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Sondaggio: Tessera: Si o No?

  • Sondaggio Sei a favore del Tesseramento diretto alla F.I.G.?
  • # 1  
    02%
    # 2  
    03%
    # 3  
    06%
    # 4  
    89%
  • Dati Sondaggio
  • Numero Totale Voti: 559
    Numeri Voti Utenti Registrati: 542
    Numeri Voti Utenti Anonimi: 17
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    Andrea Zanardelli
    Post: 1.349
    Città: BRESCIA
    Età: 46
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Golf Pro
    00 20/12/2002 13:55
    Parliamone.
  • luciano
    00 20/12/2002 14:25
    una volta ultimato il sondaggio, perchè non si invia alla federazione una bella letterina del forum?
  • carlo bordogna
    00 20/12/2002 17:24
    non ce n'è bisogno; sono già tutti infollarmati come voi.
    poi però quando sarà varato (Chimenti dovrà valutare se gli sarà un atout o un boomerang elettorale) vi domanderete ....tutto qui?
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    Andrea Zanardelli
    Post: 1.349
    Città: BRESCIA
    Età: 46
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Golf Pro
    00 20/12/2002 19:01
    In che senso, Carlo?
  • silvia
    00 21/12/2002 02:55
    Andrea, poco tempo fa la pensavo esattamente come te, ma poi carlo mi ci ha fatto pensare un pò su, e devo riconoscere che:
    - le entrate per la federazione non aumenterebbero perchè chiunque gioca ora è già iscritto (e non solo chi gioca)
    - chi è interessato alla sola tessera ha ora la possibilità di iscriversi a jesi o agli altri campi pratica a basso costo, spendendo poco di più
    - chi è interessato al circolo e alla sua vita continuerebbe ad iscrivervisi, come fa ora.
    Chi ci perderebbe sarebbero proprio i campi pratica, l'unica possibilità di giocare a golf a basso costo e di introdurre al golf i neofiti insegnando loro a cominciare a stare in campo e a capire le regole (come fa una tessera a garantirti queste cose se essa è il presupposto per cominciare a giocare?)

  • silvia
    00 21/12/2002 02:58
    p.s.: Carlo, ho capito qualcosa o devo andare con boban a rileggermi tutta la Bordogna Opera Omnia? [SM=g27758]
  • carlo bordogna
    00 21/12/2002 09:42
    focherello, silvia, e per avvicinarti/vi al fuoco ecco qualche dato francese:
    1) 517 percorsi omologati + numerose piccole strutture d'iniziazione e d'allenamento;
    2) priorità della Fed: Giovani (che cmq rappresentano meno di 1/8 del tutto) & Sviluppo nel rispetto delle tradizioni e soprattutto dell'Etichetta (hanno varato una campagna sotto lo slogan "un plaisir partagé)
    3) tesserati 1970= 20.000; 1980= 38783; 1987=100.000; 1992=200.000; 2002= 325.229;
    4) i 325.229 escono da:
    a) 248793 rinnovi;
    b) 49958 NUOVI di zecca;
    c) 26478 ritorni di fiamma;
    d) 53109 abbandoni;

    Non trovo più il dato esatto del tesseramento diretto, ma ricordo che incide grosso modo per 1/8;
    i loro "independents" comprano la tessera vuoi:
    a) suonando il campanello direttamente alla Fed;
    b) vuoi tramite le strutture d'iniziazione ed allenamento;
    c) vuoi tramite i Circoli che dunque tesserano anche non soci!
    e difatti loro il "bagarino" Iesi non ce l'hanno anche perchè non hanno dei ...."lumbard longitudinali".

    Il loro sistema centrale computerizzato di gestione handicap (Fléole) data da ca.20 anni e, pur essendo, ovviamente un po' "maitresse"* anche loro è questo che ha fatto nascere il tesseramento diretto.
    * agli "abbonati" dei "Golf compact urbain" (traduzione di Pitch&Putt) assegnano un hcp 54 e incassano subito la tessera;
    costoro con questa tonnellata di colpi accedono ai percorsi omologati dove fino a tanto che non raggiungono il 36 non possono iscriversi alle gare di Circolo omologabili.

    Adesso da noi molti credono d'inventare la polvere da sparo col tesseramento diretto. Non è quella la via che ha prodotto sviluppo in Francia, Germania, Spagna ed anche Svezia.
    E non è per quello (lo sviluppo) che il tesseramento diretto è stato introdotto anche in Inghilterra, ma solo per dare l'opportunità allo "over one milion golfers not club members" di fare le gare di Circolo.

