e non un optional ? A cosa serve mantenere un atteggiamento "aggressivo" ? Mi sono sempre chiesto il perchè e non l'ho mai ben capito. Osservo colleghi che si cavano dagli impicci con tranquillità e senza accettare provocazioni che ci pongono sullo stesso piano di quelli che proprio non sopportano la nostra presenza e non perdono occasione per manifestarlo.
    Per chi viola le regole ci sono le sanzioni (lasciamo stare adesso se e come poi vengono applicate), ma perchè apostrofare qualcuno con tanta veemenza ?
    Per contro, osservo invece atteggiamenti di eccessiva "confidenza" dei colleghi più giovani che proprio non sanno mantenere un atteggiamento istituzionale.
    Non credete che questi due estremi contribuiscano a farci perdere credibilità e rispetto ?



    Perchè di tutto questo tuo intervento non svisceri il lato che ritieni più interessanto in un altro theard???
    Non tanto per riempire la cartella ma perchè troppa carne al fuoco in una stessa discussione finisce per creare solo confusione.
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    bluewall
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    00 19/01/2006 22:24
    Perchè ? Semplice. Perchè tutto riguarda lo stesso argomento e se lo disperdo in mille thread non se ne viene a capo. Perchè frammentare sempre ? Porgo delle riflessioni che magari possono servire per provocarne altre o avere risposte che io non ho. [SM=g27759]
    Perchè, invece, non rispondi e provi a dire la tua ? Magari scopro qualcosa che ancora non mi è chiaro e mi può essere utile nel lavoro di tutti i giorni. [SM=x165034]
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    pacotom
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    00 19/01/2006 22:41
    Re:

    Scritto da: bluewall 19/01/2006 14.38
    non sono affatto soddisfatto e non mi sento gratificato come quando mi capita di sentirmi dire "grazie" e mi vedo porgere la mano da un "utente" per un intervento utile.
    ...

    Non credete che questi due estremi contribuiscano a farci perdere credibilità e rispetto ?


    Ti quoto dall'A alla Z! [SM=x165052] Anch'io, passati i primi tempi del sacro fuoco della giudiziaria, sequestri, arresti ecc., a poco a poco cominciai ad avere maggiori gratificazioni dalle attestazioni di stima della gente (ma anche del personale!), segno che avevo svolto il mio lavoro nel modo corretto. E anch'io mi sento rivoltare gli intestini se vedo colleghi che assumono atteggiamenti di contrapposizione, reagendo inutilmente o scompostamente a provocazioni. Molto dipende dal carattere, dall'indole, ma molto anche dalla formazione. E non mi riferisco a quella teorica, dei corsi, parlo dei primi anni di servizio, quelli che ti danno l'imprinting. Un commissariato, una squadra mobile, un ufficio passaporti ti plasmano in maniera molto diversa...


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    webcop
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    00 21/01/2006 22:20
    Anch'io vi quoto. Per quanto, anche nelle operazioni di p.g. sapete bene che sapersi o volersi porre in un determinato modo può essere risolutivo ed evitare inutili contrasti se non addirittura conflitti con la controparte.
    Ovvio che non ho la presunzione di saperlo fare bene, però diciamo che ci provo. Naturalmente il tutto è commisurato alle circostanze e ai mille fattori che le determinano, non sempre infatti è possibile, talvolta ci si deve necessariamente porre con una certa fermezza e determinazione che può essere percepita come arroganza e/o prepotenza e strumentalizzata per rivolgere accuse di scarsa delicatezza o addirittura di mancanza di rispetto. Questo non fa comunque mai piacere, anche se sappiamo che è il prezzo da pagare.
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    00 04/05/2006 11:14
    sono dell'opinione.. che c'è sempre qualcosa da fare nn)