I Cavalier, l'Arme e l'Amore Gruppo di discussione improntato al rispetto reciproco, al piacere del dialogo, con libertà di spaziare dove ci porta il pensiero, in maniera leggera e in un'atmosfera gioviale

Hei! ma sta arrivando il natale!che ne dite di attirare un pò di atmosfera natalizia?Comincio io con

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Nina§
    Post: 5.056
    Post: 1.514
    Registrato il: 12/03/2004
    Città: ROMA
    Età: 52
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    Condottiero/Dama
    00 04/12/2006 09:59


    La storia del presepe.

    Sono gli evangelisti Luca e Matteo i primi a descrivere la Nativita'. Nei loro brani c'e' gia' tutta la sacra rappresentazione che a partire dal medioevo prendera' il nome latino di praesepium ovvero recinto chiuso, mangiatoia. Si narra infatti della umile nascita di Gesu', come riporta Luca, "in una mangiatoia perche' non c'era per essi posto nell'albergo" (Ev., 2,7); dell' annunzio dato ai pastori; dei magi venuti da oriente seguendo la stella per adorare il Bambino che i prodigi del cielo annunciano gia' re. Questo avvenimento cosi' familiare e umano se da un lato colpisce la fantasia dei paleocristiani rendendo loro meno oscuro il mistero di un Dio che si fa uomo, dall' altro li sollecita a rimarcare gli aspetti trascendenti quali la divinita' dell' infante e la verginita' di Maria. Cosi' si spiegano le effigi parietali del III secolo nel cimitero di S. Agnese e nelle catacombe di Pietro e Marcellino e di Domitilla in Roma che ci mostrano una Nativita' e l'adorazione dei Magi, ai quali il vangelo apocrifo armeno assegna i nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ma soprattutto si caricano di significati allegorici i personaggi dei quali si va arricchendo l'originale iconografia: il bue e l'asino, aggiunti da Origene, interprete delle profezie di Abacuc e Isaia, divengono simboli del popolo ebreo e dei pagani; i Magi il cui numero di tre, fissato da S. Leone Magno, ne permette una duplice interpretazione, quali rappresentanti delle tre eta' dell'uomo: gioventu', maturita' e vecchiaia e delle tre razze in cui si divide l'umanita': la semita, la giapetica e la camita secondo il racconto biblico; gli angeli, esempi di creature superiori; i pastori come l'umanita' da redimere e infine Maria e Giuseppe rappresentati a partire dal XIII secolo, in atteggiamento di adorazione proprio per sottolineare la regalita' dell'infante. Anche i doni dei Magi sono interpretati con riferimento alla duplice natura di Gesu' e alla sua regalita': l' incenso, per la sua Divinita', la mirra, per il suo essere uomo, l'oro perche' dono riservato ai re. A partire dal IV secolo la Nativita' diviene uno dei temi dominanti dell'arte religiosa e in questa produzione spiccano per valore artistico: la nativita' e l'adorazione dei magi del dittico a cinque parti in avorio e pietre preziose del V secolo che si ammira nel Duomo di Milano e i mosaici della Cappella Palatina a Palermo, del Battistero di S. Maria a Venezia e delle Basiliche di S. Maria Maggiore e S. Maria in Trastevere a Roma. In queste opere dove si fa evidente l'influsso orientale, l'ambiente descritto e' la grotta, che in quei tempi si utilizzava per il ricovero degli animali, con gli angeli annuncianti mentre Maria e Giuseppe sono raffigurati in atteggiamento ieratico simili a divinita' o, in antitesi, come soggetti secondari quasi estranei all'evento rappresentato. Dal secolo XIV la Nativita' e' affidata all'estro figurativo degli artisti piu' famosi che si cimentano in affreschi, pitture, sculture, ceramiche, argenti, avori e vetrate che impreziosiscono le chiese e le dimore della nobilta' o di facoltosi committenti dell'intera Europa, valgano per tutti i nomi di Giotto, Filippo Lippi, Piero della Francesca, il Perugino, Drer, Rembrandt, Poussin, Zurbaran, Murillo, Correggio, Rubens e tanti altri. Il presepio come lo vediamo realizzare ancor oggi ha origine, secondo la tradizione, dal desiderio di San Francesco di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Betlemme, con personaggi reali, pastori, contadini, frati e nobili tutti coinvolti nella rievocazione che ebbe luogo a Greccio la notte di Natale del 1223; episodio poi magistralmente dipinto da Giotto nell'affresco della Basilica Superiore di