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IL MASSAGGIO CARDIACO

In alcuni casi la respirazione artificiale deve essere combinata al massaggio cardiaco. Per capire se è necessario riattivare il battito del cuore, è sufficiente appoggiare due dita sulla parte laterale del collo dell'infortunato: in questa zona si trova un'importante arteria, la carotide, che, con il suo pulsare, segnala che il cuore sta lavorando. Se questa pulsazione non viene percepita, è necessario procedere con il massaggio al cuore. Vediamo come si esegue:

La persona deve essere sdraiata sul pavimento, con la testa allo stesso livello del corpo e le gambe leggermente sollevate. La testa non deve mai essere appoggiata su un cuscino o su qualunque cosa la sollevi: una posizione del genere è rischiosa sia perché ostacola l'afflusso di sangue al cervello, sia perche la lingua potrebbe girarsi in modo da impedire la respirazione.
Agendo con la massima rapidità (ogni secondo è prezioso!), inginocchiarsi vicino alla persona (le ginocchia del soccorritore devono quasi sfiorare il torace dell'infortunato), quindi appoggiare i palmi delle mani, tenendoli uno sopra l'altro, sulla metà inferiore dello sterno: è importante che i palmi non poggino sulle costole, ma solo sullo sterno. Lo sterno è l'osso piatto che divide il torace a metà.
A questo punto, senza impegnare le dita, ma semplicemente utilizzando il palmo delle mani, esercitare una pressione verso il basso; facendo forza con tutto il proprio peso sul torace della persona. A ogni compressione il torace dell'infortunato si deve abbassare di circa quattro centimetri. Dopo la compressione è necessario permettere al torace dell'infortunato di risollevarsi, quindi bisogna comprimere, nuovamente: le mani del soccorritore devono rimanere appoggiate al torace della persona anche nel momento in cui non viene esercitata la compressione. È importantissimo che la compressione sia forte e decisa: per non sbagliare è opportuno tenere le braccia ben tese, quindi portarle verso il basso con un movimento "a pistone". Indicativamente le pressioni da esercitare sono circa sessanta al minuto. Ogni quindici compressioni, il soccorritore può riposarsi per qualche istante: per non sbagliare conviene sempre contare a voce alta fino a trenta (all'uno si comprime al due si allenta, al tre si comprime, al quattro si allenta e così via).
Per avere una risposta positiva potrebbe essere necessario prolungare il massaggio per quaranta-sessanta minuti: in ogni caso va sospeso solo quando il cuore riprende a battere spontaneamente. Per capire se il cuore si sta riprendendo è sufficiente controllare di tanto intanto la pulsazione della carotide.
Se il soccorritore è da solo e si trova nella necessità di combinare il massaggio cardiaco con la respirazione artificiale dovrà alternare due "soffiate" in bocca compiute consecutivamente a quindici pressioni consecutive sul torace.
Se durante il massaggio cardiaco o durante la respirazione artificiale la persona vomita è necessario girarla immediatamente su un fianco asportando con le dita eventuali residui rimasti in bocca. Poi si deve far ridistendere (al più presto) sulla schiena, inclinandole dolcemente la testa all'indietro. Massaggio cardiaco e respirazione artificiale vanno quindi ricominciati in fretta.