AcquariForum acquariofilia

Chi e' Charles Darwin?

  • Messaggi
  • OFFLINE
    cipcip03
    Post: 287
    Città: ROMA
    Sesso: Maschile
    Moderatore
    00 15/10/2003 15:07
    Charles Darwin nacque il 12 febbraio del 1809 a Shrewsbury, piccola cittadina di campagna vicino a Birmingham (grande quasi quanto Aquileia e con alcuni resti romani - ehehehe[SM=x76550] ).
    Inizio' gli studi di medicina spintovi in maniera ossessiva dal padre, e quindi Charles indirizzo' il proprio interesse sulla storia naturale, sulla biologia e sull'entomologia affascinato anche dalle nuove teorie in tema di zoologia e di botanica (JB Lamarck).
    Tuttavia, non essendo questa una sua scelta primaria, i suoi risultati scolastici furono miseri[SM=x76575] , tanto che il padre (ancora lui, che barba)decise di farlo dedicare alla "carriera" sacerdotale (Cambridge)[SM=x76566] .
    Ma qui il piccolo D frequentò spontaneamente lezioni di botanica, mentre collezionava e classificava insetti e rocce.
    Il 21 dicembre 1831 s'imbarcò [SM=x76619] come biologo-naturalista sul brigantino Beagle, attrezzato per effettuare ricerche scientifiche e geofisiche (novello J Cousteau).
    Il viaggio intorno al mondo duro' fino alla fine dell'anno 1836, consentendo a D di raccogliere un'ingente quantità di materiale e di condurre svariate osservazioni ambientali: ad ogni differente sbarco D esplorava il suolo, il cielo e la terraferma, ruscelli, mare e torrenti, fiumi e sponde, prati paludi, montagne, raccogliendo e catalogando campioni di specie animali e vegetali, di cui descriveva le abitudini, da perfetto precursore ed iniziatore di quella scienza che poi si chiamera', quasi 100 anni piu' tardi, ETOLOGIA (a tutti gli effetti deve essere considerato il padre putativo di Conrad Lorenz)[SM=x76547] .
    Nel 1839 pubblicherà il "Viaggio di un naturalista intorno al mondo", diario di queste esplorazioni.
    Fu pero' nel corso del viaggio sul Beagle e negli anni seguenti che D giunse alla conclusione che le specie si modificano rispetto alla loro forma originaria ed evolvono gradualmente, quasi con delicatezza, adattandosi all'ambiente ed alle esigenze, e che esiste una teoria scientifica dell'evoluzione, scissa dalla creazione divina. [SM=x76556]
    D si era dedicato quindi alla osservazione, alla contemplazione ed alla riflessione su dati, numeri, specie, caratteri, deposizioni e nidi, covate e migrazioni, ambientamento e adattamento: in particolare studio' la distribuzione geografica delle specie, le leggi della variazione, la divergenza dei caratteri, l'estinzione delle specie meno adatte e piu' fragili (un lavoro da certosino, che non si occupa di numeri e statistiche, bensi' analizza con sensibilita' non priva di scienza e con curiosita' attiva il movimento delle pinne e le somiglianze degli artigli dell'iguana con le spine del cactus e cosi' via).
    Testardo e talora innamorato anche solo di un aspetto,D dedicò ad esempio otto anni al lavoro sistematico dei cirripedi, realizzò un allevamento di colombi per studiarne somiglianze e differenze e per condurre esperimenti di selezione artificiale.
    In sostanza, l'accettazione susseguente della teoria dell'evoluzione aveva quindi posto il problema della Creazione: se le specie non sono state infatti create così come le conosciamo da un Creatore divino, come spiegare il loro adattamento all'ambiente in cui vivono, che a volte è veramente mirabile?
    La soluzione venne dall'analogia tra la selezione operata dall'uomo per migliorare le razze domestiche e quella che avviene in natura.
    In particolare, il meccanismo con cui la selezione agisce in natura era insito nella natura stessa e cioe' si trattava della lotta per la sopravvivenza (siamo quindi un po' tutti dei novelli Robinson Crusoe' e le nostre frustrazioni dipendono, cosi come pure gli insuccessi, dall'adattamento all'ambiente, al gruppo, al lavoro alla collettivita' e cosi' via...).[SM=x76569]
    Nel 1859, dopo oltre vent'anni di elaborazione, uscì "On the Origin of Species by Means of Natural Selection", sostanzialmente accettata dalla comunita' scientifica per quanto riguarda il concetto dell'evoluzione, mentre venne rigettata in gran parte per quanto attiene il concetto di di "selezione naturale".
    Decisissima l'opposizione degli ambienti religiosi, legati ai concetti biblici (e poi Galileo docet).[SM=x76584]
    D diede contributi importanti con i concetti di evoluzione ramificata, che implica la discendenza da un'origine comune di tutte le specie viventi, e di evoluzione graduale, contrapposta a quella a salti (mutazionismo), che tuttavia mal si adatta anche alla vita moderna: il camaleontismo politico ne' un esempio, con la graduale evo-involuzione che a dir si voglia, da destra al centro a sinistra ripassando dall'una all'altra sponda come... voltagabbana. [SM=x76577]
    In seguito D affrontò anche l'origine dell'uomo, formulando la concezione naturalistica dell'uomo e illustrando il principio di continuità con gli animali (non e' infatti sbagliato dire che siamo... animali o bestie - vedi malsane discussioni sul forum)[SM=x76561] , e giunse anche alla conclusione della discendenza umana da un unico ceppo comune, con successiva diversificazione: da qui l'introduzione del concetto di popolazione, che rende conto della variazione delle caratteristiche umane (per buona pace di Bossi [SM=x76565] e... che nessuno me ne voglia, perche', a differenza dell'uomo, la natura non crea differenze stupide).
    Ma quello che mi piace di piu' e' che D si preoccupò di elaborare un metodo per la scienza della vita, che non può essere ridotta alle leggi e regole della matematica, della chimica e della fisica.
    D deve quindi essere considerato il fondatore di un nuovo ramo della filosofia della scienza e della coscienza, la filosofia della biologia e delle scienze naturali in genere, che ha ancora una grande influenza nello sviluppo del metodo scientifico in vari campi come la biologia evoluzionistica, la paleontologia, la geologia e la geofisica, l'astrologia e la cosmologia.
    Meditiamo sempre piu'... un grande grande uomo![SM=x76559]