Assisi. Primo esempio di presepe inanimato, a noi pervenuto, e' invece quello che Arnolfo di Cambio scolpira' nel legno nel 1280 e del quale oggi si conservano le statue residue nella cripta della Cappella Sistina di S. Maria Maggiore in Roma. Da allora e fino alla meta' del 1400 gli artisti modellano statue di legno o terracotta che sistemano davanti a un fondale pitturato riproducente un paesaggio che fa da sfondo alla scena della Nativita'; il presepe e' esposto all'interno delle chiese nel periodo natalizio. Culla di tale attivita' artistica fu la Toscana ma ben presto il presepe si diffuse nel regno di Napoli ad opera di Carlo III di Borbone e nel resto degli Stati italiani. Nel '600 e '700 gli artisti napoletani danno alla sacra rappresentazione un’impronta naturalistica inserendo la Nativita' nel paesaggio campano ricostruito in scorci di vita che vedono personaggi della nobilta', della borghesia e del popolo rappresentati nelle loro occupazioni giornaliere o nei momenti di svago: nelle taverne a banchettare o impegnati in balli e serenate. Ulteriore novita' e' la trasformazione delle statue in manichini di legno con arti in fil di ferro, per dare l'impressione del movimento, abbigliati con indumenti propri dell'epoca e muniti degli strumenti di svago o di lavoro tipici dei mestieri esercitati e tutti riprodotti con esattezza anche nei minimi particolari. Questo per dare verosimiglianza alla scena delimitata da costruzioni riproducenti luoghi tipici del paesaggio cittadino o campestre: mercati, taverne, abitazioni, casali, rovine di antichi templi pagani. A tali fastose composizioni davano il loro contributo artigiani vari e lavoranti delle stesse corti regie o la nobilta', come attestano gli splendidi abiti ricamati che indossano i Re Magi o altri personaggi di spicco, spesso tessuti negli opifici reali di S. Leucio. In questo periodo si distinguono anche gli artisti liguri in particolare a Genova, e quelli siciliani che, in genere, si ispirano sia per la tecnica che per il realismo scenico, alla tradizione napoletana con alcune eccezioni come ad esempio l'uso della cera a Palermo e Siracusa o le terracotte dipinte a freddo di Savona e Albisola. Sempre nel '700 si diffonde il presepio meccanico o di movimento che ha un illustre predecessore in quello costruito da Hans Schlottheim nel 1588 per Cristiano I di Sassonia. La diffusione a livello popolare si realizza pienamente nel '800 quando ogni famiglia in occasione del Natale costruisce un presepe in casa riproducendo la Nativita' secondo i canoni tradizionali con materiali - statuine in gesso o terracotta, carta pesta e altro - forniti da un fiorente artigianato. In questo secolo si caratterizza l'arte presepiale della Puglia, specialmente a Lecce, per l'uso innovativo della cartapesta, policroma o trattata a fuoco, drappeggiata su uno scheletro di fil di ferro e stoppa. A Roma le famiglie importanti per censo e ricchezza gareggiavano tra loro nel farsi costruire i presepi piu' imponenti, ambientati nella stessa citta' o nella campagna romana, che permettevano di visitare ai concittadini e ai turisti. Famosi quello della famiglia Forti posto sulla sommita' della Torre degli Anguillara, o della famiglia Buttarelli in via De' Genovesi riproducente Greccio e il presepe di S. Francesco o quello di Padre Bonelli nel Portico della Chiesa dei Santi XII Apostoli, parzialmente meccanico con la ricostruzione del lago di Tiberiade solcato dalle barche e delle citta' di Gerusalemme e Betlemme. Oggi dopo l'affievolirsi della tradizione negli anni '60 e '70, causata anche dall'introduzione dell'albero di Natale, il presepe e' tornato a fiorire grazie all'impegno di religiosi e privati che con associazioni come quelle degli Amici del Presepe, Musei tipo il Brembo di Dalmine di Bergamo, Mostre, tipica quella dei 100 Presepi nelle Sale del Bramante di Roma; dell'Arena di Verona, rappresentazioni dal vivo come quelle della rievocazione del primo presepio di S. Francesco a Greccio e i presepi viventi di Rivisondoli in Abruzzo o Revine nel Veneto e soprattutto la produzione di artigiani presepisti, napoletani e siciliani in special modo, eredi delle scuole presepiali del passato, hanno ricondotto nelle case e nelle piazze d' Italia la Nativita' e tutti i personaggi della simbologia cristiana del presepe.



