.S.
.S.A.S.
X M Y
Xpo Ferens
IPOTESI DI DECIFRAZIONE:
1)da Ruggero Marino
Fede, gnosi, cabala, alchimia, scienza tutto ruota in Colombo che, a quanto pare dopo il primo viaggio, quando la chimera comincia già ad andare in frantumi, sotto il peso della nuova ragion di Stato nel connubio Spagna-Vaticano, si firma con uno strano criptogramma, fino ad ora mai completamente risolto:
.S.
.S.A.S.
X M Y
Xpo Ferens
Sono 500 anni che si cerca di dare una spiegazione plausibile al rebus. Non male per un marinaio ignorante, che ha fatto scervellare senza esito fior di studiosi. Sulla scorta di chi ci ha preceduto e con una serie di decriptazioni innovative, riteniamo che la chiave di lettura sia nella forma triangolare, nel numero delle lettere e nel richiamo alla Trinità e all'Apocalisse, che in Colombo è ricorrente. Il triangolo è il triangolo dello Spirito Santo e della Trinità, la figura geometrica che può incorporare il quadrato-cubo-Cybo ed il cerchio, il mondo finalmente completato nella sfera.
Le lettere sono sette, numero perfetto, il numero che più ricorre nell'Apocalisse di San Giovanni, che è dato dalla somma fra la Trinità e i quattro angoli del mondo-terra (nuovo o vecchio che sia) e che offre come risultato la sfera celeste, alla quale si omologa la sfera terrena, nella convinzione particolarmente avvertita nel Rinascimento, della corrispondenza macrocosmo-microcosmo, secondo il principio "così in alto come in basso". Alla ricerca dell'armonia universale. In un ennesimo rinvio all'ermetismo, all'esoterismo, all'alchimia, alla cabala.
Anche le .S., con i relativi punti, un'usanza che è dell'ebraismo, si ripetono trinitariamente per tre volte: Spirito Santo, Santo Salvatore (San Salvador), salvezza salvifica.
La A, a nostro avviso, sta per Apocalisse, intesa come rivelazione; la X, la M e la Y hanno ancora una volta un triplice significato: cristiani, mori, giudei; Cristo, Maria, Giovanni (Battista ed Evangelista); e forse ancora Cristo, Maria, Gerusalemme. Fino a rivelare una sconvolgente Trinità: Cristo, Maometto, Javeh. Gerusalemme è la Città Santa, che rappresenta la vera destinazione per la quale il navigatore si accinge ad un'impresa talmente avversata da essere costretto a parlare "anche delle cose materiali" (sono parole sue) per convincere i re spagnoli. Singolare che le stesse lettere del criptogramma colombiano figurino, sia pure in un ordine diverso, in una delle molteplici firme (come ci scrisse un giovane appassionato, Mario Farneti), di un ceramista eugubino, Mastro Giorgio, i cui riflessi dorati e in odore di alchimia, non si sono mai più potuti ripetere. Si aggiunga che più di una volta Colombo si paragona o viene paragonato a Mosè, in un'investitura che gli viene, come lui stesso racconta, addirittura tramite l'apparizione e la voce di Dio, che lo rimprovera in un momento di gravissima crisi, non solo fisica. Nell'opera di uno studioso, che affonda nel simbolismo ebraico, Mosè viene visto non solo come legislatore, guida e organizzatore del popolo di Israele, ma anche come una sorta di patrono dell'alchimia. E se anche così non fosse sarebbe sufficiente il Mosè che traghetta il popolo eletto (la nuova umanità che deve nascere) verso la Terra promessa (agli ebrei, ma non solo a loro) proprio come fa il navigatore genovese. Ma tutto questo poteva essere condiviso dai re spagnoli e dal papa spagnolo Borgia? All'oro dello spirito avrebbero di gran lunga privilegiato l'oro della materia, al sogno utopico la realtà del potere e della ricchezza. In un'appropriazione indebita che ha cambiato la storia per 500 anni. In quell'eterno western fra bene e male che è la storia del mondo e dell'umanità. Nel quale Cybo, Colombo e quanti con loro si schierarono finirono per essere sconfitti e per scomparire, quasi sempre di veleno.
