Neuschwanstein è il castello delle fiabe per eccellenza. E non soltanto perchè Disney l'ha scelto come modello per il castello principesco che campeggia in tutti i Disney World del mondo e logo della società...
Ludwig II di Baviera nacque a Monaco il 23 agosto 1845, figlio di Maria di Prussia e di Massimiliano, parente della famiglia regnante austro-ungarica.
Bambino sognante e fantasioso, indomito ed altero, cresce a Hohenschwangau, castello immerso nella verde Baviera, ammaliato dai miti di antichi eroi - Tristano, Parsifal, Sigfrido, Lohengrin...- che occhieggiano affascinandolo dai dipinti che ovunque il padre Massimiliano aveva fatto eseguire all'interno del castello.
La sua sensibilità eccentrica ed acuta lo porta a vagheggiare l'immagine di un sovrano ideale, giusto, leale, avverso alle bassezze terrene, alle meschinità ed alle ingiustizie, sebbene una eccessiva consapevolezza di sè e delle proprie peculiarità , e del destino che sente attenderlo, lo porta spesso a trattare il prossimo con freddezza e distanza, con alterigia e superbia. Raccontò in seguito alla sua morte uno dei tutori che l'avevano seguito durante l'infanzia che un giorno il piccolo Ludwig stava giocando sporgendosi dal parapetto dell'imponente scalinata che dava sul salone principale del castello, e intuendo che stava per perdere l'equilibrio e precipitare di sotto, il tutore lo afferrò per fermarne la caduta. Ludwig lo raggelò con uno sguardo offeso e disgustato, pronunciando sibillino soltanto, frase che in età adulta ripetè con altrettanto fastidio rammentando l'accaduto: "Tu hai osato toccarmi."
Ludwig all'età di 18 anni fu incoronato Re di Baviera in seguito al decesso del padre Massimiliano, strappato al suo mondo di alti ideali e catapultato in una realtà per la quale ancora non era pronto, non avendo terminato gli studi che a tale compito dovevano prepararlo, troppo giovane e troppo inesperto per poter affrontare il terribile destino che stava per franargli addosso.
Ludwig era bellissimo. Alto più di 1 metro e 90, con occhi blu cobalto e capelli folti e neri, che curava mantenendo sempre lucidissimi e perfettamente acconciati, la pelle candida e labbra carnose, faceva sognare tutte le giovani che potevano sperare di pretendere a divenir sua regina e le donne in genere.
Già soltanto per la sua bellezza nobile e pura era venerato dal suo popolo.
Ma le donne sembravano non destare il suo interesse; tranne la bellissima cugina, la regina Elisabetta d'Austria, che spesso incontrava di nascosto e con la quale trascorreva notti intere a cavalcare attraverso le foreste della Baviera, donandole la purezza della sua anima, la sua poesia, l'estatica visione della vita che conservava nell'intimo del suo cuore .
A lei parlava dei suoi sogni, del desiderio di un mondo diverso, che avrebbe custodito all'interno di piccoli universi appositamente concepiti, dal momento che la realtà era abissalmente diversa rispetto ai suoi ideali.
Nonostante la giovane età ed il suo graduale rinchiudersi in se stesso, Ludwig si rivelò un sovrano perspicace, giusto e maturo, non mancando agli impegni nei confronti del suo popolo.
Visceralmente amante della musica e dell'arte, l'incontro con la musica di Wagner segnò in maniera indelebile tutta la sua esistenza, condannandolo ad una dipendenza nei confronti dell'artista, che ampiamente ed astutamente si servì della venerazione del sovrano nei suoi confronti per coprire gli ingenti debiti contratti a causa del dispediosissimo stile di vita. Molte delle scelte che poi gli furono contestate, dipesero dall'amore di Ludwig nei confronti di Wagner, che costarono alle casse dello Stato ingenti somme di denaro e decisioni azzardate prese per assecondare i bizzarri capricci del compositore.
Ma Ludwig vedeva in Wagner la sublimazione dei suoi miti sognati, artista che con la musica aveva dato vita agli eroi con i quali sempre più il giovane sovrano andava identificandosi, via via smarrendo il contatto con la realtà.
Per arginare il problema, la cugina Elisabetta gli combinò l'incontro con la giovane principessa Sofia, convincedolo a prenderla in moglie.
Sempre indipendente ed autonomo nelle sue scelte, non si comprende per quale motivo Ludwig accettò di fidanzarsi, non essendo innamorato della principessa ed anzi realizzando con sempre maggior chiarezza la sua tendenza omosessuale.
Lo stesso anno Ludwig si vede esautorato del suo ruolo e della sua autorità in quanto la Prussia dichiara guerra alla Baviera, che sconfigge in sette settimane di atrocità fratricide che profondamente sconvolgono e deturpano l'anima sensibile di Ludwig.
Il suo immediato rifiuto a entrare in guerra, l'ordine di non accettare la provocazione prussiana non fu ascoltato dai suoi ministri che, scioccamente ed avventatamente, tentarono di opporre resistenza all'aggressiva e perfettamente organizzata macchina da guerra prussiana.
La Baviera, ovviamente, si arrese capitolando, sfiancata, umiliata e distrutta, divenendo così satellite della Prussia, ed il monarca un semplice vassallo, figura in rappresentanza di uno stato fantoccio.
