ecco dov'è la Siliquini
Sole 24 ore:
legali
Fa paura il boom di avvocati
Formazione e statuto tra i temi del congresso che si apre venerdì a Napoli.
di Vittorio Nuti
I numeri sono « il nemico principale dell'Avvocatura » , e impongono « una modifica drastica delle modalità di accesso alla professione » per salvarla da « un'obesità patologica » . A pochi giorni dal congresso straordinario che dal 20 al 22 maggio convoglierà a Napoli i rappresentanti dei penalisti, Ettore Randazzo, presidente dell'Unione delle Camere penali italiane, indica nella crescita esponenziale dei legali la nuova sfida della categoria.
Per prima cosa, spiega, i penalisti devono puntare a ridurre le " sopravvenienze" di nuove leve: se il numero chiuso è da escludere, causa normativa Ue, « chiediamo almeno un numero programmato » .
Anche per questo, il tema della tavola rotonda della seconda giornata sarà « Avvocatura: formazione e specializzazione » . Tra gli ospiti, il sottosegretario all'Istruzione Maria Grazia Siliquini ( An), coordinatrice della commissione ministeriale per la riforma dell'accesso alla professione forense e vera destinataria della richiesta di numero programmato, su cui una commissione interna dell'Ucpi è da tempo al lavoro.
Ma i penalisti intendono rilanciare anche su altri temi connessi, come « il riconoscimento della propria specializzazione nell'ambito dell'Albo degli avvocati, che deve comunque rimanere unico » , o " conquistare" « l'onere e l'onore della formazione degli avvocati, che non può essere delegata all'università » .
Randazzo ricorda quindi « il modello formativo dell'Ucpi, forte di 80 scuole circondariali e due di II ? livello » , che potrebbe contribuire ad aggiornare anche la selezione e l'accesso, « oggi basato su un esame ancora troppo teorico, che premia chi ha i mezzi o ha un doppio lavoro, e non chi fa una effettiva pratica forense » .
Sul " fronte interno", invece, il congresso partenopeo servirà ad una " messa a punto" dello statuto Ucpi, che tenga conto dell'evoluzione dei rapporti con associazionismo forense e magistratura. Dopo le recenti battaglie delle Camere penali su mandato di cattura europeo, legge sui processi in contumacia e ordinamento giudiziario, ammette Randazzo, « dobbiamo verificare la tenuta dello Statuto, per proseguire con sempre maggior forza nella nostra battaglia di civiltà giuridica » .
Da collegare a questo filone anche quella che Randazzo chiama « una svolta importante, un'inversione di tendenza che per la prima volta fa dei penalisti gli interlocutori diretti del processo legislativo comunitario » . Si tratta della nomina di Daniele Grasso, componente della giunta Ucpi, quale consulente del neocommissario alla Giustizia Ue Franco Frattini.
La nomina rientra probabilmente in una strategia del commissario per anticipare ( e prevenire) le eventuali polemiche dei penalisti sull'eccessivo interventismo europeo sulle libertà dei cittadini. Per Randazzo, è soprattutto il riconoscimento di un ruolo critico e di un bagaglio di competenze che potranno essere utili alla messa a punto delle norme Ue. Tra i primi impegni di Grasso, infatti, ci sono le leggi quadro sull'acquisizione delle prove e il riconoscimento reciproco delle sentenze di condanna, ma anche il " Libro verde" sulla presunzione di innocenza, aspetto su cui Frattini intende qualificare il proprio mandato.