  • OFFLINE
    cipcip03
    Post: 322
    Città: ROMA
    Sesso: Maschile
    Moderatore
    00 19/10/2003 20:03
    modernita'
    Dal possibile all'impossibile? O viceversa?

    Charles Darwin, non ha il fascino di un etologo come Lorenz, ne' la sua persona ha la fisicita', il talento letterario e l'impatto naturale di Lorenz.
    E' difficile un dibattito su di lui, perche' le sue opere sono vastissime, ma piu' inventariali che discorsive, anche se ricche di quelle minuzie che per un acquariologo sono affascinanti.
    Nonostante questo, la modernita' di D ha cambiato, con la teoria dell’evoluzione, la concezione della natura del suo tempo e degli anni a venire. [SM=x76547]

    D ha, rispetto ad ogni etologo, di cui peraltro e' padre putativo e precursore, una patina ed un'essenza di assoluto, di applicabilita' alla vita, in ogni sua forma, che a mio avviso lo rende modestamente al vertice delle modificazioni tipiche di ogni biotipo. Modestamente perche' D era un positivista puro, privo di target o di insegne al neon: un naturalista dilettante fuggito dal mondo della medicina![SM=x76599]
    Ma ha dimostrato una cosa grandissima e cioe' che ogni cosa, nel corso dei millenni, si evolve o si trasforma per vincere le condizioni ostili dell'ambiente e per una migliore utilizzazione delle risorse vitali.

    Molti non furono d’accordo con le sue idee perché contrarie alla storia della creazione nella versione della Bibbia, secondo la quale tutti gli esseri viventi, Adamo ed Eva compresi, furono creati in sei giorni: ma D, a ragione ritenuto da molti come il più grande scienziato inglese, sepolto per questo nell’ Abbazia di Westminster, era ugualmente riuscito, con la sua sequenzialita' delle complessita' viventi, a non offendere il mondo della creazione divina, ove le citazioni bibliche facevano apparire prima i pesci, poi rettili ed anfibi, poi esseri volanti ed infine l'uomo.[SM=x76557]

    E quando ascolto i racconti di chi di noi ha viaggiato, e tra costoro mi metto anch'io nel mazzo, pensando al viaggio di Mister D mi viene da rabbrividire: il più famoso nella storia della scienza, isole di Capo Verde, Brasile, la Pampa, la Patagonia, la Terra del Fuoco, tutta la costa del Cile e del Perù, le isole Galápagos e le isole coralline dell’Oceano Indiano. Whowwwww[SM=x76555]
    E il suo libro, uscito solo dopo 20 anni di lavoro, con le prime 1.250 copie vendute il giorno stesso della pubblicazione: quasi un Christian Jacq o un Grisham o un Camilleri...[SM=x76550]

