00 13/04/2005 14:57
Il corpo dell’umana pendeva dall’albero dondolando lentamente. Il sangue le colava ancora tra le gambe andando a formare una pozza a cui i bhrestelakh (Lupi molto grandi usati come cavalcature) andavano già ad abbeverarsi.
Il Skhertnlaar (Festa di presentazione dei cuccioli alla Dea Skhertn) era cominciato male quando Bristhlacknir, un orco guerriero, aveva portato dallo sciamano oltre che le sue due femmine, anche Mitlar, una femmina umana, tesoro di una razzia di qualche anno prima…. Era suo potere farlo, ma anche suo dovere accettare le conseguenze se la Dea Skhertn non avesse accettato il cucciolo.
All’alba le femmine erano già sveglie e si avvicinavano allo Schwulwerlisst (Il centro del villaggio)
dove le attendeva lo sciamano vicino allo Skhertniaa (Totem della Dea Skhertn).
Non appena tutte le femmine furono distese a terra, Serhtraam lo sciamano cominciò ad eseguire il rituale di iniziazione… gesti e preghiere che ormai ripeteva da quasi 20 qhresteenh (1 qhresteenh è uguale a 13,5 mesi umani circa), ballava e sputava addosso alle femmine lo Stenthoo (Sorta di bevanda che se bevuta o messa a contatto con la pelle dà allucinazioni e allevia il dolore), ballava accompagnato dalle urla di allucinazione e dolore che le femmine emettevano….
Quando il sole era quasi dritto sulla testa dello sciamano cominciarono a nascere i primi cuccioli ma Serhtraam sentiva che la Dea non era contenta dei nuovi cuccioli e lui sapeva anche il perché…sentiva il pelo che gli si rizzava non appena si avvicinasse alla schiava umana
Non appena si sentivano i primi strilli, i maschi della tribù potevano uscire dalle loro tende ed avvicinarsi ad accogliere la benedizione di Skhertn oppure a seppellire i corpi delle proprie femmine…
Bristhlacknir capì quale fosse il suo compito non appena vide che il cucciolo avuto con l’umana portava sugli occhi lo Thorqhaadimaah (Marchio di rifiuto della Dea). La Dea lo aveva punito per la sua unione con l’umana, ma sapeva gìà cosa doveva fare…
Afferrò per un braccio la schiava ancora dolorante per il parto e la trascinò sotto l’albero delle Poohqarthabeaar (Albero spinoso usato per le torture), le strappo gli ultimi stracci da dosso e le legò i polsi ad un ramo e praticò lo Kharhaquanja (Incisione a “L” praticata dalla base del collo fino al pube)

Il cucciolo di Bristhlacknir fu chiamato Thorhaqcahk e crebbe solo, inferiore anche ad una femmina, senza nessun privilegio…più il cucciolo cresceva, più il marchio diventava scuro, fino a diventare nero.
La notte prima del suo 10° qhresteenh decise che le sue umiliazioni finivano in quel momento e che nessuno lo avrebbe mai più rivisto al villaggio.
Partì verso sud ed arrivò in una terra flagellata dalla guerra, dove c’era odio e lui poteva sfogare la sua rabbia. Si stabilì in un piccolo bosco paludoso, uccidendo chiunque passasse nel suo territorio, uomini, donne, animali, qualsiasi essere passasse per il suo territorio non era degno di uscirne e tutto per placare la sua ira, ma un giorno trovò qualcuno che aveva più rabbia in corpo di lui….

Il Comandante Diavolo fece entrare il suo piccolo esercito all’interno del boschetto proprio per trovare la “belva sanguinaria” che vi abitava. Non fu difficile catturarlo, in fondo non era altro che un piccolo orco…
Lo catturarono in due giorni e lo tennero in gabbia per molti mesi, fino a che l’orchetto non cominciò a capire la loro lingua e tentò di comunicare con loro. Pochi giorni dopo Il Comandante Diavolo e il suo piccolo esercito avrebbero dovuto fare una sortita ai danni di una pattuglia nemica, fu dato l’ordine di armare anche l’orchetto…. Thorhaqcahk si ritrovò armato a combattere con degli umani e questa cosa gli piacque…. Per tre anni il piccolo esercito dell’Artiglio del Drago aveva combattuto, tante persone erano passate nelle sue fila, tante vi erano morte, tante volte l’Artiglio del Drago fu ferito ma tutte le volte si rialzava grazie al suo comandante.
Dopo tre anni, in una notte di luna nuova, il Comandante Diavolo chiamò a se i suo soldati e sciolse per l’ultima volta i suoi ranghi…disse che “…dopo essere stato destato il drago aveva avuto la sua vendetta e ora era tempo di occuparsi delle ferite…ma un giorno il drago tornerà…”
All’alba il Comandante Diavolo scomparve sotto gli occhi di tutti…..

Thorhaqcahk rimase frastornato… la guerra era finita e la sua famiglia ormai non esisteva più…
Raccolse con se alcuni dei più giovani creando una piccola compagnia e vissero per due anni depredando carovane di eserciti ormai sconfitti che tornavano in patria…
Fino a che giunse alle loro orecchie che in una terra lontana echeggiavano i tamburi della guerra.
Imbarcatisi su una nave la piccola compagnia sbarcò su quella terra lontana sentendo gli inconfondibili odori della morte e della disperazione….
“Ci si può divertire……” disse Thorhaqcahk…. Lentamente gli uomini attraversarono la piccola cittadina alla ricerca di nuovi stimoli…..