Ha fatto bene Avatar a rimandarti alla discussione sulla Qabbalah,
comunque mi permetto di autocitarmi e incollo qui il mio post
sulla Pietra, scritto là a suo tempo.
E' un simbolo fondamentale, è molto importante parlarne!
Questo è ciò che ho scritto, e che rappresenta la mia attuale
comprensione (si chiedeva se un libro può rappresentare la
pietra filosofale):
Basta non dimenticare mai che la Pietra Filosofale è il
risultato della lavorazione della Pietra Grezza, cioè il
risultato della propria evoluzione interiore, e questo processo
non può prescindere da un lavoro anche "pratico", non solo
intellettivo. Soprattutto pratico.
Chi infonde spirito alla materia, secondo me, non è chi scrive,
ma chi riesce ad attualizzare dentro di sè (dentro la propria
parte "materia", cioè il "sale" degli alchimisti, cioè la "pietra
grezza" dei costruttori) la pratica derivata dagli insegnamenti
di chi scrive, che non sono lo spirito, ma forse una chiave per
diventare "recipiente" dello spirito.
Il seme di Coppe delle carte, che ora si usano solo per giocare...
Allora si che la materia viene infusa dallo spirito, altrimenti
è solo erudizione: è solo un copia-incolla dal libro al cervello
di chi legge...
Così la Coppa non si riempie ma solamente... si incrosta!
[Modificato da MAGUS ALTAIR 18/07/2003 12.10]
Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.