    E adesso occorre forse resuscitare Pico della Mirandola per capire che lo sviluppo passa per il tramite di un'offerta differenziata di "percorsi omologati"?
    E che fino a tanto che le realizzazione di maggior successo in Italia ci riconducono agli Arzaga e ai Parco di Roma il golf in Italia crescerà solo fisiologicamente indipendentemente dal tipo di tesseramento (Andrea pls tesserazione è cacofonico con prevalenza sul ...caco)in essere?
  • Sandrone
    00 21/12/2002 12:46
    Voto solitario
    Quell'unico voto è il mio
    Ho sentito il richiamo della "Lupa" etimologicamente parlando, ma la convinzione che non era solo atavico appello alle origini mi è venuta quando mi sono ricordato che anni fà mi sono iscritto al "Sattaya G. C. Di di Pattaya City Thailand " leggi 50 $ all'anno nel 1997 e con il mio bel tesserino vado, gioco e mi diverto in tutti i campi del mondo, compresi quelli italiani.
    " e che so scemo, nun me ne po' fregà de meno" firmato
    Sandrone
    PS.Come violino (Carlo) ed archetto (Il misero sottoscritto) mi unisco a far musica con il Maestro.
    Svezia:
    420000 giocatori,(Gli Svedesi tutti sono circa 10 milioni) di cui 17% juniores, 400 campi di golf, 360 maestri qualificati, una federazione attivissima,una stretta collaborazione fra i vari organismi.
    Ecco perchè il Paese nel quale per sei mesi all'anno non si può giocare a golf, è tra le nazioni leader in campo europeo in questo sport ed offre continuamente nuovi giovani campioni.
    Attraverso sponsors in Svezia vengono create borse di studio, nuovi corsi di preparazione per i giovani professionisti. E' vero che oggi la Svezia può annoverare un numero di giocatori, da Parnevik a Sjoland, da Ulrik Johansson a Forsbrand, che possono competere con i migliori giocatori mondiali per non parlare della grande del LPGA, quella Sorenstam che in 2 anni si è portata a cas 10 dico 10 miliardini delle vecchie lirette e quindi apportano sempre un grande interesse negli sponsors e un forte richiamo di pubblico.
    Ma è proprio stato il lavoro della PGA svedese in unione con le altre organizzazioni a portare a questo risultato. E' stato il continuo lavoro sui giovani, il loro sostegno ad ogni livello, l' organizzazione di tornei appositi, il concetto "sportivo" del golf ad ogni livello, la considerazione del Golf come gioco Socialmente utile che ha creato il grosso patrimonio di giocatori che danno lustro al golf svedese, sia in campo maschile che femminile.
    Ci piacerebbe che le organizzazioni responsabili del golf italiano prendessero esempio dalla Svezia.
    Articolo preso da "Golfing" (Grazie) rivisto e corretto da me (Scusate)
    PPS: Al Campionato italiano baby (Under 12) a Ferrara campo a 9 buche, su 68 iscritti, sono stati accettati solo 60 ragazzini 8 sono rimasti fuori. (Compreso il mio pupillo) ma che c'era pericolo di affollamento ? alla faccia della promozione per i giovani !!!!!!!!
    Un'abbraccione da
    Sandrone

  • Andrea Zanardelli
    00 21/12/2002 14:05
    L'esperienza di Carlo ci mette in guardia sul fatto che la tesserazione diretta, da sola, non è la sola soluzione al problema (anche se i numeri che ci sono in Francia qui ce li sogniamo e non li vediamo nemmeno col binocolo). Tuttavia sono convinto che sia un passo assolutamente indispensabile per creare tutti quei presupposti affinchè il golf si possa diffondere. Non ci credo che solo perchè esiste Jesi, di fatto è come se la tesserazione diretta ci sia già. Non è vero. Siamo e continuiamo ad essere in catene, non siamo liberi, punto e basta. Non sono assolutamente d'accordo con chi dice che la tesserazione diretta penalizzerebbe i campi pratica ed i circoli, anzi sono certo che tutti lavorerebbero di più. Siamo tra le poche nazioni che non lo permettono e, guarda caso, siamo il fanalino di coda in termini di statistiche e risultati. Partiamo dalle piccole cose. Prima tutti a dire che il golf è elitario ed è costoso, ora che si parla di renderlo più avvicinabile a chiunque facciamo marcia indietro? Io voglio e sono per la libertà, grazie alla quale tutto il sistema golf aumenterà il proprio mercato e le proprie entrate, dalla Federazione ai Circoli.
  • Corrado
    00 23/12/2002 10:14
    d'accordissimo con Andrea e il mitico Bordogna (più invecchia più migliora ?).
    Il tesseramento diretto è una opzione valida perchè non esercitarla.
    Chi si mette contro, ha una posizione, a mio parere, un pò Talebana (no e basta perchè no)...........

