KAISERSOZE

PERICLE e SILVIO (ovvero: non c'è più niente da ridere)

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    qwerty0
    Post: 689
    Registrato il: 24/03/2003
    00 06/04/2006 15:37
    Scusate l'ingerenza, ma ritengo che un minuto per leggere lo abbiate tutti. Non prendetelo come un atto di pretesa superiorità mia nei vostri confronti, è l'unico modo che ho per sentirmi utile nel momento difficile che questo paese sta attraversando.
    Non importa che siate di destra o sinistra, ANZI, proprio la nostra libertà di scelta, il nostro diritto a pensarla in un modo o nell'altro o in nessuno dei due si fonda sul rispetto della democrazia.
    Questo è un testo di Tucidide, un discorso di Pericle di circa 2500 anni fa...e ancora non è chiaro, a quanto pare. spero che tutti lo condividiate e lo diffondiate, e lo commentiate anche!





    “Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: per questo è detto democrazia. Le leggi assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora egli sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, non come un atto di privilegio, ma come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento. La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se preferisce vivere a modo suo. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e le leggi, e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono un’offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede solo nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso. La nostra città è aperta al mondo; noi non cacciamo mai uno straniero. Noi siamo liberi di vivere proprio come ci piace, e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Un uomo che non si interessa dello Stato non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché soltanto pochi siano in grado di dar vita a una politica, noi siamo tutti in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione un ostacolo sulla strada dell’azione politica

    Ora dico la mia: in questi cinque anni abbiamo assistito ad uno show politico senza precedenti, in cui CHIUNQUE abbia ostacolato o contraddetto il nostro premier è stato da lui insultato o allontanato, senza distinzione tra alleati e avversari (vi ricordate Follini?) a testimonianza del fatto che non considera la politica uno strumento utile, ma un male necessario a sbrigare le sue faccende. Lo stesso termine "politico" per lui è un insulto.
    Ora, è vero che finchè non ci toccano nel nostro orticello non ci arrabbiamo mai, ma è anche vero che un minimo di dignità, come paese, dobbiamo difenderla. Vabbè, basta, altre cose le dirò se la discussione vi interessa.
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    Iuano
    Post: 1.431
    Registrato il: 03/03/2003
    00 06/04/2006 20:14
    Che dire, siamo stati governati da un'anomalia, una persona che è stata ed è indagata, ma non solo (perché di indagati ce ne sono anche nel centro sinistra, basta dare un'occhiata al blog di Beppe Grillo), è stato assolto una volta perché il suo bel falso in bilancio non costituisce più reato perché depenalizzato da chi?Ma da lui stesso nel più bello e lampante esempio di legge ad personam.
    Siamo stati governati da una persona che non ha mai accettato opinioni diverse dalle sue, relegandole fuori dai circuiti di comunicazione di massa, ovvero fuori da ogni possibilità di diffusione se non di nicchia, e parlo sia dell'aspetto informativo (Biagi ad esempio), che di quello culturale e dello spettacolo (fam. Guzzanti docet).
    Siamo stati governati da una persona che ha intorno altri totalmente incapaci di percorrere un sentiero leggermente più dignitose....tante parole ma vuote e senza il minimo peso effettivo (Fini, Casini ecc...) che non hanno avuto nemmeno il buon senso di manifestare qualche dissenso, neanche mezza volta.
    Siamo stati governati da un persona che ha mascherato la sua totale inettitudine ed incapacità di gestione del Paese, ubriacando i più con comizi da varietà televisivo, registri volgari e comportamenti populisti, nel senso più dispregiativo del termine, (a me personalmente ricorda veramente tanto Peron) mentre assolveva solo e soltanto ai suoi interessi.

    E il brutto è che, incrociamo le dita, dovesse perdere le elezioni, qualsiasi tentativo di risistemazione di alcune situazioni che consistono veramente in anomalie, ciò per cui siamo stati sfottuti dall'Europa tutta (anche i comunistissimi Newsweek ed Herald Tribune), vedi conflitto di interessi e, per una buona volta, lo sterminato elenco di suoi carichi pendenti, sembrerà a sua volta una legge ad personam alla rovescia, o meglio sono sicurissimo che lui ed il suo entourage di tristi persone, faranno di tutto per farli sembrare tali. Questo però presuppone un esito delle elezioni di cui ancora non sono tanto sicuro, sinceramente. Questo perché anche le più grosse baggianata fanno breccia, chi si ricorda l'1 milione di posti di lavoro o le meno tasse per tutti? Adesso abbiamo l'abolizione dell'ICI......speriamo.

    INCROCIAMO LE DITA


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    qwerty0
    Post: 689
    Registrato il: 24/03/2003
    00 07/04/2006 00:52
    meno male che ci sei tu che mi dai soddisfazione! [SM=x151362]
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    Iuano
    Post: 1.431
    Registrato il: 03/03/2003
    00 07/04/2006 08:42
    Mi sembra il minimo. Tutti dovrebbero esprimersi al riguardo. Cavoli, almeno un'idea ognuno dovrebbe averla....


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    qwerty0
    Post: 689
    Registrato il: 24/03/2003
    00 07/04/2006 15:21
    Su www.repubblica.it la rubrica di M.Travaglio carta Canta propone una significativa sintesi della sentenza a Marcello dell'Utri. Fa venire i brividi