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Stop alla moda graffitaria/pubblicitaria

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    Weeb
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    Utente Junior
    00 18/03/2002 10:58
    La moda delle magliette della salute decorate con foto o messaggi più o meno eleganti, di cui il brizzolato si fece precursore, è destinata a uscire dal mercato. Non che non piaccia, anzi. Solo una settimana fa Francesco Totti, il capitano della Roma, dopo il pallonetto alla Lazio ha mostrato ombelico e addominali fasciati da una t-shirts bianca con su scritto "6 unica", per poi spiegare che era per la curva (in realtà i più informati giurano che è per la letterina Ilary, ultima amica del cuore del capitano di Capello). Il giorno prima, nell'anticipo con la Juve, si era esibito a S.Siro Clarence Seedorf, l'olandese dell'Inter, in canottiera con la firma "Pantera n. 10". Ebbene, dal prossimo Mondiale non si potrà più.

    L'International Board ha detto basta. Sabato, in un vertice a Ginevra, l'organismo composto da membri della Fifa e delle federazioni britanniche, l'unico abilitato a cambiare le regole del gioco, ha deciso di censurare "la maglia dell'esultanza", qualsiasi sia il messaggio contenuto, da quello amoroso a quello politico o religioso. Dal primo luglio 2002 sotto la divisa i calciatori indosseranno una maglia "pulita" e dovrà essere di un unico colore. Questo per evitare, si capisce bene, messaggi di natura politico-sociali che possano ledere altri e scatenare inutili polemiche e pericolosi atti di violenza. Un discorso vecchio, vecchissimo nel calcio italiano. Indimenticabile il "Vi ho purgato ancora" di Totti nel derby dell'11 aprile '99 che fece imbestialire il popolo laziale e storcere il muso a mezza Italia. E a nulla servirono le scuse, "era solo uno scherzo".

    Ancor prima, nel '96, aveva fatto discutere dopo Italia-Moldavia under 21, il Che Guevara di Lucarelli che era - disse - una dedica al popolo livornese che quell'icona ha preso come simbolo. La prima censura arrivò dalla Figc il 30 luglio '99: sono vietate scritte di ogni genere sulle maglie della salute, pena una multa di almeno 5 milioni, sentenziò Nizzola. Qualcuno obiettò: ma che male fanno i nipotini o la figlia stampati sulla maglia di Crespo, e il "grazie a Dio" del religioso Amoroso, o quel "130, che spettacolo" (erano i gol) esibito da Signori, o il "Buon Natale" di Piovani? Poi si ricredette qualche mese più avanti, ad ottobre, quando Buffon si stampò un bel "Boia chi molla", innocente nelle intenzioni del portiere (allora del Parma, oggi della Juve) e invece secondo alcuni inequivocabile richiamo al motto di rivolta di Reggio Calabria (anni '70); si scatenò una bagarre alla Camera mentre Buffon tentava di spiegare "di politica non capisco niente", ma senza evitare il deferimento alla Disciplinare (che poi non portò a nulla).

    A marzo scorso, mentre in campo continuava la sfilata di dediche e dichiarazioni, la Figc italiana, dopo che l'International Board ammorbidì le leggi sull'esultanza (abolita l'ammonizione per chi festeggia un gol togliendosi la maglia, resta per chi esce dal campo), decise di ammettere le maglie della salute con dedica, purché non offensive o fomentatrici di violenza. Ma l'International Board questa volta colpisce duro: niente dediche e chi si spoglia rischia comunque il giallo. Addio moda, il calcio questa volta dovrà ubbidire.
    Non guardare l'orizzonte,cerca l'infinito.

    -Moderatore del Forum-
    La fondazione.
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    FightFalco
    Post: 4
    Utente Junior
    00 20/03/2002 12:39
    No proprio adesso che sono fatto fare la maglietta della fondazione.....porca troia
    Fight Falco
    M.c. - La Fondazione
    www.lucazannier.com
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    FightFalco
    Post: 5
    Utente Junior
    00 20/03/2002 12:56
    ALZO LA MAGLIETTA E DICO : TI HO RISPOSTO ANCORA
    A mio avviso il calcio a problemi più grandi da risolvere tipo budget stramiliardari immorali,imbrogli societari(Napoli-fiorentina), violenza tra gli ultrà ,violenza tra calciatori(ferrigno-bortolotti), incidenti diplomatici(roma-galatasaray), che lo hanno reso un business miliardario e quasi una vera e propria istituzione, più che un sano e bellissimo gioco. Per quanto riguarda le magliette con dedica , se fatte spontaneamente e con riferimenti del tutto personali (fidanzate, mogli , figli) o usate per lanciare messaggi importanti ( x aiutare le ricerche) o anche per fare gli auguri o per ringraziare qualcuno, le vedo positivamente e non mi trovo affatto contrario, perchè essendo nella nostra società persone idolatrate e seguite, potrebbero dare dei segnali importanti.Logicamente mi trovo contrario ai vari (vi o purgato ancora- boia chi molla)che non fanno altro che stuzzicare la violenza delle tifoserie, rischiando di provocare scontri. Concludo dicendo che se questa ormai abitudine viene usata nel verso giusto, può essere un qualcosa di divertente che aumenta lo spettacolo domenicale. PASSO E CHIUDO
    Fight Falco
    M.c. - La Fondazione
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    FightFalco
    Post: 6
    Utente Junior
    00 20/03/2002 12:59
    NON SONO IO MI SA CHE è LA TASTIERA CHE NON DIGITA LA ACCA
    HA PROBLEMI
    Fight Falco
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    www.lucazannier.com