Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

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Il vero simbolo della Croce Cristiana

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    hiram-abif
    00 25/07/2003 00:27
    No non mi sbaglio...
    Infatti mi confermi ciò che ho detto. E' stata tradotta dall'ebraico al latino, per dirla come te: non credo che in Galilea parlassero latino, per cui, sapendo che la scrittura ebraica (senza vocali)con cui è scritta la Torah, è simbolica,
    Ritengo la traduzione non completa.
    Faccio un esempio:
    La parola più conosciuta in ebraico: Shalom.
    La prima sillaba è la Shin, che simboleggia le prime tre Sephirot dell'albero della vita, inoltre indica la Coppa Trina che contiene Disponibilità, mitezza e accoglienza.
    La seconda è la Lamed il quale significato simbolico è la creatività del femminile, proiettata verso la coscienza dello spirito che si eleva verso il Divino.
    Quindi termina in OM, Il suono che armonizza le energie dell'universo, comune a molte culture orientali. Suono, per'altro, teso a rievocare nel profondo dello spirito la memoria della voce de Signore (nell'aspetto:Adonai) emulata dal suono dello shofar, mentre precetta i dieci comandamenti,questo avviene durante la festa di pesah.
    Quindi il significato di Shalom è :"Pace duratura , Stabile, basata su fondamenti di consapevole creatività spirituale e proiettata verso Dio, che diviene allora eterna e immutabile".
    Non a caso la pietra che sostiene l'arco di volta dei Templi si chiama pietra "Shalom".
    Ma solo tradotta significa "pace" e basta.
    A ragione di questo ritengo che la traduzione della Bibbia non fornisca un'esègesi completa, e non credo neanche vi fosse l'intenzione che lo fosse.Chi ha orecchie per intendere intenda, Sosteneva a ragione Gesù.

    Comunque il Topic dice: Cristo figlio di Elia, (Ely el) perchè Elia è un profeta, altra traduzione sbagliata.
    Infatti Gesù grida poco prima di spirare,"Ely1 Ely1 lehemà sebaktany?" "Dio,Dio perchè mi stai abbandonando?"
    Dio non si può uccidere, Dio è Assoluto! La Morte è un paradigma relativo, quindi non assoluto.
    l'Assoluto non può essere relativo, questo è un assioma.

    Sono daccordo sul fatto che ogni volta i paladini del "Dogma" portino le argomentazioni sempre sul solito piano, citazioni
    da ortodossia nichilistiche, e mai uscire con una visione magari più semplice ma più "personale" e illuminante.
    e mai sul tema del topic, ma sempre nel contingente...
    Cos'è una strategia del CICAP?[SM=x101176]

    Triplice abbraccio. Hiram (senza offesa, mi raccomando[SM=g27822] )


    Un triplice abbraccio. Hiram




    Un T:.F:.A:. Hiram
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    MAGUS ALTAIR
    00 25/07/2003 09:50
    Sbadiglio...
    L'avevo detto io che il Cristianesimo è un argomento spinoso...
    non lo negate!
    Questi topic dicono: "tu hai detto questo e ti sbagli, io ho
    detto quest'altro", oppure "dove hai trovato scritto questo?"
    oppure "lo studioso Tizio afferma questo e non quello",
    oppure ancora "su quale papiro è scritta questa cosa?".
    In più, c'è pure chi ci mette i toni polemici sennò non è contento...
    E' un'ottimo esercizio dialettico, ma a questo punto, dato che
    evidentemente certe questioni esegetiche non saranno mai
    davvero risolte definitivamente, non sarebbe più costruttivo
    spostare il discorso sui contenuti, anzi, sul nostro "sentire"
    questi contenuti?
    Voglio dire: a prescindere dalle più o meno dotte disquisizioni,
    che di per sè stesse non producono crescita interiore, perchè
    non confrontarsi sul significato che per ciascuno di noi hanno
    i simboli di cui stiamo parlando, facendo in modo che ciascuno
    citi solo... sè stesso?




