Dicesi MAGO...
Nella risposta a Meg manca una definizione di MAGO.
Proviamoci.
Lungi dall'esistere qualcosa tipo Harry Potter, la Magia è
innanzitutto una via di evoluzione interiore.
Il presupposto dell'approccio magico può essere l'antico detto:
"Come in basso, così in alto" (e viceversa), tratto dal
Corpus Hermeticum, che dichiara una interconnessione sottile
tra tutto ciò che esiste, e dunque anche tra atti e pensieri umani
ed eventi nel mondo naturale.
I secoli hanno visto il pensiero magico svolgersi all'interno di
religioni e all'interno di gruppi organizzati allo scopo di tramandarlo
(i cosiddetti Ordini Iniziatici di Magia Cerimoniale, e ce ne sono
tuttora), oppure anche singoli ricercatori che hanno provato ad
applicarne i principi anche ai processi fisici (Alchimia materiale)
oltre che interiori (Alchimia spirituale).
Il fatto che un Mago possa possedere dei "poteri" è un'affermazione
sia giusta che sbagliata: diciamo piuttosto che ad un certo
grado di sviluppo interiore possono corrispondere, quasi come
"effetti collaterali", delle potenzialità particolari. A questo punto
dunque, se uno ha raggiunto un certo grado di evoluzione,
ciò che serve è solo la Volontà, perchè bacchette, spade e pentacoli
sono solo strumenti per aiutare una Volontà magica incompleta.
Ho scritto Volontà con la maiuscola: chi ha orecchi intenda...
La Volontà magica può essere rivolta ad effetti considerati positivi,
ed allora si usa parlare di Magia Bianca, oppure negativi, ed allora
si parla di Magia Nera, anche se la Magia in quanto tale è una.
Alcuni Wiccan praticano una forma di Magia "Bianca", così come alcuni
Pagani, ma sarebbe errato dire che tutti i Wiccan o tutti i
Pagani sono (o aspirano ad essere) dei Maghi.
Come ogni semplificazione, queste affermazioni potranno
essere approssimate, ma le cose stanno più o meno così.
Benedizioni a tutti,
Altair