    Il MIO PHOTOBLOG

    PAINTING LIFE

    CLICCA QUI' PER ENTRARE


    ">Fedele Dama de...





  • OFFLINE
    Nina§
    Post: 5.056
    Post: 1.514
    Registrato il: 12/03/2004
    Città: ROMA
    Età: 52
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    Condottiero/Dama
    00 04/12/2006 10:12
    Mercatini di Natale!
    Mercatini di natale 2006 in Italia





    Bolzano (1 - 23 Dicembre 2006)

    La magia del Natale là dove il nord ed il sud si incontrano fondendosi armonicamente. Una festa di luci nelle piazze e nei vicoli del capoluogo.


    MERANO 1 - 30 dicembre 2006

    Natale all'insegna del piacere e del riposo: pasticceria raffinata, golosità per tutti i gusti, la via dei presepi e la musica invitano a gironzolare tranquillamente in questa città di cura.



    BRESSANONE 1 dicembre 2006 - 6 gennaio 2007

    L'arte e la storia, nobili quinte, il Mercatino di Natale nell'ambiente storico dell'antica città vescovile con le splendide sculture di luce.


    BRUNICO 1 dicembre 2006 - 6 gennaio 2007


    Al Mercatino di Natale in questa città medioevale tra le montagne si trova ciò che di meglio offre l'artigianato tradizionale.



    VIPITENO 1 dicembre 2006 - 7 gennaio 2007

    Atmosfera natalizia nell'antica città mineraria: ovunque si scoprono tracce di un passato da tempo dimenticato. Ogni casa racconta la sua storia.



    Trento (dal 25 novembre al 24 dicembre 2006)

    Trento, splendida città rinascimentale nel cuore delle Alpi, scrigno di tesori artistici quali il Castello del Buon Consiglio e sede di famosi musei come il Mart ed il Museo Tridentino di Scienze Naturali ospiterà l'ormai consueto mercatino natalizio nella suggestiva Piazza Fiera.



    Cortina (dal 01.12.2006 al 23.12.2006)

    Anche quest'anno la Regina delle Dolomiti, Cortina d'Ampezzo, allestirà il suo mercatino durante i fine settimana che precedono il Natale.
    Avranno luogo nel PalaVolkswagen, una struttura coperta con una superficie di 768 m2, sotto una grande tenda bianca in sintonia con il clima natalizio, dove potranno trovare posto i numerosi stand: E'¨ questa la differenza più¹ vistosa rispetto agli altri Mercatini meno recenti di quello di Cortina, una caratteristica che permetterà a tutti i visitatori di godersi la festa del Natale in un ambiente riscaldato e con un'acustica ottimale.
    Come nella tradizione del mondo tedesco e nordico, anche qui si potra assaporare in pieno l'atmosfera natalizia girovagando di bancarella in bancarella tra composizioni di fiori secchi, addobbi per l'albero e per la casa, candele fatte a mano, tessuti natalizi¦nonchè vin brulè, biscotti caldi e tanta musica natalizia.
    Gli artigiani locali avranno la possibilità di far conoscere al pubblico i loro prodotti. Senza contare il fatto che, usciti da questo immenso tendone, ci si ritroverà avvolti dalla trascinante magia delle Dolomiti ampezzane.




    Torrita di Siena (16 e 17 Dicembre)

    Il Mercatino, ormai giunto alla sua 4° Edizione avrà luogo nei giorni 16 e 17 Dicembre 2006, saranno presenti circa 80 espositori di opere creative del proprio ingegno, realizzate in legno, olivo, cera, terracotta, stoffa, feltro, spago, ecc.
    Potranno essere degustati prodotti tipici locali, vino, olio, formaggi, carne chianina, marmellate, tartufi, dolci natalizi, quali ricciarelli, cavallucci, panforte, panpepato, cantucci ecc.Le strade saranno animate da canti natalizi, babbo natale ecc. Sarà un'ottima occasione per conoscere un borgo medioevale, il nostro Centro Storico, davvero incantevole è immerso nel verde della Valdichiana, ai confini con la Val D'Orcia e le Crete Senesi.





