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S.O.S. NIDIACEI - Cosa occorre sapere

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    fcvinci
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    Admin
    Senior
    00 20/07/2004 20:26
    In primavera capita spesso di trovare un nidiaceo apparentemente orfano. Come dobbiamo comportarci?

    Innanzitutto occorre capire:
    • se l'uccellino ha davvero bisogno di aiuto (ferito, giovane di Rondone);
    • se può essere ricollocato nel nido;
    • se è meglio lasciarlo dove è.
    1. nel caso sia ferito occorre ricoverarlo rapidamente presso un Centro LIPU;
    2. se è un Rondone si può allevare, con carne macinata oppure con tarme della farina o camole del miele.
      Il cibo deve essere introdotto nella gola dell'animale, perchè di solito non aprono spontaneamente il becco.
      Queste operazioni, insieme alla valutazione del luogo più opportuno dove liberarlo (una volta cresciuto) devono essere svolte con l'aiuto di un Centro LIPU (www.lipu.it/..) specializzato;
    3. se il nidiaceo è sano ma ancora privo di piumaggio ed è caduto dal nido, vi deve essere ricollocato al più presto;
    4. nel caso si tratti di un nidiaceo sano già coperto di piumino o penne (anche se non completamente sviluppate) e con occhi aperti, è opportuno andare via lasciando nel luogo, dopo averlo sottratto a eventuali pericoli incombenti (auto, gatti).
    Quali sono i problemi connessi all'allevamento di un nidiaceo?
    • errori nel cibo offerto: ad esempio non usare mai il latte, il pane, cibi salati o piccanti;
    • errori nella frequenza o nella quantità di cibo somministrato: è meglio fornire piccole dosi ma spesso, al massimo ogni mezz'ora, un'ora;
    • problemi legati all'imprinting, vale a dire all'immagine mentale della specie di appartenenza, che il nidiaceo si forma sulla base degli esseri viventi che lo accudiscono;
    • aspetti normativi: tutti gli animali selvatici sono patrimonio dello Stato e non possono essere detenuti da privati.

    [Modificato da fcvinci 15/04/2005 20.57]

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    fcvinci
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    Admin
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    00 17/08/2004 10:13
    Altre informazioni tratte dal sito LIPU Roma
    S.O.S. NIDIACEI
    Cosa fare se si trova un giovane uccello in difficoltàIn primavera, durante una passeggiata nel bosco, ma anche nel giardino di casa, può capitare a chiunque di trovare un "nidiaceo" (= uccello nato recentemente; "pullus" è un termine equivalente).
    In genere pensiamo che sia malato, si sia perso, sia rimasto orfano e si trovi in una situazione di grave pericolo a causa dei gatti, cani o altri predatori, del traffico, di malintenzionati o altro. Il nostro istinto c'induce a raccogliere il piccolo e portarlo a casa per "allevarlo". Questo atteggiamento, peraltro lodevole in quanto dimostra sensibilità nei confronti della natura, non sempre si rivela il migliore per la salute del nidiaceo.

    Come dobbiamo comportarci?
    - Innanzi tutto dobbiamo essere consapevoli che il benessere di un animale selvatico non è una gabbia o la nostra casa ma la libertà nel proprio habitat;- tutti gli uccelli selvatici (eccettuato il colombo di città) sono specie protette e appartengono al patrimonio dello Stato;- gran parte dei nidiacei abbandona spontaneamente il nido quando ancora non sa volare bene, pur essendo seguito e alimentato dai genitori (ad es. Merli, Civette, Allocchie molte altre specie). Raccogliere uno di questi nidiacei significa strapparlo alle cure dei genitori, sicuramente più valide del più esperto e attento veterinario.Allevandoli si corre inoltre il rischio di "imprintarli" sull'uomo, facendone animali con una identità specifica deviata irreversibilmente e nonpiù in grado di affrontare una normale vita libera.
    Esistono quindi due principali situazioni, che dobbiamo valutare:
    - Nidiacei feriti, malformati e giovani di Rondone: per sopravvivere hanno bisogno di cure da parte dell'uomo (devono essere ricoverati presso centri specializzati)- Nidiacei sani, anche se ancora incapaci di volare: devono essere lasciati nel luogo di ritrovamento, sottraendoli ad eventuali pericoli incombenti

