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Il buio oltre la siepe
Il buio oltre la siepe
Harper  Lee
(1960)

Universale Economica Feltrinelli
Euro 7,5


Il buio oltre la siepe fu pubblicato negli Stati Uniti nel 1960 e fu subito un successo editoriale. Il libro, unica opera mai scritta da Harper Lee che nel 1961 ottenne il Premio Pulitzer, è stato tradotto in trenta lingue e ha venduto quasi venti milioni di copie. In Italia apparve per la prima volta nella collana “I Narratori di Feltrinelli” nel giugno del 1962; da allora è stato ristampato per ventisei volte.
Siamo nel profondo Sud degli Stati Uniti, intorno agli anni ’30. L'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un nero accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrare l'innocenza, ma il nero sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry Finn in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei.
Il buio oltre la siepe è anche il titolo del film di Robert Mulligan, uscito negli Stati Uniti alla fine del 1962, che vede nei panni di Atticus Finch Gregory Peck. Per questo ruolo Peck conquistò l’Oscar come migliore attore protagonista nel 1963.


pag. 50
Amava tutto ciò che sulla terra del buon Dio, persino le erbacce. Con una sola eccezione; s trovava anche una sola fogliolina di babbagigi, nel suo cortile si scatenava una seconda battaglia della Marna: ci si precipitava sopra armata di uno spruzzatore e, dal basso in alto, lo sottoponeva a una doccia di una sostanza venefica che lei diceva così potente da ucciderci tutti se non ci levavamo di torno.

pag. 75
Era china su dei piccoli cespugli e li copriva con dei sacchetti di juta. Jem le chiese perchè. “Per tenerli caldi” rispose.
“Come fanno a stare caldi i fiori? Non hano mica una circolazione”.

pag. 116
Si calmò soltanto dopo che ebbe abattuto i germogli di tutte le piante di camelia che la signora Dubose possedeva, dopo che il terreno fu cosparso di verdi boccioli e di foglie.