    Spoleto (dal 10 Dicembre al 18 Dicembre 2006)

    Mercatini di Natale L'Associazione La Fontana. organizza un Mercatino di Natale, che si svolgerà a Spoleto, dal 10 al 18 dicembre 2006 Programma dettagliato e modalità , sul sito: lafontanaspoleto.bravehost.com





    Urgnano (16-24 Dicembre 2006)

    Il Comune di Urgnano in collaborazione con Eleven Viaggi presenta la 1° Edizione dei MERCATINI DI NATALE. Per la prima volta, un evento pieno di magia: il Mercatino Natalizio si terrà da sabato 16 Dicembre a domenica 24 Dicembre nell'incantevole spazio del Castello Albaniâ.
    Bancarelle addobbate a festa, luci e colori del Natale, gioia e sorprese per tutti i visitatori: le più belle idee regalo, il sapore dei prodotti tipici ed il fascino della festa più attesa dell'anno, in un luogo magico pieno di storia.
    Il Castello ospiterà per l'occasione una cinquantina di espositori i quali proporranno numerosi prodotti gastronomici, decori tradizionali per l'albero, oggetti in legno/ceramica/ vetro e tante altre idee regalo.
    Per l'evento verranno organizzate delle visite guidate della città di Urgnano e di Bergamo alla scoperta di un importante passato che ha caratterizzato questi luoghi. Inoltre sono disponibili delle offerte di 2/3 giorni sia per ospiti individuali che per i gruppi a tariffe vantaggiose.
    Il mercatino si svolgerà infatti all'interno del Castello di Urgnano, che vide le sue origini nel lontano 1354, l'unico della zona a possedere uno splendido giardino pensile. L' area complessiva interna è divisa a metà : sul lato ovest il cortile, delimitato su tre lati dal blocco di fabbrica vero e proprio, a forma di "C", nel quale si aprono le varie stanze dell'abitazione; sul lato est il giardino pensile, caratteristica peculiare di questo castello rispetto agli altri della provincia bergamasca. Delle ricche e sontuose sale che ospitarono personaggi illustri, rimangono solo alcuni soffitti lignei con decorazioni del XVI secolo. Nel giardino pensile si possono invece osservare nove statue nane caricaturali, tipiche espressioni del grottesco settecento.
    Inoltre in questo castello si racconta di un fantasma di un vecchio stalliere del '700 scomparso misteriosamente nella notte a cavallo (d'obbligo per uno stalliere) tra il 31 ottobre e il 1 novembre. La leggenda vuole che ogni anno allo scoccare della mezzanotte del 31 ottobre lo stalliere vaghi all'interno del castello in cerca di un po' di biada per i suoi cavalli.
    La manifestazione si terrà dal 16 dicembre al 24 dicembre ed è aperta a tutti coloro che vorranno respirare il clima natalizio.
    L'inaugurazione si terrà il giorno 16 dicembre a partire dalle ore 18.00 mentre la manifestazione seguirà i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 22.00 mentre il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 23.00.




    San Marino (Dal 3 Dicembre 2006 al 6 Gennaio 2007)

    Nel Centro Storico di San Marino si svolgeranno dal 3 Dicembre al 6 Gennaio i mercatini di Natale.



    Arco - TN (dal 19 novembre al 17 dicembre 2006)

    Dalla magia dell'Avvento ai sogni sul lago, dalle feste a tema al Mercatino Asburgico., dalle melodie natalizie alle pietanze tipiche.
    Palazzi storici accanto a paesaggi stupendi. L'inverno ad Arco porterà gioia, stupore, divertimento e nuove emozionanti scoperte.





    Bassano del Grappa (dal 19/11 al 24/12/06)

    A Bassano del Grappa si svolgerà dal 19/11 al 24/12/06 la VIIII edizione del mercatino di Natale





    Roma

    Si svolge tradizionalmente in Piazza Navona ed ormai é vecchio di cento anni. Protagonista assoluta è la befana che viene rappresentata in mille modi, grandezze e fattezze, unico comune denominatore l'immancabile scopa. La Piazza si anima di bancarelle, mentre decine di artisti da strada richiamano l'attenzione dei passanti. A Roma il clima è accettabile e si tira tardi: l'occasione è quella giusta per acquistare qualche dolciume, l'immancabile "calza" colma di cioccolatini e gli addobbi per l'albero di Natale





