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Sincronicità

  • Messaggi
  • mokita
    00 17/08/2005 22:11
    energia come lettura per tutto:anche nel management il concetto di energia che è data dagli elementi dell'organizzazione è molto utilizzato e, considerandola un sistema complesso (adattivo) il cambiamento di un elemento provoca il cambiamento di tutti gli elementi essendo rilevanti i legami tra gli stessi.... effetto batterfly
  • Zo.
    00 18/08/2005 00:45
    Calma, ragioniamo.

    - Filuoli, oh oh. Possiamo piantarla di de-energizzarci a vuoto senza confrontarci seriamente partendo da uno stesso concetto di base che chiarisca univocamente cosa sarà mai questa strana e sconosciuta "energia" ? Concetto peraltro condiviso dalle comunità scientifiche per elezione e dalle comunità "trasversali" per comune, quando va bene, snobismo intellettualoide.

    energia (Tratto dallo Zanichelli)
    [vc. dotta, lat. tardo energia(m), dal gr. enérgeia, da energes, forma tarda parallela di energós ‘attivo’, ‘dentro (en-) al lavoro (érgon)’; av. 1563]
    s. f.
    1 Vigore fisico, forza: un uomo pieno di energia; perdere, riacquistare le energie. SIN. Vigore, vitalità. CONTR. Fiacchezza.
    2 (fis.) Attitudine di un corpo o di un sistema di corpi a compiere un lavoro: energia cinetica, potenziale, elettrica | Energia dolce, V. dolce | Energia dura, V. duro | Energia rinnovabile, V. fonte | Energia nucleare, quella ottenuta mediante la fissione o la fusione nucleare | Energia alternativa, derivante da fonti energetiche rinnovabili o non inquinanti | Energia azzurra, (per anton.) il metano.
    3 (fig.) Forza di carattere, risolutezza nell'agire: non ha l'energia necessaria per comandare; un lampo d'energia rese il suo pensiero rapido e intenso (SVEVO).
    4 (fig.) Forza, efficacia, intenso effetto: uno stile pieno di energia, ricco di energia, privo di energia; medicina che agisce con energia.

    energìa: energìa (Tratto dal Devoto - Oli)
    (pl. -gìe), s. f.

    potenza fisica, muscolare, capacità di resistenza alle fatiche
    est. vigore d'animo, risolutezza

    fig. efficacia, efficienza

    in fisica, la capacità che ha un corpo di compiere un lavoro: energia cinetica, quella posseduta da un corpo in movimento; energia elastica, di un corpo elastico deformato che torna nella posizione naturale; energia elettrica, fornita da generatori di corrente; energia interna, posseduta da un corpo o da un sistema termodinamico in virtù del movimento interno delle particelle; energia chimica, nucleare, liberata rispettivamente da reazioni chimiche o nucleari; energia potenziale, dovuta alla particolare posizione che un corpo occupa
    energie alternative, quelle naturali (solare, eolica, geotermica) e non inquinanti.



    E' dalle elementari che abbiamo stati imparati all'uso dei vocaboli e delle sintassi, ma, diamine, trasformare un forum di quieta discussione complessiva, in un'agorà di contraltari per pseudodotti, sinceramente mi sembra astabile. Se Jung aveva il mal di pancia e ne ha tratto una visione personale dell'energia flatulica, ben venga, ma non capisco perché non possa convivere serenamente con le strutture galileiane o lagrangiane della materia e delle energie evocate. C'è posto per tutti ed il manicheismo mi pare fuori orario anche per nottambuli come noi. E il buffo è l'accanimento personalistico di chi pretende proselitismo totalizzante e supino attorno alla propria visura interpretativa. E' meglio crescere ancora un po' e chiedere alla civiltà del silenzio miglior ospitalità, piuttosto che alla, pretesa, dignità dell'urlo. Altrimenti si rischia proprio di divenire "Minus" inter pares, perifrasando il nick di qualcuno. -
  • L
    00 18/08/2005 16:25
    a proposito di energia...e di altro ancora
    chiunque chiarisca le idee e' ben accetto.
  • ....
    00 20/08/2005 10:29
    cara zu,mi aspettavo un contributo al dialogo, oltre che un richiamo all' ordine, e lo aspetto ancora.

    Inviterei invece Monica e Mokita,a precisare la vostra rispettiva interpretazione di cio' che definiamo energia, e la collocazione in un contesto che ci permetta un uso pratico di questo sostantivo abusato.

    In altre parole:
    cosa vogliamo dirci intorno a questo concetto?

  • OFFLINE
    monik.G
    Post: 226
    Registrato il: 05/06/2004
    Utente Junior
    00 20/08/2005 18:54
    Non commento quanto scritto da Zo, perchè non ritengo importante il suo contributo riferito al contesto di questa discussione (anche se ovviamente ciò che ha scritto sull'energia è senz'altro vero).

    Cercherò di spiegare meglio il concetto di energia così come se ne parla nel corso di naturopatia e in base alle mie letture personali di testi che trattano di questi argomenti.

