Bardonecchia

zuwoka, 20/02/2011 21.29:

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Dopo oltre 3 anni di assenza (Immacolata 2007), mi sono deciso a tornare a Bardonecchia in piena stagione invernale .

Avvalendomi della competente e saggia guida di mboella abbiamo esplorato Colomion, Les Arnauds e Melezet. Per evitare di perdere tempo nel collegamento via navetta abbiamo per oggi trascurato il settore Jaffreau, ripromettendoci di ritornarci sopra più avanti!

Neve davvero in grandi, grandissime condizioni: generalmente morbida ma veloce, con qualche tratto compatto solo a fine giornata. Nessuna pietra in giro e manto che ha patito un poco il caldo solo sotto i 1500 m, dove a fine giornata si sentiva la neve un filo più pesante. Neve fresca ancora farinosa e non trasformata a meno che nei pendii esposti direttamente a W. Affluenza medio alta, con un po' di affollamento di troppo presso alcuni skilift (Bosco e Seba su tutti).

Dovessi indicare la pista più bella della giornata, non saprei scegliere: forse Thabor, forse Les Arnauds, forse Fisi 50 tutta d'un fiato dalla vetta del Colomion a Campo Smith.

Menzione particolare alla pista "sconosciuta" di cui si è parlato pochi post fa: parte effettivamente dalla stazione di valle del Bosco ed è un'ottima alternativa allo skilift che soffre spesso di code significative. Io e Marco ci siamo tuffati all'avventura, scoprendo fra pinetti e cespugli cresciuti recentemente che la pista è ora occupata da un tracciato di downhill per mountain bike! Il rientro a Melezet lungo questa pista abbandonata è davvero adrenalinico, roba che riesce a rendere la 13 bis una questione da educande! Spettacolare!

Non ci siamo nemmeno lasciati sfuggire alcuni "baratri" sparsi per il comprensorio, come al Colomion e sopra l'Aquila Nera. Roba da buttarsi davvero dal quarto piano!!!

Commento generale davvero molto, molto positivo. Se qualcuno mi chiedesse di dare un "colore" a Bardonecchia direi senza dubbio il rosso, con alcuni "baratri" da scoprire che fanno davvero piacere. Qualità delle piste, direi altissima. Varie, con cambi di pendenza e curve/controcurve, ma al contempo larghe ed immerse in silenziosi boschi di conifere. E' difficile dire se la qualità media sia superiore a Bardonecchia o nel settore Sestriere - Sauze - Sansicario della Vialattea, sono entrambe montagne che sembrano disegnate apposta per sciarci sopra.
Forse gli unici difetti che si possono individuare sono i pochi veri "muri" disponibili nelle piste battute, che per l'appunto sono generalmente "rosse" e le code ai pochi clou impianti che spezzano un po' il ritmo della sciata: speriamo che almeno a questo secondo punto futuri investimenti possano porre rimedio!

In ogni caso W il Limone Piemonte del Torinese!!

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