00 07/04/2006 09:21
Un bel film.
Ne ho sentite di cotte e di crude al riguardo e devo dire che chi si aspetta un film politico sta molto fuori strada.
L'argomento Berlusconi è solo una piccola parentesi, per lo più caricaturiale, all'interno di un plot che è diverso.
Andiamo con ordine, la storia è quella di un italiano medio(cre), Forzista più per moda che per convinzione, un piccolo produttore cinematografico, che ha sempre vissuto mediocremente, sia dal punto di vista lavorativo, dove ha sempre e solo prodotto film di serie B (una specie di Tarantino scrauso), sia dal punto di vista relazionale, dato che la sua storia con la moglie è ormai in frantumi.
Lui però resiste, è ancora attaccato a sua moglie e ama alla follia i suoi figli; vuole continuare a lavorare e per questo accetta il copione offertogli da una ragazza alle prime armi. Tuttavia dovrà passare attraverso mille difficoltà, un po' dovute ai problemi personali, un po' al fatto di essere contornato da mediocri (le affinità elettive) e da alcune persone sincere che non possono esimersi dal giudicarlo anche in maniera cruda (il produttore polacco e l'attore interpretato dallo stesso Moretti).
Il tutto risulta in un'inquadratura veramente disillusa e delusa dell'Italia e degli Italiani, un po' banalizzante per necessità, ma magari utile a scrollarla dal torpore.
All'interno della parentesi Berlusconi c'è la visione del protagonista, banale e piatta quasi fisiologicamente; la visione reale, Kapò e turisti della democrazia e la visione, anzi la previsione diciamo del Moretti, che lo vede condannato in ultimo appello. Tale previsione è però cupa, non mancano le accuse finali di regime e le molotov all'indirizzo del giudice, come a dire che c'è sempre qualcuno con le bende sugli occhi e che anche se l'Italia si risveglia, più che un risveglio è in realtà un dormiveglia.
L'impressione è che l'argomento Berlusconi sia solo un espediente per dare una visione, forse la peggiore (ma è quella più diffusa e, diciamolo per una buona volta, fino ad ora è stata quella più credibile, nonché la più calzante) del nostro paese, in maniera da dargli una scrollata.

Detto ciò mi rendo conto di esermi dilungato un po' più del solito, ma lo vedevo necessario stavolta.

In definitiva un bel film, un Silvio Orlando ottimo, Margherita Buy discreta, Jasmine Trinca meglio del solito e Placido pure.
Un po' leggerino l'inizio, ma è un climax totale fino alla fine.

Voto 7