Nell'ottobre del 1867 Ludwig ruppe il fidanzamento con Sofia, dopo soltanto otto mesi e a ridosso delle nozze.
Da allora si dedicò alla progettazione ed alla costruzione di tre castelli, che sarebbero divenuti emanazione della sua anima, sicuri rifugi dal mondo circostante al quale non desiderava più appartenere: il castello di Linderhof, il castello di Herrenchiemsee ed il castello di Neuschwanstein.
Devotissimo e convinto cattolico, l'omosessualità sempre più prepotente lo pose in una posizione di profondo disagio psichico, combattuto fra assillanti sensi di colpa ed istinti non contrastabili: nei suoi diari lasciò continue tracce di questa sua lotta interiore, nelle promesse che faceva a se stesso di non cadere più vittima della tentazione carnale, e l'impellente desiderio di corpi maschili da possedere. Si innamorò perdutamente di un artista che profondamente lo deluse...cercava affannosamente uomini con determinate caratteristiche e prima di accoglierli nel proprio letto voleva visionarne "particolareggiate" fotografie...
Amanti ai quali poi faceva generosi doni di orologi e gioielli in oro.
Ritiratosi sempre più dal mondo, Ludwig si nascondeva all'interno delle sue lussuose e fiabesche regge, vivendo di notte e dormendo il giorno, rifiutandosi ogni contatto umano tranne che per i suoi incontri sessuali e quei pochi pretesi dai suoi doveri di capo di Stato.
Sebbene sperperasse esageratamente denaro per la costruzione dei suoi castelli ed il mantenimento del suo tenore di vita, l'immagine che creò di sè lo rese sempre - contro la sua volontà- più popolare ed amato, e quando raramente la sua carrozza sfrecciava attraverso i paesi della Baviera, folle festose accorrevano per acclamarlo.
Dopo soltanto una decina d'anni la bellezza di Ludwig era sfiorita: appesantito, ingrassato, il suo splendido viso deformato, la dentatura una volta perfetta rovinata dall'abuso di dolci ( molti denti erano caduti e gli altri anneriti e spezzati), con una folta barba cercava di mitigare l'imbruttimento.
Per tutti questi eccessi, per l'indebitamento al quale aveva condannato lo Stato con la costruzione di castelli ed il sovvenzionamento di Wagner, per la sua eccentricità, per la sua assenza alla guida dello Stato, i Ministri decisero di deporlo dichiarandolo infermo di mente nel 1886.
Ludwig si trovava a Neuschwanstein quella notte, quando una decina di ministri irruppe nel castello con l'intenzione di catturarlo e internarlo nel castello di Berg, già predisposto alla prigionia, sigillando finestre e cambiando le serrature delle porte degli appartamenti che sarebbero stati concessi all'ex sovrano, di modo che potessero essere aperte soltanto dall'esterno.
I servi di Ludwig impedirono che potessero raggiungerlo e riuscirono ad isolare i ministri in una stanza del castello, avvisando il monarca del pericolo. La notizia giunse presto alla gente dei paesi circostanti, la quale si precipitò a Neuschwanstein intenzionata a proteggere Ludwig ed eventualmente combattere per lui.
Ma Ludwig non si scompose. Non accettò l'invito alla fuga. Fece calmare la folla che si era radunata ai piedi del castello e ordinò che i ministri fossero liberati. I quali, in serata, tornarono, accolti da un uomo che non oppose resistenza, rassegnato al destino che era stato disegnato per lui.
Era il 12 giugno 1886.
Condotto a Berg, Ludwig chiese il giorno dopo di fare una passeggiata in riva al lago nelle immediate vicinanze assieme al dottore al quale era stato affidato.
Alle 23 del 13 giugno il corpo in fin di vita del sovrano fu trovato riverso nell'acqua del lago, accando a quello del medico.
Morì poco dopo, portando con sè il segreto della sua morte.
Aveva 39 anni.
Ho inserito la storia di Ludwig e di Neuschwanstein all'interno di questa sezione, nonostante egli sia vissuto in un'epoca molto recente, perchè tutta la vita di Ludwig si è rivolta verso la ricerca di un tempo perduto, i suoi sogni lo portavano al desiderio di realizzare i miti dell'amor cortese, dei cavalieri che combatterono per Artù e la Tavola Rotonda, della ricerca del sacro Graal. Il castello di Neuschwanstein è strutturalmente un imponente edificio in stile neo gotico, evidente più negli interni - sfortunatamente non fotografabili- che catapultano il visitatore in atmosfere medievali per l'uso di mobili e pannelli di legno di ciliegio, di colore scuro, finemente cesellati, dal sapore due-trecentesco; ovunque dipinti in una tenica pittorica che imita l'arazzo, rappresentanti i personaggi delle saghe germaniche e celtiche, con l'esaltazione delle gesta coraggiose e pure dei cavalieri che immolavano le loro vite per il Cristo e l'amore puro verso la donna angelicata.
Entrando in Neuschwanstein si ha veramente l'impressione di immergersi nella mente e nell'anima di Ludwig, percependone la sua presenza malinconica e sognante in ogni dettaglio.
E per un po' ci si sente davvero parte di una favola...
[Modificato da Eadaoin 06/10/2006 15.22]