    COSA FARE CASO PER CASO

    NIDIFUGHI:
    sono i piccoli che nascono già coperti di piumino, cquisiscono subito una certa indipendenza allontanandosi presto dal nido, che in genere è costruito per terra. Di solito hanno una colorazione mimetica.
    Chi sono: anatre, gabbiani, piccoli trampolieri (limicoli), galliformi (tra cui i pulcini delle galline!).
    Cosa fare: se trovati in buona salute vicino acanali, paludi, greti di fiumi, spiagge o campi, devono essere lasciati dove sono, allontanandosi in fretta, soprattutto se ci sono adulti che lanciano richiami d'allarme. Se feriti devono essere ricoverati presso un centro specializzato.
    INTERMEDI:
    sono nidiacei che nascono già provvisti di piumino, ma rimangono nel nido e dipendono dai genitori per alcunesettimane.
    Chi sono: rapaci diurni e notturni
    Cosa fare: se si tratta di piccoli di Barbagianni o Civetta trovati entro un fienile, solaio o altra costruzione non vanno prelevati a meno che si abbia la certezza che entrambi i genitori siano morti o che l'edificio verràdistrutto. I piccoli di Allocco, Gufo comune e Assiolo trovati a terra in boschi, parchi, campagne vanno posizionate in alto, nel nido o su un ramo. I genitori continueranno a nutrirli (di notte,quando ce ne saremo andati). Tenere presente che Allocco e Assiolo nidificano in buchi di alberi, il Gufo comune in vecchi nidi di Gazza o Cornacchia.
    NIDICOLI:
    sono nidiacei che nascono ciechi e privi di piumaggio, e sono completamente dipendenti dai genitori per alcune settimane.
    Chi sono: passeriformi (Merli, Rondini, Cince, ecc.), tortore e simili, picchi, rondoni. I nidi vengonocostruiti su alberi o arbusti, qualche specie cova a poca distanza dal suolo e altre entro cavità.
    Cosa fare: se trovati a terra, isolati, incapaci di muoversi e fuori di un nido è conveniente riporli nuovamente nel nido o, se questa operazione risultasse complessa, sistemarli nelle immediate vicinanze, in un puntosopraelevato, al sicuro dai potenziali predatori (gatti, ecc.), magari entro una cassettina dalla quale non possanocadere.


    Rondone cerca famiglia
    Ecco alcune istruzioni per aiutare i piccoli rondoni affamati caduti dal nido. Il Rondone è una specie migratrice, nidificante comunemente nelle città. Il colore è nerastro, è lungo 16 cm, le ali sono a forma di falce ed a punta. I nidi vengono allestiti in buchi di muri o di altrecostruzioni umane. Le uova, 2 o 3 di colore bianco, vengono in genere depositate ai primi di Giugno; il periodo di covata varia dai 18 ai 25 giorni. E' possibile trovare i nidiacei di Rondone per terra, soprattutto in primavere piovose e fredde, che impediscono ai genitori di trovare il cibo. A causa delle abitudini dei genitori, i piccoli di Rondone caduti non possono né essere rimessi nel nido né vicino di esso, al contrario di tutte le altre specie.
    Sistemazione del piccolo di Rondone
    Foderare un sottovaso con stracci (privi di pericolosi filamenti), di dimensioni sufficienti affinché i piccoli non si rovinino le lunghe ali. Porre il tutto in una scatolaper scarpe, rivestendo il fondo con carta da sostituire periodicamente. Tenere al caldo (25°-30°C).
    Alimentazione
    Il Rondone è insettivoro, e si nutre di "plancton" aereo, cioè insetti raccolti volando con il becco spalancato. Se alla vista del cibo i Rondoni aprono spontaneamente il becco, è sufficiente introdurre il cibo il più vicino possibile alla gola; se questo non dovesse accadere occorre forzare delicatamente l'apertura delbecco, magari con l'aiuto di una seconda persona che introduce il cibo in gola.
    Alimenti da fornire per ogni pasto (almeno 4 pasti al giorno): 12 tarme della farina (tenebrioni) o del miele, reperibili in negozi per animali o di pesca. Sarà anche necessario somministrare qualche goccia d'acqua al giorno con un contagocce.
    Liberazione
    I piccoli Rondoni dovranno essere messi in libertà solo quando il piumaggio sarà completo e le ali chiuse supereranno la coda di un paio di centimetri. Allora si deve andare in un prato abbastanza ampio in una mattina priva di vento ed incitarli al volo lanciandoli in alto. Può risultare necessario eseguire più tentativi, ed a volte occorrono alcuni giorni di "allenamento".