    Ciao e buon Natale

    Corrado

    ps Carlo ma Villa paradiso è aperto adesso che tu sappia ho è chiuso fino a febbraio ?
  • Flappa
    00 24/12/2002 18:26
    Auguri a tutti, sono un assiduo lettore, ma nuovo alla scrittura.
    Pongo solo una piccola questione: in famiglia siamo in 2 ed utilizziamo entrambi lo stesso pc. Come possiamo votare due volte per l'importanterrimissimo sondaggio?
  • Niccolò Bisazza
    00 24/12/2002 18:59
    Caro Flappa, credo che i risultati del referendum parlino chiaro e tondo. Capisco che vorresti far esprimere il voto a tutta la tua famiglia ma in fondo ciò che appare all'occhio di tutti è il risultato.
    Sarà poi capace chi di dovere a promuovere effettivamente tutto ciò? Ci vuole coraggio ed è proprio quello di cui il nostro Golf ha bisogno e non solo per quanto riguarda il "tessera diretta o no".
    Saluti e tanti auguri a tutti
    Nick
  • Marco Jarach
    00 25/12/2002 09:57
    Juniores gratis
    [SM=g27758] In moltissimi paesi ogni circolo deve concedere a titolo gratuito il dieci per cento delle tessere a juniores.
  • Carlo Toselli
    00 25/12/2002 11:28
    Ai Girasoli ( Carmagnola To) tutti i giovani sino a 18 anni sono soci gratuiti
  • boban
    00 26/12/2002 16:45
    x Corrado: Villa Paradiso è aperta tranne il 31\12 e lo 01\01\2003 tel.039 6887124
  • Max
    00 30/12/2002 16:31
    tessera SI, ma senza il ''dazio'' del circolo
    Sono favorevole alla tessera e anche ad un prezzo ''piu''' alto, ma trovo assurdo che si debba passare per forza tramite un circolo di golf o surragato (non capisco quale sia il vero valore aggiunto ???). Non capisco, e finora nessono e' stato in grado di spiegarmelo, perche' un golfista a cui piace cambiare campi per provare nuove emozioni/esperienze e' costretto a ''elargire'' soldi per l'iscrizione c/o i circoli di golf che magari frequenti 2/3 volte l'anno e solo per avere la tessera FIG e vi assicuro che le quote associative nella zona milanese sono molto alte !!!!

    P.S. avete suggerimenti di campi low cost.
  • OFFLINE
    Andrea Zanardelli
    Post: 1.349
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    Occupazione: Golf Pro
    00 30/12/2002 22:25
    Parole "sante", Max... [SM=g27761]
  • Ermanno
    00 31/12/2002 16:06
    tessere libere e golf aperto a tutti con il solo vincolo della tessera federale.

    questa è la strada per recuperare le anime perse per strada e per coinvolgere i nuovi arrivati.

    chi si innamorerà del golf valuterà successivamente se iscriversi in un club o se vorrà la tessera per utilizzarla nei campi che preferisce.

    tutto qui, semplice, lineare e sopratutto open.

    solo noi golfisti possiamo sapere quanto è bello. io arrivo da altri sport e sinceramente non ho mai visto uno sport con un indice di gradimento così alto al primo approccio. non dimenticatevi la componente drogante, tutti noi ne siamo schiavi, se apriamo la porta a tutti diventeremo uno sport con un bacino d'utenza molto ampio.

    apriamo le porte, apriamo la mente.

