Scritto da: Akima 15/04/2004 15.39
Può volerci anche solo qualche mese o meno, dipende tutto da te.
No, non dipende da lei in quanto essere cosciente. Dipende da molti fattori, di cui uno dei più importanti è la capacità del suo aspetto conscio di assorbire l'esperienza oltre il limite.
L'esperienza del non ordinario può condurre a un crollo dell'atteggiamento cosciente, una sorta di tramonto del proprio mondo in cui tutto può tornare a uno stato di caos primordiale.
Il disorientamento va atteso, in questi casi, e rispettato, perché facilmente la persona può ricadere nell'inconscio collettivo, che assume la "guida" del processo. Questa roba si chiama psicosi, ed è quello che vedete succedere a gente come Rael, per esempio, che è totalmente pazzo, pur se nella sua pazzia può azzeccare dei concetti plausibili.
La perdita di orientamento è salutare se ci si ferma. Sono innumerevoli le selve oscure che ci attendono.
Dato che questa emergenza di ordine spirituale è molto più forte di quanto non fosse solo 10 o 15 anni or sono, è bene fare attenzione agli sbocchi meno conosciuti di un processo a cui non si faccia attenzone nel modo dovuto.
Quello di cadere in una forma di follia o in un abbandono delle terre scoperte, costruendosi una personalità più limitata, per la paura di quello che è successo, sono due tipi di soluzione la cui forma può essere intuitivamente compresa, ed evitata con un po' di buona volontà e di saggezza, quando si percorrono queste strade di esplorazione così difficili.
Meno conosciuto invece è il fatto che, a un certo punto del percorso, la naturale tendenza dell'essere umano a identificarsi con i fenomeni che produce, ma anche con teorie, libri, autori, con il desiderio di autenticare ciò che gli accade e di dare uno scopo alla vita, può portarlo a fermarsi a metà strada, identificandosi appunto con un momento del processo che lo affascina particolarmente.
Diciamo che in questo modo, invece di venir fuori il classico psicoticone che afferma di avere delle rivelazioni da fare, perché Dio gli parla direttamente, l'inflazione dell'Io non è così enorme, e vengono fuori quei personaggi tipo eterni-fanciulli/pseudo-profeti che avrete incontrato anche voi, se bazzicate da qualche anno negli ambienti della ricerca interiore.
Questi tipi di personalità aderiscono in modo acritico a un aspetto emerso dall'inconscio -- o dalle terrre sconosciute dentro di noi, è la stessa cosa -- ci si ripiegano sopra e non sono in grado di superare questa fase. Ovviamente si precludono la possibilità di attingere nuovamente alle ricchezze nascoste dentro di loro.
Tutto questo pistolotto per dire cosa. Per dire che certi tipi di processo non possono avvenire in poco tempo. Non è nella storia dell'uomo, che ha bisogno di calma per superare le barriere imposte dalla mente e dalla psiche, che ha bisogno di sintetizzare le esperienze con simboli propri -- cioè inventati o scelti da se stesso, da solo, restando in ascolto dei suggerimenti della vita, fosse pure una passeggiata tra le montagne -- e che ha bisogno di trovare un senso a quello che già gli è capitato prima che gli capiti altro ancora.
I cosiddetti "misteri" che circondano le filosofie di ogni genere, compresi gli aspetti esoterici che fanno da aura alle religioni, non sono altro che la lunga, lunghissima, pazientissima attesa di trovare da sé le risposte.
L'han chiamata "alchimia", non "McDonald".
Inoltre, si dovrebbe trovare il modo di trattare tutto ciò in modo anche umoristico. Ciò aiuta ad allontanare noi come UNITà dall'identificazione con i fenomeni che produciamo.
Per questo motivo mi è così simpatico il Dalai Lama ...
Ciao! Giulia