sull'uso di piu' metodi terapeutici e su chi li somministra
Alcuni cultori di metodiche fisio*- terapiche o " di confine" usano abbinare piu' metodi terapeutici in un solo ciclo curativo.
es.: capita che un paziente si rechi dal naturopata o dal "medico alternativo" [sinonomo di "mago"] per un disturbo non diagnosticato.
Il naturopata difficilmente fara' una anamnesi approfondita.
Ovviamente non puo' neppure fare una valutazione clinica [sia per incompetenza che per illegalita'].
Ricorrera' allora ad un metodo diagnostico non invasivo, come per esempio ad un esame dell'iride [iridologia] con una lente a 10-12 ingrandimenti o all'iridoscopio, con eventuale immagine fotografica.
Pero' potra' spaziare, secondo le sue conoscenze, anche alla riflessologia plantare diagnostica [esame e rilevazione dell'alterazione tissutale e rilevazione del dolore nelle zone plantari],alla rilevazione delle alterazioni del padiglione auricolare.
Oppure ad un esame fisiognomico [ rilevazione della forma e dei particolari del viso in commessione degli organi interni], ma anche alla chiromanzia [lettura delle pieghe dermiche del palmo della mano] o anche a metodi ancor piu' arcani, come lettura di fondi di caffe', di gocce d'olio nell'acqua, o di altre forme di visualizzazione attraverso tramiti materiali.
Anche il pendolino puo' essere usato normalmente.
A secondo del tipo di oscillazione si puo' evidenziare la parte malata del corpo.
Ma puo' essere usato anche per ricercare alimenti o medicinali che sono dannosi per l'organismo.
Ma non dimentichiamo il touch for healt, che e' usato normalmente allo stesso scopo.
Senza aver esaurito le possibilita' passiamo alla medicina cinese e indiana, di cui non so' molto.
Metodiche molto usate sono la rilevazione del polso, secondo modalita' inusuali, che identificano il distretto corporeo malato [organo o apparato].
Anche il passaggio sui meridiani energetici di una apposita penna a rilevazione dell'energia [con una spia rossa che si accende nei punti focali]si possono individuare alterazioni dei flussi.
ma mi fermo qui per ignoranza.
A questo punto il terapeuta dara' un responso e suggerira' [ o prescrivera, o ordinera', come volete voi]una terapia che spesso coinvolge diversi presidi.
Dieta, cibi vietati e cibi consigliati, argilla per os o impacchi esterni, saune, frizioni di acqua fredda, massaggio riflessogeno plantare, massaggio auricolare,cauterizzazione di punti auricolari.
E ancora: agopuntura, digitopressione, schiatsu, tisane o tinture madri, propoli, gin-seng, aromoterapia, cromoterapia, integratori vitaminico-minerali.
Agopuntura, omeopatia, ampeloterapia, digiuno, fiori di Back, quando no rimedi ripescati dalla farmacologia della nonna e della strega di fiducia della nonna.
Il risultato sara' un coacervo di interventi, spesso in contrasto l'uno con l'altro, e di cui non si possono valutare gli aspetti sinergici o tossici.
Il messaggio che vorrei inviare e' che a fronte di tutto cio' sta' un bisogno che va oltre il disturbo fisico, e che fornisce gli elementi per fare di questa cultura una fonte di reddito e di speculazione.
Ecco perche' queste pratiche dovrebbero essere normate, studiate, sperimentate, classificate e d insegnate in un contesto legale e controllato, che solo un operatore sanitario, preparato, controllato e a conoscenza dei risvolti legali, puo' dare una risposta soddisfacente.
Identifico questo tipo di operatore nelle professioni mediche [per alcuni aspetti come la diagnosi] e nelle professioni ausiliarie, come l'infermiere di salute pubblica, l'infermiere geriatrico e di riabilitazione, il fisio-terapista ed il dietista.
Ovviamente possono esserci delle lacune o dei dissensi che si possono discutere.
* intendo, per fisio-terapia la dizione dall'etimo fisiche', cioe' natura, considerando percio' la fisioterapia come l'intervento senza mezzi aggliuntivi e senza invasione cruenta dei tessuti.
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