    Napoli

    Ai piedi del Vesuvio, il mercatino di Natale ha un indirizzo preciso: Via San Gregorio Armeno a Spaccanapoli. Qui le opportunità sono davvero tante. Centinaia di negozietti, di bancarelle, di chioschi propongono statue di valore e quelle "all'ultima moda". Personaggi dello sport, dell'arte, della politica diventano i protagonisti "in miniatura" e con gli immancabili Pulcinella, Eduardo, Totò e...Maradona offrono l'opportunità di creare in casa un presepe diverso e particolare. I prezzi variano: pochi euro possono bastare per portare a casa un presepe napoletano in miniatura, ma è possibile trovare anche pezzi d'arte e di pregio ed allora i costi lievitano





    MORGANO - TV (Domenica 19 novembre e Domenica 17 Dicembre 2006)

    Arriva il Natale a Badoere.
    Domenica 19 novembre ritorna il Mercatino di Natale, che raddoppierà con l'appuntamento del 17 dicembre prossimo. Più di 130 bancarelle riempiranno la storica Rotonda con oggetti di artigianato artistico e familiare: dal decoupage alla bigiotteria, dal legno alla ceramica, idee regalo semplici e uniche per rendere uniche le vostre feste.
    Tra gli archi della Rotonda illuminati per le feste di Natale, uno spazio esclusivo sarà inoltre dedicato all'assaggio e alla vendita di prodotti tipici dell'enogastronomia veneta.
    A novembre, saranno presenti organetto e caldarroste per scaldare la giornata e i clown del progetto Giocare in corsia, della Lega Italiana contro i Tumori, per intrattenere i bambini. Con l'appuntamento di dicembre invece, insieme a Babbo Natale, scenderanno a valle gli zampognari di Mel per allietare il pubblico in compagnia del gruppo folkrositico “Il Palio” di Zero Branco.
    Un piacevole incontro in un tradizionale spazio di mercato, ricco dello spessore del tempo.






    Candelara di Pesaro (8 - 9 - 10 dicembre 2006)

    Candele a Candelara, l'unico mercatino natalizio italiano dedicato alle candele, si apre all'Europa.
    Da quest'anno nelle vie del suggestivo borgo medievale sulle colline di Pesaro saranno in esposizione candele prodotte in Cecoslovacchia e in Croazia.
    Si tratta di prodotti artigianali che andranno ad arricchire la ricca e suggestiva vetrina di candele e oggettistica da regalo prodotta in Italia. La rassegna, in programma nei giorni 8-9 e 10 dicembre, proporrà anche quest'anno una sterminata varietà di candele. A Candelara - che deve il suo nome proprio a questo suggestivo e prezioso strumento di illuminazione, troveranno posto candele ornamentali, da arredamento, artistiche, sacre che ci ricollegano comunque alla spiritualità del Natale.
    Sarà un'esposizione rischiarata della suggestiva bellezza di candele di ogni foggia, colore e dimensione e riscaldata dal calore di mille fiammelle accese. Non basta. Le vie del borgo di Candelara saranno inondate da essenze profumate che nell'occasione proporranno le protagoniste di una tre giorni all'insegna del gusto, della festa e della semplicità . Ci saranno ad esempio le candele botaniche oppure quelle essenze profumate: alla cannella, al cedro, alla vaniglia, al muschio, al pino, alla violetta di Parma. Artigiani e hobbysti della cera proporranno dal vivo il loro prezioso e antico lavoro. Ma il momento clou della tre giorni di Candelara, sarà lo spegnimento dell'illuminazione pubblica: per più di mezz'ora l'antico borgo sarà rischiarato solo dalla luce naturale delle candele, cosicchè sulla collina tra Rondello e il Trebbio della Sconfitta tutto brillerà grazie a mille fiammelle accese.
    Il mercatino natalizio di Candelara, proporrà inoltre anche oggettistica di alto livello artigianale e artistica legata al Natale (addobbi per la casa, creazioni in vetro, ceramica, legno, statuine per il presepe, composizioni di fiori secchi). Cinquanta graziose casette tipiche natalizie costruite in legno d'abete saranno poste lungo le vie del paese con interno tante idee regalo. Durante la festa si esibiranno artisti di strada (giullari, pifferai e suonatori di cornamusa) e musicisti provenienti da ogni parte d'Italia.
    Per le vie del paese sfilerà la banda di Babbo Natale preceduta da una slitta carica di doni. Nella giornata d'apertura e in quella di chiusura saranno liberati migliaia di palloncini contenenti richieste di doni e messaggi di pace dei bambini che parteciperanno ala festa per i quali è stata allestita un'apposita area. Anche quest'anno sarà replicato il presepe vivente.
    Ma Candelara sarà per tre giorni anche la capitale dei sapori. Degustazioni e assaggi con specialità di stagione renderanno la visita ancor piùcaratteristica. Vino novello, vin brulè e caldarroste, frittelle di mele, polenta con il vin cotto, piadina, stoccafisso, olive fritte e tanti altri invitanti piatti della tradizione.
    Due apposite aree sono state predisposte per la sosta dei camperisti. Un bus navetta gratuito collegherà continuamente Candelara con la città di Pesaro. Sono previste inoltre visite ed escursioni gratuite alla vicina Pieve e ai centri di Gradara, Urbino, Fano, Mombaroccio e Pesaro.