    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    ~Tao~
    00 25/07/2003 11:20
    scritto da Hiram

    Sono daccordo sul fatto che ogni volta i paladini del "Dogma" portino le argomentazioni sempre sul solito piano, citazioni da ortodossia nichilistiche, e mai uscire con una visione magari più semplice ma più "personale" e illuminante.
    E mai sul tema del topic, ma sempre nel contingente...

    Sottoscrivo a pieno!




    Sono la Piccola Goccia in un Oceano di Pensieri
  • polymetis odysseus
    00 25/07/2003 12:03
    "Infatti mi confermi ciò che ho detto. E' stata tradotta dall'ebraico al latino, per dirla come te: non credo che in Galilea parlassero latino,"

    Scusa ma non ti seguo, non vedo cosa c'entri. Ti ho portato un passo della lettera di S. Paolo ai Filippesi e tu mi dici che la Bibbia è stata tradotta dall'ebraico al latino??? Semmai questa lettera è stata tradotta dal greco antico all'italiano...
    La Bibbia della CEI non traduce dalla Vulgata di S. Girolamo (che è una traduzione latina), ma dal testo fissato dai masoreti. Dove non era comprensibile si è ricorsi ai rotoli di Qumran. Per il nuovo testamento sono state usate edizioni critiche come la Nestle-Aland o il Merk.

    "La parola più conosciuta in ebraico: Shalom.
    La prima sillaba è la Shin, che simboleggia le prime tre Sephirot dell'albero della vita, inoltre indica la Coppa Trina che contiene Disponibilità, mitezza e accoglienza.
    La seconda è la Lamed il quale significato simbolico è la creatività del femminile, proiettata verso la coscienza dello spirito che si eleva verso il Divino.
    Quindi termina in OM, Il suono che armonizza le energie dell'universo, comune a molte culture orientali. Suono, per'altro, teso a rievocare nel profondo dello spirito la memoria della voce de Signore (nell'aspetto:Adonai) emulata dal suono dello shofar, mentre precetta i dieci comandamenti,questo avviene durante la festa di pesah.
    Quindi il significato di Shalom è :"Pace duratura , Stabile, basata su fondamenti di consapevole creatività spirituale e proiettata verso Dio, che diviene allora eterna e immutabile".
    Non a caso la pietra che sostiene l'arco di volta dei Templi si chiama pietra "Shalom".
    Ma solo tradotta significa "pace" e basta."


    Non ho capito cosa c'entri tutto questo...

    "A ragione di questo ritengo che la traduzione della Bibbia non fornisca un'esègesi completa, e non credo neanche vi fosse l'intenzione che lo fosse"

    Infatti è da quando sono qui che ripeto che ogni traduzione è un tradimento, che leggere il vangelo in italiano è come leggere la Divina Commedia in tedesco...

    "Infatti Gesù grida poco prima di spirare,"Ely1 Ely1 lehemà sebaktany?" "Dio,Dio perchè mi stai abbandonando?"
    Dio non si può uccidere, Dio è Assoluto!"

    E' lo stesso evangelista a darci la traduzione corretta: "Elì, Elì, lemà sabactani?" che significa "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"(Mt 27- 46:47) I traduttori moderni lasciano il testo ebraico com'è, ovviamente, e traducono dal greco la traduzione che l'evangelista stesso dà. Tutto qui.

    "Comunque il Topic dice: Cristo figlio di Elia, (Ely el) perchè Elia è un profeta, altra traduzione sbagliata. "

    Quale topic?

    "Dio non si può uccidere, Dio è Assoluto!"

    E infatti Gesù non è morto da Dio ma da vero uomo... davvero il cristianesimo è "scandalo per i giudei" e "follia per i pagani", usando le parole dell'apostolo. Giobbe 11:7 "Puoi tu scandagliare le profondità di Dio? Puoi tu penetrare la perfezione dell'Onnipotente? Sono cose più alte del cielo: che cosa puoi fare? Sono più profonde dello Sceol: che cosa puoi sapere?"

    Cercare di inquadrare Dio nella logica umana è folle.