    Gli oggetti sono costituiti da molecole, le quali sono composte da unità ancora più piccole chiamate atomi. Gli atomi sono composti dall'unione di particelle subatomiche prive di solidità che sono chiamati pacchetti d'onda, vere e proprie onde di informazioni ed energia.

    Come è possibile che onde invisibili di energia e informazioni vengano percepite come un oggetto solido? Ciò avviene perchè nel mondo quantico gli eventi si verificano alla velocità della luce, alla quale i nostri sensi non sono in grado di elaborare gli elementi che contribuiscono alla nostra percezione.

    Il mondo fisico degli oggetti e della materia è quindi composto solo dalle informazioni racchiuse nell'energia, che vibra a frequenze differenti: noi non lo vediamo come una gigantesca ragnatela di energia semplicemente perchè le vibrazioni sono troppo veloci per i nostri sensi, che riescono a registrare solo blocchi di tale energia. Le informazioni in essa contenuta diventano così "la sedia", "il mio corpo"...

    A livello quantico, i frammenti di energia che vibrano a frequenze diverse e che noi consideriamo come oggetti solidi fanno parte di un campo di energia collettivo.

    Se riuscissimo ad avvertire ciò che accade a tale livello, scopriremmo di far parte di un immenso "brodo di energia": sia noi sia gli oggetti del regno fisico siamo quantità discrete di energia che vi fluttano dentro. Il nostro campo di energia individuale entra di continuo in collisione con quello degli altri, influenzandoli e provocando al tempo stesso una nostra reazione soggettiva.

    A volte riusciamo ad avvertire la connessione che ci unisce: si tratta in genere di una sensazione quasi impercettibile, che in certe occasioni diventa tangibile. Ad esempio (non me ne volere Linus so che quello che sto per scrivere può essere poco oggettivo...)a molti di noi è capitato di entrare in una stanza e di cogliervi una tensione così forte da poter essere tagliata con un coltello, o di trovarsi in una chiesa ed essere avvolti da un senso di pace totale. Si tratta dell'energia collettiva dell'ambiente che si unisce alla nostra energia soggettiva con una fusione che avvertiamo dentro di noi.

    Nel regno fisico noi siamo costantemente impegnati in uno scambio di energia e informazioni. Immaginate di camminare per strada e di sentire l'odore di una sigaretta che qualcuno sta fumando ad alcuni metri di distanza. Se quello sconosciuto non stesse fumando, voi respirereste lo stesso ma in maniera inconsapevole il suo fiato. Attimo dopo attimo, noi scambiamo in continuazione parti di noi stessi, molecole fisiche e misurabili che fanno parte del nostro corpo.

    A un livello più profondo, non esiste un vero confine tra il nostro sè e il resto del mondo.
    i nostri occhi sono programmati per vedere gli oggetti come tridimensionali e solidi, le nostre terminazioni nervose sono strutturate per percepire gli oggetti come tridimensionali e solidi.

    Nella realtà del mondo quantico, invece, la solidità non esiste. Quando tocchiamo un oggetto i nostri campi di energia si incontrano, minuscole particelle si fondono e si separano. Anche se percepiamo noi stessi come integri, in realtà abbiamo ceduto parte del nostro campo energetico a quell'oggetto specifico, acquisendo in cambio un brandello della sua energia.

    E' quindi evidente che tutti noi siamo connessi con il resto del mondo fisico, condividiamo di continuo porzioni dei nostri campi energetici, e di conseguenza al livello quantico (al livello delle nostra mente e del nostro se) siamo tutti interconnessi.

    I nostri sensi limitati creano l'illusione che esista un mondo solido, ma se avessimo "occhi quantici" e riuscissimo a vedere il mondo quantico, scopriremmo che ciò che in quello fisico consideriamo solido in realtà oscilla dentro e fuori da un vuoto infinito alla velocità della luce.

    La continuità e la solidità del mondo esistono solo nella nostra immaginazione, mentre tutti noi oscilliamo in continuazione dentro e fuori dall'esistenza.

    Termino questo lungo trattato con una seplice analogia che illustra quanto scritto sopra:

    Gli scienziati sanno che a una lumaca occorrono circa tre secondi per percepire la luce.
    Immaginate una lumaca intenta a osservarmi: se io esco fulmineo dalla stanza, strappo la borsa a qualcuno e rientro nel giro di tre secondi, per quanto la riguarda io non mi sono mai allontanato. Il tempo da me trascorso altrove corrisponderebbe a uno dei varchi che costellano la sua esistenza fluttuante. Il suo senso di continuità (sempre ammesso che quegli animaletti ne possiedano uno!) non sarebbe in grado di registrare la pausa.

    Ho finito... che fatica eh... scherzo, [SM=g27789] è sempre molto stimolante cercare di rispondere, prchè questo induce alla riflessione e all'approfondimento che significa sempre crescita.

