INTERVISTA A JULIUS EVOLA RACCOLTA DA "LA NAZIONE" IL 22 MAGGIO 1972
J.E "Vedo un declino ineluttabile di quelle tendenze musicali che si appellano al pacifismo militante, all'hippismo,al consumo di allucinogeni...tutto questo carrozzone sarà travolto tra pochi anni da una furia iconoclasta e nichilista che darà la sua manifestazione si' in un ambito culturale ma sopratutto in quello musicale. molti lo chiameranno "rock spazzatura", gli anglofoni "punk rock" ma sono sicuro che sara' questione di non molti anni (...) il movimento in questione avra' vita breve pero', la sua furia nichilista e vagamente stirneriana lo portera' all'implosione (...) da esso nascerà qualcosa di nuovo! questo è scontato, nascerà una "nuova onda" che i gia' citati anglofoni chiameranno "new wave" e in essa molti musicisti cercheranno non piu' di lanciare slogan bensi' di esprimere ,attraverso l'introspezione, i propri malesseri esistenziali facendo ricorso ad un sound oscuro, "dark", che fino ad oggi solo black widow e black sabbath hanno esplorato. ma la nuova ondata oltre ad un manipolo di musicisti tenebrosi riporterà in vita il concetto di folk(...) sarà un folk martoriato, come i tempi moderni, un folk che vedrà nella modernità imperante l'apocalisse, un folk apocalittico. e questa sarà la musica che accompagnerà il passo di coloro che si ergono sulle macerie, questo genere di musica sarà la meglio rappresentativa degli stati d'animo di coloro che credono ancora nel valore della TRADIZIONE!"