    Riva del Garda - TN - Natale al cioccolato(dei giorni 8, 9, 10, 16, 17, 23 e 24 dicembre 2006)

    Mercatino di Natale
    dalle 11 alle 19 in Piazza III Novembre
    Il cioccolato, il re delle golosità , trova sempre un posto d'eccellenza sulla tavola degli amanti delle cose buone. Sia nei giorni di festa, come per tutto l'anno, questa pietanza rappresenta una dolce tentazione alla quale si cede con piacere.
    Sulla scia dei mercatini artigianali di Natale tipici del Trentino Alto Adige, dall'8 dicembre il mercatino di Natale di Riva apre i battenti per dare vita ad un divertente e goloso emporio delle più importanti firme dell'artigianato del cioccolato piemontese e di quello locale, con protagonisti in particolare i dolci tipici della tradizione natalizia.
    Spaccacioccolato
    In piazza Erbe e in piazza Cavour durante le giornate di apertura del mercatino cinque blocchi di cioccolato verranno frantumati in mille pezzi per il pubblico presente che lo potrà prendere al volo o raccoglierlo. un divertente gioco che coinvolgerà grandi e piccini: il cioccolato che riuscirete a spaccare sarà vostro gratis.
    Shopping al cioccolato
    passeggiando lungo le vie del centro sotto le insegne dei negozi, tra borsette, scarpe e abiti troveremo decorazioni di cioccolato e all'interno dei negozi gocce di cioccolato, preparate appositamente da maestri cioccolatieri di Torino, verranno offerte a visitatori e clienti.
    Il gusto del cioccolato
    ".E' questa bevanda la più sana cosa e della maggior sustanza di quanti cibi si mangiano, e bevanda che si beva al mondo, perché colui che beve una tazza di questo liquore, potrà quantunche cammini, passarsene tutto il dì senza mangiare altro."
    (Anonimo conquistatore)
    Concedetevi piacevoli momenti di goloso relax per provarne tutte le deliziose declinazioni: in tazza o da passaggio, fondente o al latte, tradizionale o in inedite forme e combinazioni.
    Come? nel caldo tepore dei caffè del centro, nelle storiche pasticcerie e nella calda atmosfera dei ristoranti dove potremo gustare menu a tema e piatti preparati appositamente col cioccolato utilizzando i prodotti enogastronomici della tradizione rivana.




    Il MIO PHOTOBLOG

    PAINTING LIFE

    CLICCA QUI' PER ENTRARE


    ">Fedele Dama de...





  • OFFLINE
    Nina§
    Post: 5.056
    Post: 1.514
    Registrato il: 12/03/2004
    Città: ROMA
    Età: 52
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    Condottiero/Dama
    00 06/12/2006 17:15
    Cartoline ed immagini natalizie!














    Il MIO PHOTOBLOG

    PAINTING LIFE

    CLICCA QUI' PER ENTRARE


    ">Fedele Dama de...





  • OFFLINE
    Nina§
    Post: 5.056
    Post: 1.514
    Registrato il: 12/03/2004
    Città: ROMA
    Età: 52
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    Condottiero/Dama
    00 17/12/2006 22:38
    I natali del ..Natale, appunto!