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    hiram-abif
    00 25/07/2003 12:28
    non hai capito niente..
    Polimetis, ascolti solo te stesso..
    Le lettere non sono "la Bibbia", ciò che sostengono gli Ebrei è il loro credo, ed è rispettabile come qualunque altra religione.
    Ma tu continui a deviare la risposta, forse devi accettare il fatto di essere un semplice spettatore ogni tanto.
    Aiutati a capire almeno l'opinionismo Se vogliamo laico, libero comunque dai dogmi.
    Con tutto il rispetto che ho per te, ed un minimo di amicizia, mi consento di consigliarti, ma niente più di questo, di esprimere qualcosa di più vasto, di personale, anche perchè ti aiuterebbe a capire chi dei tu, e non a fare da veicolo per ciò che hai appreso.
    Non posso farci niente se non riesci ad uscirne..è una tua cosa
    Ciò in cui credi è inalienabile, ma che tu non voglia sforzarti, neanche un pò, a comprendere la differenza tra, una divertente speculazione filosofica, ed un'affermare petulante ed obsoleto, un paradigma di massa, denuncia una scarza aperura mentale, che qui, può essere niente, ma nella vita è senz'altro una chiusura involutiva, ma anche questa è una scelta, e sei il solo a beneficiarne.
    Ognuno faccia il "suo" percorso e lo faccia sinceramente, ma ogni tanto lasciate che una speculazione possa trovare spazi che non siano subito coperti dal fidismo e dalle polemiche che ne contraddicono i messaggi contenuti.

    Anche se non graditi, In quanto io sono orgogliosamente Eretico,
    rinnovo i miei abbracci a tutti. Hiram




    Un T:.F:.A:. Hiram
  • polymetis odysseus
    00 25/07/2003 14:28
    Temo che sia tu a non avere inteso nulla.
    Il tuo ultimo post è una specie di libello, un’invettiva senza basi.
    IO NON STAVO PARLANDO DELL’ANTICO TESTAMENTO! Spero che sia chiaro, quindi i voli pindarici dei cabalisti su cosa significhi ogni singola lettera della Thorà non centrano un H! Tu hai detto che ti sembra strano che un Dio come Gesù possa morire… e io cosa dovevo fare? Ti ho citato il NUOVO TESTAMENTO! Dell’ANTICO TESTAMENTO non mi importa nulla in questo contesto, infatti ti ho citato la lettera di San Paolo apostolo ai Filippesi che è stata composto in greco (infatti era indirizzata a gente di madrelingua greca), e NON ha mai avuto una redazione primitiva in ebraico od aramaico! Quindi, NON essendo scritta in EBRAICO della Cabala e delle permutazioni delle lettere, così come della mania di svelare arcani reconditi nella Thorà, qui non ci importa nulla. Ho citato quella lettera di San Paolo perché si dice che Gesù è morto uomo, e non Dio.
    Era la risposta alla tua asserzione che un Dio, essendo assoluto, non può morire. E’ Gesù in analisi, il nuovo testamento, scritto in greco, della lingua ebraica qui ci importa assai poco. L’argomento della discussione è Gesù e il simbolo della croce cristiana, non la Thorà.
    Gesù è il “figlio dell’uomo”, si vedano Timoteo 2,5; Giovanni 3,14; Matteo 8,20; Matteo 24,30.
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    -Febo-
    Amministratore
    00 25/07/2003 15:17
    Credo che qualsiasi Dio morirebbe di sonno in questo caso....

    Domanda : se proprio vogliamo cercare le divinità in un libro non sarebbe meglio scegliere una raccolta di poesie? [SM=x101187]




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    arielbianca
    00 25/07/2003 16:39
    Cercare il Divino nelle poesie...perche' no
    Oppure si potrebbe tacere e meditare.
    Oppure si potrebbe tacere ed ascoltare.
    Oppure si potrebbe far tacere il proprio orgoglio e scoprire se stessi.

    Se si fa lavorare troppo la mente,si toglie spazio all'Anima.



    Ariel




    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    hiram-abif
    00 25/07/2003 23:24
    si...
    Concordo pienamente con te Ariel...

