00 21/09/2003 23:42
Rapid City, SD - 21.09.03;

E' una domenica pomeriggio nuvolosa e mite (16 gradi), qua nei pressi del Monte Rushmore e dei confini del Wyoming e del Nebraska.

Ci eravamo lasciati dopo un collegamento estremamente difficoltoso da Butte.MT e da li' proviamo a riprendere la descrizione sommaria degli aspetti piu' salienti di questo grandissimo viaggio.

Dunque, venerdi' mattina lasciamo Butte, localita' di turismo regionale, allocata in una vastissima piana a 1660 mt di altitudine, nella sezione sud-occidentale del Montana. Il cielo e' sereno, calma di vento, zero gradi alle h 8 con il sole sorto da poco e tenui zigrinature di gelo sul tetto dell'auto.
Il percorso volge, per i primi 150 km circa, in direzione NE, sull'autostrada per Billings con uscita a Belgrade verso S su ottima strada statale che, penetrando sempre maggiormente fra stupende pinete ed in lieve costante ascesa, raggiunge i 2040 mt della policroma cittadina di West Yellowstone (con aeroporto e stazione meteo, vedi NWS...), situata proprio all'entrata W del grande parco.

Precisiamo che, d'inverno, l'unica porta d'accesso al Parco e' quella settentrionale; il percorso stradale attraverso Yellowstone Park e' indubbiamente di grande suggestione: animali a bordo strada (bisonti in prevalenza), geysers di ogni dimensione.
Ci sorprende la natura del terreno, decisamente brulla e l'altitudine cui si spingono le conifere (oltre i 3000 mt), in una regione che, pur alla latitudine del corso del Po, ha indubbiamente inverni piuttosto rigidi (Tm del gennaio = -11 a West Yellowstone). Nel caso della nostra visita cielo poco nuvoloso con 10 gradi e vento debole da NW.
Dopo aver costeggiato in parte lo Yellowston Lake (grande il doppio del Garda e situato a quota 2300 mt !), si risale con curvoni sinuosi fra fitte conifere sino al Craig Pass (2520 mt) prima ed al Sylvan Pass (2605 mt) poi che, di fatto adduce alla East Entrance del Parco, da noi utilizzata come uscita.

E' ormai tardo pomeriggio e la luce gia' radente del tramonto rende i pinnacoli di roccia che ci sovrastano, d'un colore simile a quello di un fuoco crepitante con mille striature rossastre.

Una quarantina di Km oltre il parco, gia' discesi di quota (circa sui 1700 mt), un bisonte maschio imponente passeggia tranquillo a bordo strada. Il traffico e' nullo, non si vede anima viva e la strada discende ancora verso est in un paesaggio semi desertico che lascia aperta verso S una buona visuale sul gruppo principale del Teton Range, appena spruzzato di bianco.

Quando arriviamo a Cody, piccolo centro a quota 1500 che ha conservato intatta l'atmosfera storica ed umana del vecchio West, la serata e' mite e serena; mi dicono che d'inverno nevica assai poco e che raramente si scende sotto i -15 gradi.

Il Canada, con il suo gelo e neve precoce, pare lontano come su di un altro continente...


Gianni e Michela S.