    Fonte Wikipedia

    Le precedenti celebrazioni non cristiane:

    Il 25 dicembre, nell'antica Roma, si festeggiava la festa del dio Mitra (Dio del Sole), divinità che godeva di molta importanza anche nei territori colonizzati. Le feste romane dei Saturnali, che iniziavano il 17 dicembre e terminavano intorno al 23 dicembre erano dei riti carnascialeschi.

    La festa del sole era la più importante e sentita da tutte le popolazioni che risiedevano nei confini dell'impero romano le quali, pur divise in molti culti religiosi, celebravano idealmente la nascita del sole in concomitanza con il solstizio d'inverno.

    Dai Persiani ai Celti, dagli Egiziani ai Greci, ai Germani dove veniva chiamata Yule, molte popolazioni usavano celebrare la nascita del sole con riti collettivi e feste familiari, quasi sempre nei giorni prossimi al solistizio d'inverno. Tracce di similari usanze reliziose sono state trovate anche nelle testimonianze archeologiche delle civiltà americane d'epoca precolombiana.

    La festività era talmente diffusa ed "unificante" che l'imperatore Aureliano nell'anno 273 (MXXVI a.U.c.) la istuituì per tutto l'impero decretandone la denominazione ufficiale di "Natalis Solis Invicti" e fissandone la data nell'ottavo giorno prima di capodanno (ante diem octavum Kalendas Ianuarias), ovvero il 25 dicembre.

    Nello stesso periodo erano presenti diverse festività celebrate in onore degli dei egizi e latini Osiride, Giove e Plutone, o da antichi condottieri deificati, come re Nimrod.


    L'avvento del Natale cristiano:

    I primi secoli
    Il Natale non è presente tra i primi elenchi di festività cristiane di Sant'Ireneo e Tertulliano [2]; Origene, probabilmente alludendo ai Natalitia imperiali dichiara [3] che nelle scritture solo i peccatori, e non i santi, celebrano la loro nascita[2]. Arnobio [4] ridicolizza la celebrazione dei "compleanni" degli dei.

    Nel calendario liturgico della chiesa occidentale la data fu fissata con certezza dal IV secolo.[citazione necessaria]

    In verità, la Chiesa cristiana non celebrava la nascita di Cristo il 25 dicembre, ma il 6-7 gennaio nel giorno dell'epifania (dal greco epiphàneja: manifestazione, comparsa, apparizione, nascita). Il tentativo di fissare una data in cui celebrare la sua nascita avvenne circa due secoli dopo la sua morte.

    Data la mancanza di una tradizione autorevole circa la nascita di Gesù (in senso epifanico e umano), il 25 dicembre venne scelto perché così cristiani poterono opporre e sovrapporre alla festa pagana la festa della nascita del vero Sole, Cristo[5].

    Il processo attraverso il quale il 25 dicembre divenne la ricorrenza della nascita di Gesù per tutta la cristianità, incominciò nel III e durò fino al secolo successivo e differì temporalmente secondo le diocesi.


    Ipotesi sull'origine della data del Natale:

    Sul fatto che il Natale venga festeggiato il 25 dicembre vi sono diverse ipotesi che possono essere raggruppate in due categorie: la prima che la data sia stata scelta in base a considerazioni simboliche interne al cristianesimo, la seconda che sia derivata dall'influsso di festività celebrate in altre religioni praticate contemporaneamente al cristianesimo di allora. Le due categorie di ipotesi possono coesistere.

    Questo primo gruppo di ipotesi spiega la data del 25 dicembre come "interna" al cristianesimo, senza apporti da altre religioni, derivante da ipotesi cristiane sulla data di nascita di Gesù.

