00 03/06/2004 18:27
La strage si è consumata sull'argine del fiume Crostolo, a Guastalla, paese della bassa in provincia di Reggio Emilia verso il fiume Po. Una squadra di operai, privi di autorizzazione, hanno abbattuto lunedì 31 Maggio, per conto del proprietario del terreno, circa 500/600 pioppi per ricavarne legna da vendere. Proprio su quegli alberi però Garzette e Nitticore, due specie di aironi, avevano costruito un migliaio di nidi, quindi erano in piena fase di nidificazione. Risultato: nidi distrutti, migliaia di piccoli (pulli) morti. Bastava aspettare un mese, e tutto questo non sarebbe successo.
La segnalazione alla LIPU e alla Polizia provinciale è arrivata da Emilio Maestri, Presidente della Cooperativa Eden, autore di un censimento che aveva contato, prima degli abbattimenti, più di 1.000 nidi, proprio nel bosco abbattuto. I volontari della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Reggio Emilia, unitamente ai responsabili nazionali, sono prontamente accorsi sul posto il pomeriggio del 31 Maggio e hanno documentato lo scempio con una quindicina di scatti fotografici. Ad accoglierli un odore fortissimo di cadaveri e scene agghiaccianti.
La LIPU denuncerà alla Procura i responsabili e sta considerando l’ipotesi di costituirsi durante il processo parte civile per ottenere il rimborso del danno ambientale. La garzaia di Guastalla era la più importante dell’Emilia-Romagna; si consideri inoltre che il 30% della popolazione europea di queste due specie si trova in Italia. La garzaia oggetto degli abbattimenti era inoltre tutelata dall’Unione Europea in quanto si trova all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS) “Crostolina di Guastalla”.
Dopo un sopralluogo dei vigili urbani, l’amministrazione comunale di Guastalla ha emesso un’ordinanza "di sospensione immediata di abbattimento, non essendo i proprietari e la ditta esecutrice provvisti di alcun titolo abilitativo". Il Comune si è riservato di prendere ulteriori provvedimenti nei prossimi giorni.
Parole di rabbia dal Presidente LIPU Giuliano Tallone: "Condanniamo questo gravissimo episodio, assolutamente gratuito e ingiustificato. E' incredibile come possa essere successo un fatto simile quando da 25 anni queste specie sono protette dalle normative comunitarie e nazionali e quando un numero così consistente di coppie sia assolutamente visibile benissimo a occhio nudo".