Parliamo di Cuba? Il forum di Cuba Pratica

Madrid 11 marzo

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    AiRe
    Post: 1.392
    Registrato il: 03/12/2001
    Utente Veteran
    00 12/03/2004 15:06
    mah!
    speriamo non capiti nulla sulle nostre metropolitane!!!


    Sulla strage l'ombra di Osama?

    12/3/2004




    Una dichiarazione attribuita ad al-Qaeda inviata al quotidiano Al-Quda Al-Arabi: viene rivendicata la responsabilità del massacro. L'organizzazione si attribuisce anche la strage italiana di Nassiriya. Nella lettera si annunciano attacchi all'Italia e agli Usa > Le foto di Atocha



    Secondo il quotidiano londinese in lingua araba Al Quds Al-Arabi - in italiano, Gerusalemme araba - una presunta lettera di Al Qaeda rivendica le stragi di Madrid.

    Fonti di intelligence Usa sono però scettici sull'attendibilità della rivendicazione del gruppo di Abu Hafs.
    La rivendicazione sarebbe giunta per email alla redazione del giornale e sarebbe firmata appunto dal gruppo delle «Brigate di Abu Hafs» nel nome di Al Qaeda.

    Nel messaggio si legge che le «squadre della morte» delle brigate sono riuscite a penetrare in «uno dei pilastri dell'alleanza dei crociati: la Spagna». E ancora: «Questo è un modo per sistemare vecchie pendenze con la Spagna, la crociata, e l'alleato dell'America nella guerra con l'Islam».
    Quindi, riferendosi al primo ministro Josè Maria Aznar, la dichiarazione si chiede: «Aznar, dov'è l'America? Chi vi proteggerà da noi, Gran Bretagna, Giappone, Italia e tutti gli altri?».

    La rivendicazione prosegue attribuendo alla stessa organizzazione l'attacco contro la caserma dei carabinieri a Nassiriya che provocò la morte di 19 uomini della missione militare italiana in Iraq: «Quando abbiamo attaccato i soldati italiani a Nassiriya e vi abbiamo mandato, a voi e agli agenti dell'America un ultimatum per ritirarvi dall'alleanza anti Islam, non avete capito il messaggio.
    Ora lo abbiamo reso chiaro e speriamo che questa volta capirete». Si legge infine nella rivendicazione: «Annunciamo la buona notizia per i musulmani del mondo che un attacco contro l'America «Venti della morte nera» è allo stadio finale di preparazione, - pronto al 90 per cento - e arriverà presto, se Dio vuole». Gli Stati Uniti comunque hanno dichiarato che il livello di allarme non sarà alzato.

    NON TRALASCIARE NESSUNA PISTA
    Il dolore, l'emozione della tragedia sono ancora vive, troppo vicine per ragionare.
    Ma il compito degli investigatori è proprio questo: mettere insieme gli elementi concreti per dare un nome al mandante dell'orrore.
    Il ministro dell'Interno spagnolo Angel Acebes, a caldo, aveva subito dato con certezza un indirizzo: «E' stata l'Eta». Ma in serata la certezza è stata un po' più sfumata. Il ministro ha confermato che l'orientamento principale delle indagini per le stragi resta l'Eta, anche se ha precisato che «non si esclude alcuna altra possibilità».
    E tra le ipotesi in qualche modo torna quella del terrorismo islamico: in un furgone nella città di Alcalà de Henares, vicino Madrid, sono stati trovati sette detonatori e alcune audiocassette con versetti del Corano in arabo.
    La notizia, riferita dallo stasso Acebes, si collega a quanto dichiarato in giornata dal braccio politico dell'Eta, Batasuna, che ha negato il coinvolgimento di indipendentisti baschi negli attentati e che ha indicato nel terrorismo islamico il possibile colpevole della strage di Madrid. Perplessità, viste le modalità degli attentati, erano state espresse anche dall'Europol.

    ELEMENTO COMUNE
    C'è un importante elemento comune che lega i quattro attentati di Madrid alla «pista islamica», tanto da spingere le autorità spagnole ad aprire un secondo fronte nelle indagini, accanto alla matrice basca, data pressoché per certa finora.
    Tre dei quattro treni colpiti erano partiti, formando i convogli, dalla cittadina di Alcalà de Henares, e il quarto vi era transitato prima di arrivare nella capitale spagnola.
    E proprio ad Alcalà è stato ritrovato il furgone con a bordo sette detonatori e un'audiocassetta con incisi versetti del Corano in arabo.
    Una cassetta comunque di tipo commerciale, «usate abitualmente per l'insegnamento del Corano» ha detto il ministro dell'Interno ipotizzando che possa trattarsi anche di un tentativo di depistaggio.

    http://www.panorama.it/europa/capitali/articolo/ix1-A020001023529
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    cubalowcost
    Post: 13
    Registrato il: 10/03/2004
    Utente Junior
    00 13/03/2004 18:31
    Re:
    Oramai il mondo è destinato all'oblio..quandi mi vergogno di appartenere al genere umano!


