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Oasi di Orbetello e Bosco della Patanella

  • Messaggi
  • Manuela
    00 10/10/2005 15:56
    Ieri mattina il cielo di Roma era di un azzurro intenso, come il mio sorriso quando ho varcato la soglia di casa. Era una di quelle mattine che mi fanno pensare che non può esistere la pioggia, anche se fino al giorno prima ne ho vista scendere parecchia anche sulla mia testa.
    Due parrocchetti mi hanno dato il loro squillante buongiorno volante non appena ho varcato le porte della città e il mio sguardo correva avanti alle ruote, incontro all'azzurro, al sole, alla maremma.

    All'Oasi di Orbetello con Alessio ho lasciato andare lo sguardo su quei luoghi familiari. Tornare dopo l'estate è un po' come riavviare il nastro. Stessi colori, stessi odori, stesse atmosfere dell'anno prima, eppure ogni volta è un ritrovarsi, un sorridere allo scorrere delle stagioni, un nuovo sperare in incontri sorprendenti e un nuovo aspettare di incrociare la propria esistenza con mille altre piccole esistenze alate.
    Sul vialone ci viene incontro un Colombaccio, e subito dopo una Ghiandaia, mentre percorriamo quei campi gialli e verdi, incorniciati di sughere e macchia mediterranea, sotto un sole estivo. Gruppi di gabbiani realidisegnano nell'azzurro del cielo come non fosse autunno, ma quando infiliamo lo sguardo nella feritoria del primo capanno riusciamo a sentire di nuovo il gusto del bw in laguna. Lo specchio d'acqua è come lo sfondo traslucido di una tela, su cui ampie macchie rosa di fenicotteri si alternano al bianco delle spatole (78 almeno!) e di aironi bianchi maggiori e garzette intenti nella pesca.
    Una piccola folla indaffarata di piovanelli pancianera, pivieresse, pettegole, gambecchi, piro piro piccoli (che stimiamo intorno alle 400 unità) zampetta sotto le pance di chiurli maggiori e avocette, intenti nella medesima attività ma con stili decisamente diversi! Ci soffermiamo parecchio ad osservare un paio di pittime reali senza riuscire a decidere tra le due possibilità, in fondo in periodo di migrazione tutto è possibile.

    La tela si colora di azzurro acceso non appena una coppia di Martin pescatore sfreccia davanti a noi, qualche beccapesci si tuffa con grazia e poi le variopinte piume galleggianti si spingono a riempire gli spazi vuoti ed è un tripudio di mestoloni che sonnecchiano e si lasciano portare, fischioni che si riuniscono chiamandosi continuamente, germani che sfilano incolonnati sul fondo, piccole alzavole che si sparpagliano tra le altre anatre, svassi maggiori e qualche Tuffetto che sbucano a sorpresa! Su tutto, il volo del Falco di palude, che in un attimo ricorda ad ognuno le leggi di natura e, non appena la sua ombra si riflette sull'acqua, tutto vola e a noi non resta che guardare a bocca aperta lo spettacolo di migliaia di ali di tutti i colori sollevarsi e mescolarsi. Soltanto una pigra fila di gabbiani comuni se ne resta accovacciata sulla spiaggetta a guardare con un certo distacco tutta la scena. Tornando indietro scorgiamo anche un Gheppio intento a sbocconcellare la sua preda in volo, e stormi di passeri, squadre di cardellini, qualche Fringuello, la voce melodiosa dell'Usignolo di fiume, il ticcare del Pettirosso e il chiocciare delle taccole!

    Sui prati lungo il viale si fermano anche una decina di aironi guardabuoi, per l'occasione divenuti guardapecore e capre!
    Agli stagnoni c'è un panorama bicolore fatto di acqua e strisce di terra cespugliata. Qualche garzetta, 7 pivieresse e 2 gambecchi si specchiano con le zampe a mollo poco distanti da noi, mentre una nuvola rosa sonnecchia compatta in lontananza. File di cormorani cominciano a sfilare nel cielo rosseggiante procedendo in formazione e facendoci sollevare lo sguardo. Possiamo sentire il rumore delle loro ali echeggiare intorno e non posso evitare di chiedermi come si possa turbare tutto questo usando un fucile. Il cacciatore è a pochi passi da noi e guarda il nostro stesso cielo, ma forse con occhi diversi dai nostri.

    Al Bosco della Patanella incontriamo Roberto con la sua Barbara e insieme ci godiamo il tramonto e la chicca finale che ci sorprende sfrecciando sopra i pini. Si tratta di cinque rondoni maggiori, la cui pancia bianca sembra rosa confetto con la luce del sole ormai morente. Le nostre ombre si allungano mentre il cane di Roberto chiama a gran voce dall'auto la nostra attenzione.
    Vabbè, sarà ora di andare.

    [Modificato da fcvinci 18/03/2007 18.36]

  • Livia
    00 16/11/2005 22:26
    info su orbetello
    Ciao Manuela sono una socia lipu e appassionata birdwatcher come voi,ho letto il tuo report su orbetello (ancora nn ci sono stata..) per andare a colpo sicuro mi potresti dare qualche "dritta" pratica? tipo se la riserva ha orari e giorni da rispettare, se le visite sono obbligatoriamente guidate oppure l'ingresso è libero? vorrei andare questo fine settimana o il prox,magari incontro anch'io il buon vecchio gildi che m'ha insegnato quasi tutto quello che so sui rapaci.. [SM=g27963] Grazie e a presto
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    falco pellegrino
    Post: 86
    Admin
    Senior
    00 21/11/2005 17:14
    Manuaela,
    scusa, mi inserisco giusto per informare...chi non ci conosce.

    Livia,
    forse non hai fatto caso al sito del Circolo dei Birdwatchers del Litorale Romano che viene qui ospitato insieme ad altri siti LIPU.
    Il nostro sito del CircoloBW ospita e informa gli appassionati di BW organizzando escursioni, incontri e brevi conferenze sui temi inerenti al BW. Tra le altre cose puoi gia' trovarci il programma delle escursioni per il 2006.
    Se vuoi, se sei interessata puoi partecipare agli eventi che ti interessano e quantaltro sia di tuo interesse.

    Ciao [SM=g27961]

    [Modificato da falco pellegrino 21/11/2005 17.16]

  • Manuela
    00 22/11/2005 20:26
    info
    Cara Livia, scusami se ti ho fatta aspettare, spero di non aver compromesso i tuoi programmi di birdwatching! [SM=g27959]
    L'oasi wwf di Orbetello è aperta la domenica e la visita può essere guidata o meno, a seconda delle preferenze. Il biglietto è gratuito per i soci del wwf e dato che io lo sono da diversi anni non so quanto costi per i non soci. So che l'ideale è andare in mattinata, perché i capanni sono a favore di luce, e inoltre bisogna essere di ritorno entro le 15.00. Ti consiglio di preventivare almeno 3 ore se vuoi goderti lo spettacolo senza guardare in continuazione l'orologio!!
    Buon Birdwatching!!!
    Manuela