Mi sono trovato tra l'incudine ed il martello.
Tra l'incudine di dover subire passivamente le storture a cui assistevo ed il martello per avere ottimi strumenti e provare, quantomeno, a risolvere la cosa.
C'era una "condito sine qua non" ovvero che non accetto compromessi, aggiustamenti di comodo e proposte "allettanti" anche perchè, ad uno come me con un passato professionale che definirlo burrascoso è assolutamente ottimistico, c'è ben poco da proporre.
O così o Pomì. Non ci sono vie di mezzo.
Se la sono pensata bene bene ed alla fine mi hanno risposto di si.
Uno può anche fare dietrofront e ritornare sui propri passi se ciò è avvalorato dalla coerenza e sotto questo profilo non credo che nessuno possa dire diversamente.
Intanto già da domani... primo casino sindacale da piantare.
Vediamo che cosa succede.
Ciao
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"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana."
(J. F. Kennedy)
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