G8, il perito al processo ai No global
"Giuliani ucciso da un colpo diretto"
"Dalla tac risulta un frammento, mai trovato in sede di autopsia"
L'avvocato Pisapia: "Nuove indagini e riaprire il fascicolo"
GENOVA - Il colpo di pistola sparato da Mario Placanica in piazza Alimonda fu "diretto" e non deviato da corpi estranei. Lo ha detto stamani il medico legale e perito di parte della procura Marco Salvi deponendo come teste davanti al tribunale di Genova impegnato nella sessantesima udienza del processo ai 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio durante il G8 di Genova. Salvi ha così smentito la tesi che il colpo sparato dal carabiniere fu deviato da un calcinaccio e per questo colpì mortalmente Giuliani.
Al termine dell'udienza, il pool degli avvocati della difesa ha chiesto copia integrale degli atti del dibattimento. Non è escluso che possa essere richiesta la riapertura del fascicolo per l'omicidio Giuliani.
Marco Salvi, autore della perizia sul carabiniere Mario Placanica e coestensore del referto autoptico sul corpo di Carlo Giuliani, è stato ascoltato dal tribunale sulle ferite riportate da Mario Placanica ed esaminate circa una settimana dopo l'accaduto. La difesa però aveva chiesto di poterlo ascoltare anche sulla perizia Giuliani per verificarne l'attendibilità, poiché l'autopsia "fu bollata come 'superficiale' dal pm Silvio Franz, che chiese e ottenne l'archiviazione" del procedimento relativo ai fatti di piazza Alimonda.
Dopo una lunga camera di consiglio, il tribunale ha autorizzato le domande sull'autopsia. Salvi ha risposto alle domande dell'avvocato Ezio Menzione, ricordando come la Tac in total body cui fu sottoposto il corpo di Carlo Giuliani "evidenziò un frammento radio-opaco nel cranio del ragazzo", frammento "assolutamente metallico" che però non venne trovato in sede di autopsia.
Il medico legale è poi tornato sulla questione dello sparo che uccise Carlo Giuliani. Dopo essersi detto convinto che lo sparo fu diretto e non deviato, come invece sostenuto da altro anatomopatologo, Carlo Torre, Salvi ha dichiarato che il punto di fuoco era più alto, rispetto al bersaglio, di circa 10 centimetri, e che lo colpì con una traiettoria inclinata da destra - alto a sinistra - basso, entrando nella regione sottorbitale destra e uscendo dall'occipite sinistro.
Il procedimento per l'omicidio Giuliani venne archiviato il 5 maggio 2003 dal gip Elena Daloiso su richiesta del pm Franz, con l'opposizione della parte offesa. Il gip ritenne che Placanica sparò in aria e che il colpo di pistola venne deviato da un "bersaglio intermedio", un calcinaccio che si trovava a "un metro e 90 dal suolo".
"La perizia di cui si sono conosciuti oggi i risultati finali, conferma definitivamente quanto da sempre sostenuto dai difensori della famiglia Giuliani e cioè che Carlo è stato colpito da un colpo d'arma da fuoco diretta contro di lui e non da un proiettile deviato da un sasso scaturito dalla fantasiosa ricostruzione di alcuni consulenti tecnici", dice l'avvocato Giuliano Pisapia, legale della famiglia Giuliani.
"Di fronte a questa nuova e decisiva emergenza processuale si impongono, a questo punto - precisa l'avvocato - nuove indagini, la riapertura del processo per poter pervenire a quello che è sempre stato il nostro obiettivo e cioè conoscere la verità e ottenere giustizia".
E il legale conclude sottolineando che, "da parte nostra, non c'è nessuna volontà di vendetta ma esclusivamente la volontà che la verità giudiziaria corrisponda, anche nelle aule di Tribunale, al reale accadimento dei fatti e contestare un modo di amministrare la giustizia che, come è avvenuto rispetto ai tragici fatti di Genova, non ha dato alla collettività ne verità ne giustizia".
(4 ottobre 2005)
Se sta storia del calcinaccio non fosse mai uscita fin dall'inizio sarebbe stato meglio, ora si riaprono polemiche infinite sulla manipolazione della verità, sulla volontà di insabbiare ecc. ecc., con dispendio di energie, risorse e tempo per la giustizia. Dico, deviato o diretto che cavolo cambia? Quello è stato un caso di difesa legittima + adempimento del dovere da manuale, anche se avesse sparato direttamente al volto la conclusione processuale sarebbe stata identica...