Scritto da: geppo 18/07/2005 17.54 l'abnegazione, invece, sottintende una categoria succube di un'autorità superiore, pronta a rinnegare i propri diritti e senza una volontà propria.
a prescindere che l'abnegazione + propria dei frati e forse neanche + di quelli, l'infermiere è "al servizio" del paziente e ognuno di noi lo fa al meglio per sè stesso e per lìutente finale che è sempre il paziente.
io questa AUTORITà SUPERIORE non so chi sia. la direzione? il dottore? la caposala? certo che no, ma neanche il paziente
ho anch'io vaghi ricordi delle suorine: per loro abnegazione era far tutto e subito, se male non importa, perchè lìimportante era che quando passava IL DOTTORE tutto doveva essera a puntino e il caffè sul fuoco
la mia collega, in servizio nello stesso reparto da + di 30 anni, mi raccontò questo aneddoto: la suora caposala ogni mattina praparava il caffè x il primario: latte freddo a parte, 2 biscottini "mi racomando, di quelli interi, non sbriciolati". una volta dovette allontanarsi per alcuni giorni, individuò una facente funzioni (all'epoca nessun'altra infermiera sapeva fare l'oscuro ruolo della caposala, se poi era suora non usava neanche andare in ferie) e le speigò per filo e x segno i suoi doveri, il + importante era il caffè. ebbene, vi parlo di una trentina dìdi anni or sono, già all'epoca l'infermiera si ribellò e, indovoinate, non successe nulla. da allora il primario si prepearò da solo il caffè, anche se la suora continuò a portargliene un aaltro ma lui non ebbe mai il coraggio di dirle che non gli piaceva, l'avrebbe troppo delusa.
ecco, questa era l'abnegazione dell'infermiera di una volta, quella decantata dalle suore