    Un forte abbraccio.Hiram




    Un T:.F:.A:. Hiram
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    .:avatar:.
    00 27/07/2003 17:24
    X Montalcini

    Beh, non credo che esporre il proprio pensiero in massime sia esattamente il massimo... sono sicuro che, se volessi esporre con cura la tua opinione (come fanno le altre persone iscritte a questo forum), ti sarebbe data l'attenzione che cerchi. Ma buttare li' un frasone certo non apre al dialogo [SM=x101182]
    Un ultima cosa: mi spiace contraddirti ma nel mio caso Dio non tace, anzi... se iniziamo a parlare poi della sua Immanenza non finiamo piu'!


    X Altair

    Ah, quindi se non mi scaldo vuol dire che non mi importa l'argomento? Vorra' dire che iniziero' anch'io a parlare a citazioni! [SM=x101184]

    X Hiram

    Domanda che forse non centra moltissimo, ma... e' difficile da imparare l'ebraico? mi ha sempre interessato per poter leggere i testi originali in tutte le loro possibili interpretazioni e sono sicuro che potrebbe tornarmi utile anche sui miei attuali studi cabalistici.
    Ah, mi spiace ma ho deciso di schivare qualsiasi discorso sulla natura divina di Yeshua... almeno per ora. Magari quando avro'piu' testa

    [Modificato da .:avatar:. 27/07/2003 17.26]





    In Veritate Libertas
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    hiram-abif
    00 28/07/2003 02:05
    Occorre tempo...
    Come ogni cosa, ed è difficile da trattenere. E' una lingua che ha caratteristiche molto diverse dalle europee, sia nella forma che nel simbolismo intrinseco.
    Ma come ogni cosa basta applicarsi, in fin dei conti tutti i Rabbini lo imparano. La conoscenza che ho io non è sufficente
    a dialogare, conosco l'esegesi delle singole lettere ed i loro accostamenti, questo però può aiutare molto a capire importanti significati esoterici, velati nelle parole dei testi sacri conosciuti e non.
    Molte importanti rivelazioni sono proprio racchiuse in parole dalle molteplici interpretazioni.
    La Kaballah è totalmente permeata di questi significati, è una dottrina, il cui apprendimento, non richiede una totale conoscenza dell'Ebraico, proprio affinche fosse a beneficio del mondo e non solo ai conoscenti della lingua.
    La grande saggezza è stata anche questa.

    Buon lavoro e che la luce ti guidi e ti sia conforto.

    Un triplice abbraccio. Hiram




    Un T:.F:.A:. Hiram
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    MAGUS ALTAIR
    00 28/07/2003 08:57
    Per Avatar
    Davvero si è capito questo, di ciò che ho detto?
    Mi spiace, perchè non è quello che penso!
    Diciamo che era un invito a smorzare certi toni polemici e
    a provare a parlare di ciò che si pensa, invece che a fare
    solo sfoggio di citazioni.
    Su questo dovresti essere d'accordo con me.

    Per quanto riguarda l'ebraico, anche io ho iniziato da poco
    a studiarlo come autodidatta: è decisamente impegnativo,
    anche per chi come me a suo tempo studiò il latino ed il greco.
    Però in effetti aiuta a comprendere molte cose.




    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    Fenris I
    00 28/07/2003 13:57
    Avatar, il problema non sta tanto nell'impararlo, come ti hanno già giustamente detto è solo un fatto di applicazione, il problema grosso sta nella quasi impossibilità del recepirne la cultura, non si tratta esclusivamente di una diversa lingua, ma di una diversa interpretazione,concezione e costruzione di pensiero. Difficilmente, malgrado una buona padronanza della lingua si riuscirà ad ottenere un risultato molto al di là del capire lo scritto o il parlato! Purtroppo!




    ...noi vi doniamo la nostra sconfitta per un vincere più grande!

    MM - Rest in peace
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    Fenris I
    00 30/07/2003 14:04
    Tornando al discorso della morte di Dio o della Divinità, riporto qui lo stralcio di un'intervista a Eugenio Corti, probabilmente lo scrittore italiano più cattolico dei nostri tempi, o meglio, quello che più è stato influenzato da un'idea di cattolicesimo popolare, apparsa su Tracce nel '97. Quello che a mio avviso traspare comunque dalle sue parole, è un'idea della morte di Dio che esula dal fattore religioso per assumere un connotato sociale, che sfocia nel "pratico", quindi si potrebbe per controsenso, a mio avviso, estraniarsi dall'idea religiosa nel leggere queste parole, ma prenderle come ispirate dal "buon senso".