2)dagli studi presentati nel portale:
http://www.sullacrestadellonda.it/esplorazioni/criptogramma.htm
Il criptogramma
(Un'ipotesi italiana)
Un'ipotesi molto articolata e complessa su Una nuova interpretazione delle sigle nella firma di Cristoforo Colombo
fu pubblicata da Aldo Agosto, già direttore dell'Archivio di Stato di Genova, ne La storia dei Genovesi:
Atti del Convegno …sui ceti … nelle istituzioni della Repubblica di Genova, Genova, 10-12 giugno 1987.
Tale interpretazione è formulata alla luce della personalità di Colombo nel suo contesto storico. Con una clausola al proprio
testamento, redatto a
Siviglia il 22 febbraio 1498, egli dispone che i suoi discendenti diretti di sesso maschile adottino come propria la composizione di lettere con cui egli suole firmarsi.
Tuttavia nel criptogramma non compare il cognome, che è oggetto di trasmissione ereditaria per eccellenza. E' quindi possibile che le lettere non siano da riferirsi in senso esclusivo alla persona di Colombo, quanto piuttosto
ad un messaggio che egli lascia in eredità ai discendenti.
La scritta finale "
Xpo FERENS" - l'equivalente greco-latino di "
Cristoforo" - potrebbe significare "
colui che porta a Dio"; le lettere precedenti potrebbero quindi indicare ciò che viene portato a Dio, e pertanto esprimere il compito che Colombo affida
ai propri discendenti in quanto continuatori della sua opera.
Colombo è uomo di fede e crede profondamente nel disegno divino che ispira il cammino dell'uomo; nel proprio nome Cristoforo, ossia ''portatore di Cristo'', e nel cognome Colombo, che designa il simbolo dello Spirito Santo, egli vede profeticamente espresso il compito che gli è stato affidato alle luce delle Sacre Scritture, secondo le quali l'umanità procede nel compimento della propria missione evangelica attraverso una progressiva spiritualizzazione.
Pertanto crede fermamente che - sconfitti gli Infedeli, restituita Gerusalemme alla Cristianità e convertiti per sua mano gli abitanti delle Indie - le tre religioni monoteiste possano fondersi alla luce dello Spirito Santo, preannunciando la venuta di Cristo secondo le profezie.
In questa chiave di lettura, le
tre " S " disposte a
triangolo, come pure il
triangolo della " A " centrale, potrebbero rappresentare la
Trinità; le lettere della riga successiva " X M Y " indicherebbero l'obiettivo del progetto messianico, ossia i Cristiani, i Musulmani e gli Ebrei; il criptogramma potrebbe quindi essere sciolto in
Sostituendo l'ultima riga - equivalente a " Cristoforo " - con il nome di un qualsiasi discendente, il messaggio delle parole precedenti rimane inalterato.
Altro elemento significativo e coerente con questa interpretazione è che le lettere sono sette, numero certo non casuale per i suoi significati: le Sacre Scritture dicono che "sette sono i generi delle profezie e il settimo è la pienezza dello Spirito Santo". Il Sette rappresenta anche la fine dei tempi, nella suddivisione in sette ere, ossia settemila anni, della durata del mondo terreno. Sette sono anche le virtù teologali e cardinali che esprimono l'opera dello Spirito Santo per la salvezza degli uomini.
Il sette è anche ricorrente nelle vicende di Colombo: per esempio, nel 1492 si conclude la dominazione araba in Spagna con la resa di Granada; sommate le cifre di quell'anno fatidico, si ottiene 16, dove 1+6 = 7; e sette anni attende Colombo l'assenso della Corte spagnola alla sua impresa.
Sembra quindi indubbio che egli abbia voluto attribuire
un preciso significato simbolico e profetico alla sua firma.
Dopo aver consultato queste ipotesi,e se ne trovaste altre, gioierei nel poterle conoscere e inserire, proviamo a formulare noi stessi un'ipotesi interpretativa? Oppure a dire la nostra opinione su quanto è stato detto in merito,possiamo trovarci in accordo o in disaccordo,naturalmente.
A presto.