Ciao Red.
La verità, beh direi che non è un concetto assoluto...dal momento che è condizionata dalla nostra soggettività, dal nostro modo di vedere e sentire le cose, dall'educazione, insomma da tantissime varianti che ne modificano il valore.
Una volta ero una sfegatata della verità, nel senso che ero accecata dal valore che le davo, estremo e necessario, e non m'importava che questa potesse ferire gli altri. Ho compreso poi che la verità, il suo ostentato abuso, diviene più una scusa per noi stessi, un modo per scrollarci di dosso la responsabilità del fatto compiuto, una giustifcazione con la quale sopiamo il senso di colpa.
A volte ci vuole più coraggio a tenerci dentro la verità piuttosto che a rivelarla, ed affrontare da soli i suoi spettri.
Con questo non giustifico la bugia, la menzogna, che ritengo invece infime, semplicemente ammetto, piuttosto, un rispettoso silenzio, una omissione che ci conduca però verso la consapevolezza di un errore commesso che non deve essere ripetuto.
Ritengo sia giusto, infine, confessare una scomoda verità nel caso in cui un problema ne possa derivare, e quindi è meglio ragionarci sopra, discuterne e trovare la giusta soluzione.
Sincera, sempre, ma non più brutale e crudele, ecco.
[Modificato da Eadaoin 28/05/2005 14.14]