  • OFFLINE
    Andrea Zanardelli
    Post: 1.349
    Città: BRESCIA
    Età: 46
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    Occupazione: Golf Pro
    00 31/12/2002 16:14
    Il nostro Presidente Chimenti l'ha dichiarato come aveva promesso il decentramento Regionale. Quest'ultimo sta già avvenendo e sono certo manterrà, prima o poi, anche l'impegno di liberalizzare la tesserazione diretta alla Federazione. E, secondo me, la musica cambierà. Abbiate fede.
  • Max
    00 02/01/2003 16:14
    Non c'e mai limite al ''Dazio'' ora devi chiedere anche il permesso
    Salve a tutti,
    su consiglio del forum sto contattando un nuovo golf club ''low cost'', ma udite udite per lasciare il mio vecchio campo pratica devo chiedere nientemeno che il loro permesso !!!
    Ma siamo diventati matti, in italia NON solo devi pagare il ''dazio'' del golf club per avere la tessera federale, ma se vuoi andare via devi anche chiedere ''umilmente'' il permesso e sperare che non facciano storie, come nel mio caso.
    Piuttosto mi cancello dalla federazione e mi iscirvo in francia o uk e gioco in italia come ''straniero'' che e' sempre meglio accetto di un italiano (vedi cosa succede a chi e' iscritto nei circoli minori).
    bye
    Max.


  • Andrea Zanardelli
    00 02/01/2003 16:17
    Piove sul bagnato... Ma da questo punto di vista nello squash sono messi ancora peggio.
    In ogni caso non c'è rischio non ti diano il permesso è solo questione, credo, di burocrazia.
  • Andrea Zanardelli
    00 02/01/2003 16:18
    Inoltre, lo ribadisco e confermo, prima o poi, spero più prima che poi, la tesserazione diretta sarà possibile anche in Italia.
  • corrado
    00 02/01/2003 17:13
    Beh il nulla osta è una questione meramente formale, iscrivendoti a un golf club, come ad un tennis club o calcio ecc. ecc. diventi un "loro" atleta e come tale ti devono dare il permesso di cambiare, ma , lo ripeto, è una questione meramente di forma.

    Ciao


  • silvia
    00 02/01/2003 17:37
    Max, non è necessario il nulla osta per spostarsi da un campo pratica ad un altro campo pratica. E' necessario solo per spostarsi da un "circolo affiliato" (per semplificare: 18 buche) ad un "circolo aggregato" (campo pratica).
    Vedi Circolare FIG n. 34 del 12/12/02: "Per il trasferimento da Circolo affiliato a Circolo affiliato e da Associazione aggregata ad Associazione aggregata e da Associazione aggregata a Circolo affiliato è sufficiente che il socio si sia dimesso."
  • Gianluca Martinengo
    00 02/01/2003 18:02
    Caro Max,

    il nulla osta è peggio, molto peggio, del giogo dell'iscrizione obbligatoria per avere la tessera.
    Sì perché nelle tue condizioni non sono solamente coloro che da un campo pratica passano ad un altro campo pratica o ad un associazione aggregata (leggi percorsi promozionali), ma anche coloro che "declassano" le loro "membership", passando a questo tipo di circoli dopo essere stati soci di golf club veri e propri (percorsi affiliati).
    Questi soggetti sono costretti a denunciare al vecchio circolo di non poter più permettersi certe quote sociali, letteralmente umiliandosi sulla pubblica piazza!
    Il problema del tesseramento è importante, ma ancor più grave è il fatto che i golfisti italiani debbano soggiacere a simili vessazioni. Il problema è che con la circolare sul tesseramento per il 2003 tale norma è stata persino ribadita.

    Ha ragione Andrea, il golfista italiano non è un golfista libero - soprattutto di decidere come spendere i propri soldi.
    Attenzione, quindi, poiché se le persone che si avvicinano al golf iniziano a conoscere meglio tutto ciò non avremo più necessità del tesseramento diretto poiché gli unici tesserati FIG resteremo noi che già ora lo siamo.


