Scusate l'ingerenza, ma ritengo che un minuto per leggere lo abbiate tutti. Non prendetelo come un atto di pretesa superiorità mia nei vostri confronti, è l'unico modo che ho per sentirmi utile nel momento difficile che questo paese sta attraversando.
Non importa che siate di destra o sinistra, ANZI, proprio la nostra libertà di scelta, il nostro diritto a pensarla in un modo o nell'altro o in nessuno dei due si fonda sul rispetto della democrazia.
Questo è un testo di Tucidide, un discorso di Pericle di circa 2500 anni fa...e ancora non è chiaro, a quanto pare. spero che tutti lo condividiate e lo diffondiate, e lo commentiate anche!
“Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: per questo è detto democrazia. Le leggi assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora egli sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, non come un atto di privilegio, ma come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento. La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se preferisce vivere a modo suo. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e le leggi, e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono un’offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede solo nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso. La nostra città è aperta al mondo; noi non cacciamo mai uno straniero. Noi siamo liberi di vivere proprio come ci piace, e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Un uomo che non si interessa dello Stato non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché soltanto pochi siano in grado di dar vita a una politica, noi siamo tutti in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione un ostacolo sulla strada dell’azione politica
Ora dico la mia: in questi cinque anni abbiamo assistito ad uno show politico senza precedenti, in cui CHIUNQUE abbia ostacolato o contraddetto il nostro premier è stato da lui insultato o allontanato, senza distinzione tra alleati e avversari (vi ricordate Follini?) a testimonianza del fatto che non considera la politica uno strumento utile, ma un male necessario a sbrigare le sue faccende. Lo stesso termine "politico" per lui è un insulto.
Ora, è vero che finchè non ci toccano nel nostro orticello non ci arrabbiamo mai, ma è anche vero che un minimo di dignità, come paese, dobbiamo difenderla. Vabbè, basta, altre cose le dirò se la discussione vi interessa.