    [SM=g27792] Monik
  • mokita
    00 20/08/2005 22:40
    credo che la prima volta che ho incontrato il concetto di energia (escludendo la scuola)
    sia stato sentendo parlare di yin e yang le due forze polari che devono essere in equilibrio per darti l'equilibrio, quindi ad un corso di yoga ho scoperto Prana energia universale, soffio vitale che permea e da vita a tutte le forme di vita, mi è capitato (una sola volta purtoppo!) di vedere attorno alla sagoma di un mio compagno di esercizi yoga un asagoma luminosa, pio mi è stato spiegato trattarsi di aurea, che è energia; ancora Kundalini infinita forza di Dio, che fluisce lungo la colonna vertebrale sino all sommità del capo dove si compie l'unione con Dio, essa "passa" attraverso i chakra centri/vortici di energia: durante un rilassamento guidato ho visualizzato (o almeno a me così è sembrato ed è stato bellissimo!) il fluire dell'energia attraverso i miei chackra.
    facendo rilassamento con musica tibetana riesco a percepire vibrazioni a livello dei diversi chakra.
    studiando storia e filosofia del nursing ho conosciuto (sommariamente poichè ho conoscenze di fisica molto limitate ) il modello teorico di M Rogers che afferma che i campi di energia consistono nella fondamentale unità degli esseri umani e del loro ambiente.
    dalla rogers e dalle filosofie orientali tra le radici il tocco terapeutico:la premessa è che tutti gli organismi viventi sono sostenuti da un'energia vitale universale,il tocco terapeutico, secondo definizione, è un modellamento cosapevole e finalizzato del processo del campo di energia paziente-ambiente.
    l'energia che da la vita e guarisce scorre all'interno del flusso energetico universale.tale energia è presente in tutti i sistemi viventi:è composta da intelligenza ordine e compassione.
    esiste inoltre una diagnosi infermieristica (carpenito) il cui titolo è: disturbo del campo di energia la definizione recita: stato in cui una grave alterazione del flusso energetico che sta intorno all'essere della persona provoca disarmonia del corpo, della mente e dello spirito.

    nel mio piccolo questa è l'energia a cui facevo riferimento , concetti che ho incontrato o mi sono venuti incontro in pratiche/filosofie che mi hanno sempre atratto ho introdotto il discorso sul management perchè nell'approccio a questo studio mi aspettavo qualcosa di molto tecnico-contabile,quindi sono rimsta molto stupita sentendo parlare di reti di interconnessioni, di dinamicità, di schemi energetici in continua evoluzione ed inseparabili; concetti che non considerano l'elemento nella sua unità ma vanno a vedere i legami che ci sono tra loro perchè cono questi che creano energia, si parla di principio ologrammatico che sostanzialmente dice che ogni pezzo dell'ologramma è un'esatta rappresentazione dell'intero ed è in grado di ricostruire l'intera immagine.

    "la consapevolezza dell'intero inseparabile è fuori del tempo lineare e dello spazio tridimensionale ed è pertanto difficile da riconoscere"

    i miracoli non avvengono in contrasto con la natura, ma soltanto con quella che noi conosciamo come natura. sant'Agostino
  • L
    00 21/08/2005 10:25
    ottimo lavoro!

    devo riflettere un po' perche' vorrei trovare qualche falla.
    Come dice Popper: se una teoria non e' falsificabile, non e' una teoria.
  • Gigi
    00 21/08/2005 11:22
    Re:



    ....................... stregoneria!
    Quando non si hanno gli strumenti per comprendere, si pensa al paranormale, all'esoterico...
    Bisogna, invece, avere una visione prospettica e immaginare ciò che è in potenza ora, sarà nel futuro una realtà non così strana e irrazionale.

    [SM=g27789] Monik



    forse ho capito male.
    Il paranormale e l'esoterico, non sono stupidaggini per bambini, ma un tentativo storico di far avanzare la conoscenza attraverso altre vie che non siano la scienza e la tecnologia.

    Quindi parlare di esoterismo e di magia non e' ne riduttivo ne dispregiativo.
    E' un mezzo che presuppone una disciplina ed un sapere da iniziati, una casta di illuminati che si distacca dal gruppo.

    Oggi si puo' dire la stessa cosa del corpo scientifico internazionale, che non e' certo a portata di mano, con la differenza che il loro insegnamento e' reperibile presso ogni universita'.

    Quello che constatiamo e' una democratizzazione del sapere, a cui oggi piu' persone hanno accesso, rispetto al precedente stato di cose [ma per certi versi attuale e parallelo].

    Cio' che si discute e' solo la tendenza a fare anche della moderna scienza [sia essa astronomica che atomica] una Chiesa con aspettative metafisiche.

    Cio' che mi senbra importante da evitare e' la commistine di elementi metafisici con le acquisizioni scientifiche, tenendo ben distanti quelle che sono informazioni accertate da cio' che e' solamente supposto.

    Il fatto che esista una energia latente e operante di cui tutti facciamo parte e che e' diffusa in tutto l'universo, porta immancabilmente a riflettere su Dio, ed allora non si fa piu' medicina. Si fa religione.

    Non e' sbagliato farlo. E' solo da tenere ben presente.




  • mokita
    00 21/08/2005 12:02
    "ritengo che il senso religioso cosmico costituisca il più forte e il più nobile stimolo alla ricerca scientifica" albert einstein
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