Sulla nave artigliere antiterrorismo
Tra i soldati italiani impegnati in missione all'estero sono da ricordare quelli a bordo di navi della marina militare che svolgono servizio di pattugliamento e controllo del traffico marittimo. Anche loro festeggiano il Natale lontano dalle famiglie, scambiano gli auguri con madri, mogli e figli per telefono e contano sul calendario i giorni che li separano dal ritorno a casa.
Tra questi abbiamo raggiunto Marcello Epicoco, 28 anni di Brindisi, tenente di vascello, capocomponente radar a bordo della nave artigliere in navigazione nel Mediterraneo orientale tra la Grecia e Cipro. "Siamo partiti dal 5 ottobre da Taranto e dovremmo tornare a fine gennaio in Italia - spiega al telefono. Sono già stato all'estero altre volte. Ma è la prima volta che opero in un contesto multinazionale Nato. Sentiamo tutti il fatto di essere lontani da casa, ma ci risolleva l'idea di lavorare per una missione antiterrorismo importante. La nave svolge un servizio di pattugliamento per il controllo del traffico marittimo". Oggi, aggiunge il tenente, le distanze sono accorciate dalla tecnologia: "Al giorno d'oggi non è un problema comunicare con le famiglie. E' possibile telefonare quasi tutti i giorni. Le distanze con casa sono tagliate tantissimo" afferma Epicoco.
"Per questo Natale - prosegue il graduato - mi farebbe piacere estendere gli auguri a tutte le famiglie delle 178 persone a bordo di questa nave. E far presente a queste famiglie che posso essere sicure che i propri cari stanno lavorando in un contesto multinazionale per il bene della loro stessa nazione. Una cosa rassicurante alla luce dei recenti eventi terroristici".