Sabato scorso: mentre faccio pulizia in giardino, eliminando vasi vecchi e spostando un po' di roba, mi capita fra le mani una delle tre giovanissime quercie che avevo comprato quando è nata Irene, quasi due anni fa. Le prime due sono state piantate, mentre questa era rimasta in vso in attesa di una collocazione.
Decido di piantarla, piuttosto che rimandare ancora il trapianto (fra qualche settimana inizierà la ripresa vegetativa e sarà tardi) nell'aiuola comunale che ho di fronte a casa. Non è il massimo, ma è sempre meglio di niente, e fra qualche anno saprà ben figurare fra il tiglio spennacchiato e l'abete rosso, esempio lampante di buona volontà abbinato a maldestra conoscenza botanica (la pianta è in ottima salute, ma quanto l'avrei vista meglio in cima ad un monte!).
Prendo piantina, vanghetta e terriccio. Scavo una buchetta discreta, trapianto, e segnalo la piantina con una cannetta, per avvisare l'ochio disattento dei giardinieri comunali.
Mi allontano e, girandomi, le lancio un'occhiata benaugurante.
Lunedì mattina, al posto del giovane virgulto, c'è una buca, vuota.
Cosa passerà nel cervello a certa gente???