    P.S. Da chierichetto io consiglierei una raccolta di firme a sostegno di una proposta seria di gestione del tesseramento da presentare in viale Tiziano. I baroni della FIG non visitano nemmeno il loro sito, figuratevi se sanno che esistono tanti golfisti che si trovano a discutere in un forum: fino a quando la discussione non valicherà i limiti di queste verdi pagine elettroniche sarà solo diletto.
    Per quanto mi riguarda, voglio dilettarmi insieme a voi e a molti altri su un campo da golf, qualunque esso sia, ovunque esso sia, con qualsiasi handicap, al solo costo di un green-fee!
  • carlo bordogna
    00 02/01/2003 18:07
    Corrado nelle altre discipline diventi un loro "atleta", nel golf diventi ....un gatto di crociana memoria*
    * tanti anni fa, Mario Croce, un simpatico "scarparo" abruzzese si comprò l'Olgiata; fece scalpore che un "bifolco" comprasse ..."un salotto buono", ma fece scandalo che gli allora Soci di dovettero ricomprare quello che credevano già loro; alle proteste di tutto lo establishment Mario se ne uscì con una delle sue abituali frasi colorite: "il gatto è mio e me lo inculo io".
    La cosa squallida è che quell'istinto ....pederastico nel golf ha fatto ...proselitismo
  • carlo bordogna
    00 02/01/2003 18:19
    chierichetto non servono le firme quando si legifera contra legem; basta disobbedire che tanto la Fig ai 57euri non ci rinuncia.(Iesi docet!)
    Cmq quello del nulla osta non è farina dei baroni della Fig, ma dei ...barboni di quei presidenti di Circolo che dopo sbandierare ai quattro venti la loro imprenditorialità richiedono le più bieche forme dirigistiche per proteggere i loro investimenti spesso sbagliati.
    nb: per la precisazione trattasi di modifica statutaria fatta sotto la presidenza Livraghi
  • antonello
    00 02/01/2003 19:17
    Sul tesseramento diretto mi ero espresso a suo tempo molto favorevolmente. Oggi, dopo un sondaggio autunnale fra i soci del mio circolo, sono un po’ più scettico e do ragione a Carlo.

    Purtroppo siamo un popolo che ama i sotterfugi, da Jesi a Pattaya via UK.

    Il tesseramento diretto soddisferebbe tutti quei giocatori che non ammortizzano la quota annuale con le proprie giocate e questi sono proprio tanti! Ma le quote annuali servono a mantenere i circoli.

    Il tesseramento diretto dovrebbe portare più green fee, ma da dove? Dai soliti 50/60000?
    In prima battuta molti circoli perderebbero soci e non so quanti circoli, soprattutto fra quelli minori, riuscirebbero a sopravvivere in attesa che il tesseramento diretto moltiplichi i giocatori.

    Diversamente dai pani e dai pesci, moltiplicare i golfisti richiederebbe una promozione così massiccia che… non basterebbe un miracolo, e comunque, se anche intervenisse il santo protettore dei golfisti (Andrew?) ci vorrebbero comunque degli anni, prima di raggiungere un numero tale di golfisti da soddisfare tutti i circoli, compresi quelli a nove buche sperdute sui monti o nelle campagne.

    Forse sarebbe meglio realizzare i famosi campi pubblici (anche campi pratica), almeno uno per regione, e tramite questi, a fronte di una quota di iscrizione minima, dare la tessera f.i.g. a chi non vuole essere socio di un circolo privato.

    Anche dei campi pubblici si è parlato molto, mentre il decentramento è già partito, di questi (a parte l’esperimento di Casalborsetti) non se ne vedono ancora, neanche in fase progettuale.

    Purtroppo fare confronti con gli altri Paesi, serve ma non troppo.
    In Svezia si insegna il golf a scuola.
    In Francia i comuni sono invitati ad inserire i campi pubblici nei propri piani regolatori.
    Oggi ho giocato su un campo tropicale che costa caro come il fuoco, infatti c’era quasi nessuno. Eppure il circolo, giura il direttore, è in super attivo, tant’è che ne è appena stato costruito un altro di fianco, ma… avete idea di quanto costi al mese un greenkeeper creolo? Ve lo dico: 200 euro, gli operai invece ne prendono 30 e naturalmente sono tantissimi.

    Per concludere cambiando discorso (perché questo non ha fine), sul nulla osta c’è da dire che anche se un po’ talebano, è un modo efficace per non permettere ai soci morosi di abbandonare il circolo prima di aver saldato i propri debiti, quindi… evviva il nulla osta.
    Buon anno a tutti.

  • antonello
    00 02/01/2003 19:53
    non entravo nel forum da un po' e solo ora ho visto interventi nei precedenti argomenti, simili in alcuni punti al mio qui sopra, scusate quindi eventuali ripetizioni.
  • carlo bordogna
    00 03/01/2003 07:34
    Andrea devi imparare a discernere tra Chi-menti e Chimenti; il secondo risponde al Corsera:
    D. E i tesseramenti diretti?
    R. I tempi non sono maturi. Incontreremmo un grosso blocco da parte dei Circoli

    E nella prossima soffitta troverai la spiegazione
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