    Cosa fare se si trova un uccello ferito

    1) va informata l'Amministrazione Provinciale (Servizi Faunistici - Ufficio Caccia) e poi l'animaleva subito inviato ad un centro specializzato e autorizzato (a Roma il Centro Recupero Fauna Selvatica); 2) l'animale va messo dentro una scatola di cartone robusta e proporzionata alle dimensioni dell'animale,con dei fori per l'aria;
    3) quale alimento "universale di emergenza" si può' usare omogeneizzato di manzo offerto tramite una siringa senza ago o della carne tritata magra.

    [Modificato da fcvinci 17/08/2004 10.36]

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    fcvinci
    Post: 174
    Admin
    Senior
    00 17/08/2004 18:14
    Articolo tratto dal sito www.animalieaniamali.it
    PULCINI, ISTRUZIONI PER L’USO: le regole da seguire per “adottare” un uccello caduto dal nido.

    In questo periodo dell'anno è molto facile imbattersi per strada in piccoli uccelli, magari caduti dal nido, che hanno bisogno di aiuto. Però, prima di prendere qualsiasi decisione in merito, è meglio tenere a mente alcune regole.
    Se si intende allevare un uccellino bisogna anzitutto disporre di tempo! Chi alle sette deve andare a lavorare e torna a casa la sera e non ha la possibilità di portarsi dietro il "figlio adottivo" per prendersene cura, non può pensare di mantenere in vita un uccello. I giovani pulcini, infatti, devono essere nutriti molto spesso durante l'arco della giornata, altrimenti muoiono.
    Esistono dei centri dove è possibile rivolgersi se non si è in grado di accudire al trovatello.
    Dobbiamo tenere presente che alcune specie come ad esempio merli, pettirossi, codirossi e allodole, lasciano il nido prima di saper volare e vengono inseguiti dai genitori, che sono presenti solo al momento dell'imbeccata. Quindi prima di raccogliere un uccellino, è bene aspettare dai 5 ai 10 minuti, osservando da lontano se i genitori se ne prendono cura oppure no.
    Ma è sempre bene raccogliere un uccellino?
    Se non in casi di evidente emergenza è preferibile non toccare gli uccellini, questo per non stressare inutilmente sia loro che i genitori. Ma ci sono dei segni inequivocabili per riconoscere un piccolo che è stato abbandonato: è indebolito e infreddolito, silenzioso, tiene gli occhi chiusi e si lascia prendere senza tentare di fuggire. Oppure pigola in continuazione, chiedendo cibo nonostante la presenza dell'uomo, che normalmente lo farebbe ammutolire.
    Cosa mangia un uccellino piccolo? Come si può fare a scaldarlo?
    Il cibo deve essere appropriato alla specie e all'età dell'animale. Per corvidi vanno bene carne, larve, pastone; per i passeriformi granivori carne, larve, tuorlo d'uovo sodo, piccoli semi; per i passeriformi insettivori carne, insetti e larve. Per i piccoli di piccione piccoli semi e il classico pastone; per i rondoni sempre carne, larve e insetti; per le upupe e i picchi carne e larve, noci, nocciole e mandorle tritate.
    I pasti devono iniziare la mattina alle sei e terminare la sera alle venti. Ogni pasto non deve mai superare il 15% del peso del nidiaceo e l'intervallo di somministrazione varia da specie a specie. Gli insuccessi possono dipendere da molte cause: un uccellino trovato in terra potrebbe essere stato buttato giù dai genitori perché malato, potrebbe essere pieno di parassiti, potrebbe avere una malattia batterica o virale. Dobbiamo considerare che solo una piccola percentuale di piccoli ce la farà, anche a causa dei nostri inevitabili errori.

    Ma se ci siamo impegnati e abbiamo avuto fortuna e se il nostro piccolo amico sa già volare, dopo qualche giorno sarà diventato autosufficiente. Un uccello è autosufficiente quando sa volare, atterrare, innalzarsi e procacciarsi il cibo da solo. A questo punto il nostro lavoro di tutori è compiuto, e possiamo lasciarlo tornare alla sua vita libera come spetta ad ogni animale.
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    fcvinci
    Post: 251
    Admin
    Veterano
    00 13/03/2005 17:29
    Informazioni tratte dal sito www.lipu.it
    Nel sito www.lipu.it/... sono disponibili approfondimenti sul tema degli animali feriti.
    Nel dettaglio leggere questi approfondimenti: www.lipu.it/oasi/animaliferiti_approf.htm

    [Modificato da fcvinci 16/05/2007 13.28]