    Scritto da: AiRe 12/03/2004 15.06
    mah!
    speriamo non capiti nulla sulle nostre metropolitane!!!


    Sulla strage l'ombra di Osama?

    12/3/2004




    Una dichiarazione attribuita ad al-Qaeda inviata al quotidiano Al-Quda Al-Arabi: viene rivendicata la responsabilità del massacro. L'organizzazione si attribuisce anche la strage italiana di Nassiriya. Nella lettera si annunciano attacchi all'Italia e agli Usa > Le foto di Atocha



    Secondo il quotidiano londinese in lingua araba Al Quds Al-Arabi - in italiano, Gerusalemme araba - una presunta lettera di Al Qaeda rivendica le stragi di Madrid.

    Fonti di intelligence Usa sono però scettici sull'attendibilità della rivendicazione del gruppo di Abu Hafs.
    La rivendicazione sarebbe giunta per email alla redazione del giornale e sarebbe firmata appunto dal gruppo delle «Brigate di Abu Hafs» nel nome di Al Qaeda.

    Nel messaggio si legge che le «squadre della morte» delle brigate sono riuscite a penetrare in «uno dei pilastri dell'alleanza dei crociati: la Spagna». E ancora: «Questo è un modo per sistemare vecchie pendenze con la Spagna, la crociata, e l'alleato dell'America nella guerra con l'Islam».
    Quindi, riferendosi al primo ministro Josè Maria Aznar, la dichiarazione si chiede: «Aznar, dov'è l'America? Chi vi proteggerà da noi, Gran Bretagna, Giappone, Italia e tutti gli altri?».

    La rivendicazione prosegue attribuendo alla stessa organizzazione l'attacco contro la caserma dei carabinieri a Nassiriya che provocò la morte di 19 uomini della missione militare italiana in Iraq: «Quando abbiamo attaccato i soldati italiani a Nassiriya e vi abbiamo mandato, a voi e agli agenti dell'America un ultimatum per ritirarvi dall'alleanza anti Islam, non avete capito il messaggio.
    Ora lo abbiamo reso chiaro e speriamo che questa volta capirete». Si legge infine nella rivendicazione: «Annunciamo la buona notizia per i musulmani del mondo che un attacco contro l'America «Venti della morte nera» è allo stadio finale di preparazione, - pronto al 90 per cento - e arriverà presto, se Dio vuole». Gli Stati Uniti comunque hanno dichiarato che il livello di allarme non sarà alzato.

    NON TRALASCIARE NESSUNA PISTA
    Il dolore, l'emozione della tragedia sono ancora vive, troppo vicine per ragionare.
    Ma il compito degli investigatori è proprio questo: mettere insieme gli elementi concreti per dare un nome al mandante dell'orrore.
    Il ministro dell'Interno spagnolo Angel Acebes, a caldo, aveva subito dato con certezza un indirizzo: «E' stata l'Eta». Ma in serata la certezza è stata un po' più sfumata. Il ministro ha confermato che l'orientamento principale delle indagini per le stragi resta l'Eta, anche se ha precisato che «non si esclude alcuna altra possibilità».
    E tra le ipotesi in qualche modo torna quella del terrorismo islamico: in un furgone nella città di Alcalà de Henares, vicino Madrid, sono stati trovati sette detonatori e alcune audiocassette con versetti del Corano in arabo.
    La notizia, riferita dallo stasso Acebes, si collega a quanto dichiarato in giornata dal braccio politico dell'Eta, Batasuna, che ha negato il coinvolgimento di indipendentisti baschi negli attentati e che ha indicato nel terrorismo islamico il possibile colpevole della strage di Madrid. Perplessità, viste le modalità degli attentati, erano state espresse anche dall'Europol.

    ELEMENTO COMUNE
    C'è un importante elemento comune che lega i quattro attentati di Madrid alla «pista islamica», tanto da spingere le autorità spagnole ad aprire un secondo fronte nelle indagini, accanto alla matrice basca, data pressoché per certa finora.
    Tre dei quattro treni colpiti erano partiti, formando i convogli, dalla cittadina di Alcalà de Henares, e il quarto vi era transitato prima di arrivare nella capitale spagnola.
    E proprio ad Alcalà è stato ritrovato il furgone con a bordo sette detonatori e un'audiocassetta con incisi versetti del Corano in arabo.
    Una cassetta comunque di tipo commerciale, «usate abitualmente per l'insegnamento del Corano» ha detto il ministro dell'Interno ipotizzando che possa trattarsi anche di un tentativo di depistaggio.

    http://www.panorama.it/europa/capitali/articolo/ix1-A020001023529