    (..) Secondo una suddivisione oggi purtroppo accettata in tutto l'Occidente, la storia degli ultimi millecinquecento anni viene distinta in due parti. La prima, dalla fine dell'Impero Romano al Rinascimento, corrisponde ad un unico periodo, chiamato Medioevo, nel quale vengono fatti coesistere i secoli oscuri della prevalenza barbarica e i successivi secoli della Res Publica Christiana e del Sacro Romano Impero, gli unici, questi, in cui il cristianesimo ha permeato in qualche modo la vita della società. Si tratterebbe in sostanza di un unico periodo regressivo per l'umanità.

    La seconda parte comincia con il Rinascimento, che rappresenta l'inizio dell'età moderna, o del progresso. In realtà nel Rinascimento ha avuto luogo la rinascita del paganesimo, non più però nella sua versione antica, che dava anche spazio a Dio, o almeno agli dei, tanto che Cicerone poteva scrivere: “Apud nos omnia religione reguntur” (presso di noi tutto si regge sulla religione), e nel quale potevano comparire figure come Virgilio naturaliter christianus. Il nuovo paganesimo rinascimentale, invece, dopo aver conosciuto Cristo, lo respingeva: era dunque contro cristo e contro Dio. Partendo appunto da lì si è arrivati nel nostro secolo alla proclamata “morte di Dio”, che costituisce il nucleo caratterizzante la filosofia laicista contemporanea.

    Quella esclusione di Dio dalla vita concreta della società ha prodotto fin da subito frutti amari: anzitutto, durante lo stesso Rinascimento, ha prodotto un primo piccolo Hitler o Stalin, con il Duca Valentino, che è stato assunto da Macchiavelli come il modello della politica nuova e razionale, quella del fine che giustifica i mezzi. Non a caso ai nostri giorni Gramsci, fornendo il più moderno studio della politica preconizzata dal comunismo, ha dato al Partito il nome di “Nuovo Principe”.

    Più tardi, un secondo frutto tipico dell'esclusione di Dio dalla società degli uomini è stato, durante la Rivoluzione francese, il tremendo massacro vandeano, che ha presentato caratteristiche di genocidio e di menzogna molto simili a quelle comparse poi su scala molto maggiore nel nostro secolo.

    Infine il frutto maggiore, almeno fino ad oggi, è costituito appunto dalle stragi naziste e comuniste nel nostro secolo, che hanno comportato milioni e milioni di morti. La “morte di Dio”, infatti, comporta come stretta conseguenza la nullificazione dell'uomo. Di tutto questo la gente sa ben poco, perchè il nostro è il tempo delle mezze verità, cioè in conclusione della menzogna. (..)

    [Modificato da Fenris I 30/07/2003 14.05]





    ...noi vi doniamo la nostra sconfitta per un vincere più grande!

    MM - Rest in peace
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    MAGUS ALTAIR
    00 30/07/2003 14:27
    Scusate...
    ...ma non vi riesce proprio di sintetizzare le fonti, dovete sempre
    proprio citare col copia-incolla?




    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    Fenris I
    00 30/07/2003 14:44
    Se fossi sicuro che la mia interpretazione di quello che leggo fosse esattamente come nelle intenzioni dell'autore lo farei, ma dato che nessuno ha la capacità di arrogarsi questo "potere", è meglio avere la fonte primaria piuttosto che un'impressione di seconda mano! A quella stregua non citerei neppure l'autore, ma non mi sembrerebbe una cosa carina! Oltretutto già in questo caso il concetto mi pare estremamente sintetizzato ed esemplificato!




    ...noi vi doniamo la nostra sconfitta per un vincere più grande!

    MM - Rest in peace
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    Fenris I
    00 30/07/2003 14:45
    Alla fine poi l'importante è il messaggio o il modo in cui viene postato?




    ...noi vi doniamo la nostra sconfitta per un vincere più grande!

    MM - Rest in peace
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