00 18/06/2003 12:08
Vorrei far riflettere su un altro punto, che spesso è fonte di confusione.
Una cosa è l'autocomprensione che la Chiesa ha delle sue pratiche,
cioè il modo in cui sono considerate dalla teologia,
un'altra è l'autocomprensione che di queste pratiche hanno
i comuni sacerdoti (non tutti compiono studi approfonditi,
perchè neppure sono obbligati, a parte gli appartenenti a certi
Ordini, come per esempio i Domenicani)
e un'altra ancora è il giudizio che su questi riti può avere un "esterno".
Faccio un esempio.
La teologia vieta formalmente la magia (cioè le pratiche che secondo la
sua comprensione sono magiche, e la messa, secondo la sua
comprensione, NON è magica)
eppure alcuni occultisti (Eliphas Levi, tanto per cambiare)
invece ritengono che i rituali cattolici siano davvero dei rituali
magici, soprattutto la messa,
e che la stessa Chiesa neppure lo sappia davvero
(o almeno lo ignorino i comuni sacerdoti, ecco la nostra
suddivisione).
E infatti Levi dice che la Chiesa non avrebbe motivo di condannare
la magia, se solo la comprendesse correttamente, e
correttamente comprendesse anche i suoi riti.

Mille benedizioni

Altair

[Modificato da MAGUS ALTAIR 18/06/2003 12.10]





Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.