    Sono passati 150 anni da quando D propose le linee dell'evoluzione biologica. Tutti gli esseri viventi derivano da uno stesso gruppo di organismi vissuti quasi 4 miliardi di anni fa.
    Ma come spiegare l'origine di tante diversità? La proposta di D fu semplice e geniale. Per lunghi periodi gli organismi di una data specie restano simili a se stessi, ma ogni tanto compaiono individui diversi che possono dar luogo ad una nuova specie, che può rimpiazzare la precedente.
    Questi nuovi individui nascono perché si è verificata un'alterazione, una mutazione, nel loro patrimonio genetico. Queste mutazioni sono casuali ma quasi inevitabili. Molte di loro produrranno individui malati, ma in qualche caso i nuovi individui si riveleranno più adatti dei vecchi a vivere in un certo ambiente naturale. [SM=x76552]
    La maggior parte delle novità biologiche vengono quindi spazzate via, ma alcune resistono e si affermano. Darwin chiamò selezione naturale questo insieme di processi.
    L'azione combinata delle mutazioni casuali e della selezione naturale hanno prodotto l'enorme varietà di esseri viventi oggi esistenti e portato a quelle sconvolgenti novità costituite dalla comparsa delle piante,vertebrati, mammiferi, uomo.

    D aveva un punto debole[SM=x76586] : come è possibile che piccole variazioni diano risultati tanto rilevanti da essere selezionati dall'ambiente circostante?
    D non sapeva che esistevano i geni e non poteva supporre che l'alterazione di alcuni di essi portasse uno sconvolgimento del piano somatico di un organismo.
    Solo nel 1983 [SM=x76587] furono isolati e caratterizzati geni controllori, esistenti in tutti gli animali superiori, dalla sanguisuga all'uomo e vennero chiamati Hox.
    Questi geni controllano la forma complessiva del corpo in tutti gli animali superiori. Una loro alterazione può avere effetti sconvolgenti e probabilmente li ha avuti nel passato.
    In questi 15 anni si sono succedute un gran numero di scoperte che hanno confermato il ruolo di controllori generali di questi geni chiamati geni-architetto. Sono loro infatti a fare il progetto dell'edificio del nostro corpo. Pensate che un insetto normale ha solo sei zampe, site nella sua regione toracica, perché il suo addome non porta zampe. Alterando un gene Hox gli si possono fare crescere anche le zampe toraciche come in un crostaceo e come nell'antenato comune di insetti e crostacei. Può bastare una mutazione in un singolo gene quindi a far comparire un'intera nuova categoria di animali.
    Meditiamo tutti...[SM=x76625]
  • OFFLINE
    ale13
    Post: 125
    Sesso: Maschile
    00 15/06/2004 22:59
    non riesco a trovare l'articolo di "le scienze" per essere + preciso.
    cip,non so se l'hai postato intenzionalmente,ma grazie all'attuale governo la teoria dell'evoluzione è stata eliminata dai programmi scolastici perchè "non scientificamente provata"...
    insomma stanno impedendo che i vostri figli (io sono ancora giovane[SM=x76554] ) imparino una delle teorie + geniali e illuminate della storia della scienza.
    c'è chi dice che queto è avvenuto in italia non a caso (in riferimento al creazionismo).
    come dici tu,cip:
    riflettiamo,riflettiamo...
  • OFFLINE
    daniele14
    Post: 507
    Città: BIELLA
    Sesso: Maschile
    00 30/08/2004 21:50
    ale, scusa ma volevo un chiarimento: la teoria dell'evoluzione èquella che l'uomo viene dalla scimmia o che esigenze diverse portano al cambiamento graduale delle speci animali?
    Cmq sia, sono stato ancora fortunato ad apprenderle sia alle elelmentari ke alle medie!
  • OFFLINE
    Lynx72
    Post: 245
    Sesso: Maschile
    00 24/11/2004 11:38
    Darwin disse che da una specie iniziale se ne possono originare differenti in base a divergenze adattative o a cambiamenti ambientali...........(in modo molto ma molto semplicistico).....................quindi direi ce sono vere tutte e due le ipotesi della tua domanda................ciao
  • OFFLINE
    Lynx72
    Post: 246
    Sesso: Maschile
    00 24/11/2004 11:42
    Infatti come nella teoria Darwiniana sul fringuello delle Galapagos................potremmo dire la stessa cosa delle diverse specie di Tropheus, Neolamprologus, Malacofili, ecc............che vivono sia nel Tanganika che nel Malawii..............dove si è sviluppata una vera e propria speciazione come nelle Galapagos.............