    Un'ipotesi afferma che la data del Natale si fonda sulla data della morte di Gesù o Venerdì Santo. Dato che la data esatta della morte di Gesù nei Vangeli non è specificata, i primi Cristiani hanno pensato di circoscriverla tra il 25 marzo e il 6 aprile. Poi per calcolare la data di nascita di Gesù, hanno seguito l'antica idea che i profeti del Vecchio Testamento morirono ad una "era integrale", corrispondente all'anniversario della loro nascita. Secondo questa ipotesi Gesù morì nell'anniversario della sua Incarnazione o concezione, così la sua data di nascita avrebbe dovuto cadere nove mesi dopo la data del Venerdì Santo, il 25 Dicembre o 6 Gennaio.[citazione necessaria]
    Un'altra ipotesi, invece, vede la data del Natale come conseguenza di quella dell'annunciazione, il 25 marzo. Si riteneva infatti che l'equinozio di primavera, giorno perfetto in quanto equilibrato fra notte e giorno, fosse il più adatto per il concepimento del redentore. Da qui la data del Natale, nove mesi dopo.[citazione necessaria]
    Il sorgere del sole e la luce sono simboli usati nel cristianesimo e nella Bibbia. Ad esempio nel vangelo di Luca, Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, descrive la futura nascita di Cristo, come "verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge". Il Natale, nel periodo dell'anno in cui il giorno comincia ad allungarsi, potrebbe essere legato a questo simbolismo.[citazione necessaria]
    Il secondo gruppo di ipotesi spiega la data del 25 dicembre come "esterna" al cristianesimo, come un tentativo di assorbimento di culti precedenti al cristianesimo con la sovrapposizione di festività cristiane a feste di altre religioni antiche.

    C'è chi afferma che la nascita del Cristo derivi dalla tradizione e dalla festa ebraica della luce, la Hanukkah, che cade il venticinquesimo giorno di Kislev e all'inizio del Tevet. Il mese di Kislev è comunemente accettato come coincidente con dicembre. Sotto l'antico Calendario Giuliano, per scelta popolare, la nascita di Cristo venne fissata al 5 a.C., il venticinquesimo giorno di Kislev. In questo senso il cristianesimo avrebbe ripetuto quanto già fatto per le principali festività cristiane come pasqua o pentecoste, che sono derivate dalle corrispondenti festività ebraiche



    Il MIO PHOTOBLOG

    PAINTING LIFE

    CLICCA QUI' PER ENTRARE


    ">Fedele Dama de...





  • OFFLINE
    Nina§
    Post: 5.056
    Post: 1.514
    Registrato il: 12/03/2004
    Città: ROMA
    Età: 52
    Sesso: Femminile
    Moderatore
    Condottiero/Dama
    00 17/12/2006 22:48
    Atmosfere natalizie

    Lo Schiaccianoci.



    Lo schiaccianoci è un balletto con musiche di Piotr Ilic Caikovskij.
    Il balletto, commissionato dal direttore del Teatro di Mosca su richiesta specifica dei regnanti russi, divenne immediatamente la più popolare opera messa in scena nel periodo natalizio.


    Il libretto è tratto da un racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann ma non nella sua forma originale, perché sembrerebbe troppo cruenta. Il racconto ripreso dal libretto dunque si basa su una revisione meno cruenta di Alexandre Dumas. Qui verrà analizzata la versione originale del balletto, quella di Marius Petipa.


    Atto I

    Il Valzer dei Fiocchi di Neve.
    Durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, il sindaco indice una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli. Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio.
    Alla sua prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Arrivano così alla festa anche i parenti, che si uniscono alla festa danzando. Clara, stanca per le danze della serata, si assopisce seduta su una sedia e inizia a sognare.

    Tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l'albero di Natale, i giocattoli... e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci. Ma Clara riesce a scacciarli gettandogli addosso le proprie bambole: lo schiaccianoci prende vita, unendosi a lei nella lotta contro i topi e il loro comandante, il Re Topo.
    Lo schiaccianoci e il re Topo sono gli unici sopravvissuti della battaglia. Impaurita dal re dei topi, Clara scaglia contro questo la sua scarpetta, uccidendolo. Alla morte del re, lo schiaccianoci si trasforma magicamente in un principe.


    Atto II
    I due giovani vengono trasportati in una grotta incantata, dove Clara viene intimorita da alcuni pipistrelli. Il principe, che altro non è che lo schiaccianoci, la protegge e la rincuora e la bambina si accorge che i pipistrello non sono altro che le persone invitate alla festa, trasformati dal suo incubo.

    La grotta ora prende le sembianze di un teatro, un giocattolo di Clara, dove la maggior parte delle sue bambole si animano e danzano con lei. I genitori della bambina la svegliano e il sogno si interrompe così, con questa ultima scena festosa e allegra, mentre tutti gli invitati tornano alle proprie case. Clara alla fine rimane sola, ripensando al suo sogno così tanto avventuroso e così tanto reale.



    Il MIO PHOTOBLOG

    PAINTING LIFE

    CLICCA QUI' PER ENTRARE


    ">Fedele Dama de...