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blue team Junior ...proposte

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    Alberto Sardo
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    Registrato il: 12/10/2001
    00 30/10/2001 10:55
    Dai vecchi saggi(BEAR etc) diamoci dentro..

    Da quello che si legge dai vostri messaggi e su altri che sono stati impostati riguardo il blu team junior emergono dati interessanti ed altri che possono aiutare, secondo me, a migliorare la situazione.
    Capitolo allenatori: non conosco alcuni tra loro, ne conosco altri ma non mi permetto certo di dare giudizi sulla loro capacità professionale ritenendo che nessuno in Italia può dare giudizi su ciò.(buona mi sembra l’idea di far sovraintendere la scelta ad un coordinator straniero)
    Comunque, da quello che ho capito, sono stati quelli che hanno risposto alla convocazione e ..si sono presi la rogna da pelare quindi, per la regola che dice <> noi possiamo solo dare loro consigli su come migliorare la situazione.
    Comunque in loro aiuto..faccio fatica ancora adesso, dopo 5 mesi di preparazione a scoprire le effettive possibilità di un mio atleta e scopro volta per volta le loro potenzialità, come fa a sapere un allenatore in una sola volta che vede un giocatore, in quale ruolo eccelle o no??
    Capitolo giocatori: ho già detto come la penso e quindi meno giocatori in campo ma tutti di un certo livello per poter lavorare in calma e non correre dietro alla preparazione.
    La mia idea su quello che è successo, da esterno molto molto lontano, è aderente a quanto detto già da qualcuno; sono stati effettuati pochi allenamenti collegiali e purtroppo per problemi contingenti non con gli stessi giocatori per poter affrontare una partita contro una squadra preparata, con giocatori, ricordiamo, under 19.
    Se prendiamo una squadra di ventenni americani provenienti da varie parti degli states e la mettiamo in campo con due allenamenti alle spalle loro sapranno fare certamente il loro dovere con schemi semplici come drive cutback, play-actions-, trap, pass protection, in modo certamente non perfetto ma “passabile” perché da piccoli (5 o 6 anni) parlano di ciò e capiscono ciò che gli si dice.
    I nostri diciannovenni, non credo provengano dallo stesso “background” sportivo, alcuni non sanno neanche correre bene, non hanno idea del football come “filosofia” di gioco e magari sarebbe più facile che capissero di diagonali difensive nel 4 3 4 calciofilo che nella cover 3 difensiva..
    Assemblare una squadra in 1 volta e mezzo può andare bene con i vecchi marpioni con almeno 7-8 anni di Golden alle spalle ma la vedo dura con giovani.
    Allora che fare?
    Prima cosa non organizzare una partita con così poco tempo per lavorare (colpa della federazione)
    Secondariamente orientare le convocazioni in nazionale con delle ..linee guida da seguire per ogni allenatore per scegliere i giocatori da mandare.
    Esempio (e molto tempo prima di una convocazione) per le linee dire che blocchi il giocatore deve essere in grado di fare e con che nomi chiamarli…es.. drive block, reach block, cross block, fold block (sappiamo inoltre che nelle varie teorie i vari blocchi vengono chiamati con nomi simili o diversi..) ancor peggio per i ricevitori con stesse tracce chiamate in vari modi (mandare quindi l’albero delle tracce) e così per tutti i ruoli.
    Non parliamo poi delle “MINIME” caratteristiche fisiche ed atletiche e parlo di minime e non quelle americane..
    Poi a seconda delle potenzialità dei giocatori avere la bravura di essere flessibili nell’effettuazione degli schemi.
    Se hai giocatori “ignoranti”(da ignorare..non sapere) e non hai tempo per insegnare lo Scoop….non lo fai fare e fai schemi semplici che vengano però con sicurezza e in modo che tutti sappiano farli senza problemi…tipo drive power…molto terra terra, per poi avere la possibilità di migliorare nel futuro.
    Fare poi degli stage, magari decentrati in varie parti d’Italia nei quali lavorare con meno giocatori ma in modo più continuo e dedicati ruolo per ruolo con due o tre gg di lezioni tecnico tattiche pratiche e teoriche con filmati esplicativi, magari aperti anche agli altri allenatori e magari anche agli arbitri .
    Non so se queste cose sono già state fatte non ne ho avuto notizia.
    Boh credo che di carne al fuoco ne ho già messa troppa smetto se no vi addormentate.
    Speriamo vengano altre idee e che QUALCUNO abbia la volontà di leggerle ascoltarle e prenderne il meglio per il miglioramento del movimento.




    Alberto Sardo
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    Alberto Sardo
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    Registrato il: 12/10/2001
    00 30/10/2001 11:02
    errata corrige
    per la regola che dice < chi non fa non sbaglia >...
    Alberto Sardo
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    pingpong
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    Registrato il: 29/10/2001
    00 30/10/2001 12:34
    Non so quale sia la tua preparazione in merito, suppongo abbastanza nutrita, quindi da solo puoi capire che un drive power lo fai fare ad una linea d'attacco che mediamente pesa almeno quanto la linea avversaria.

    Se hai una linea leggera(nel nostro caso leggerissima) non ti resta che bloccare in modo che i tuoi uomini prendano vataggio della loro posizione vd: cross block, trap, scoop ecc...chiaro? Credo di si. Ripeto se qualcosa è stata fatta, ed è stata fatta da coaches con decenni di esperienza alle spalle, un motivo ci sarà e sarebbe meglio cercare di capire prima di parlare.
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    Gmarco13
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    Registrato il: 25/01/2001
    00 30/10/2001 12:41
    Provo a dire la mia sull'argomento portando come esempio la mia esperienza personale in Gran Bretagna. Premetto che non sono a conoscenza di cosa sia successo con l'under 19, gli allenatori, e della situazione generale del football italico.

    Per due anni sono stato allenatore della nazionale scozzese durante il Four Nations - torneo tra Inghilterra, Scozia, Irlanda e Galles - che solitamente si disputa nel mese di settembre/ottobre. A meta luglio si fa una selezione per i giocatori, che poi ogni domenica di agosto si allenano - tecnicamente e per gli schemi. Si hanno quindi 4-6 sessioni in cui installare il playbook. Capisco che sia molto piu' semplice organizzare una cosa simile qui dove i giocatori sono quasi tutti della zona che in Italia dove gli atleti provengo da Bolzano e Sicilia. Comunque il punto e' che e' fondamentale dar tempo ai giocatori di amalgamarsi.

    Secondo punto. Qualche anno fa BAFCA - British American Football Coaches Association - ha deciso di uniformare i playbooks della varie nazionali dall'U19 ai GB Lions, passando per le singole nazioni e i GB Bulldogs (nazionale universitaria. Questo significa che il passaggio dall'U19 in su' dovrebbe avvenire senza troppi problemi dal punto di vista della comprensione; perche' se io chiamo un certo tipo di gioco so di cos si tratta senza preoccuparmi di terminologie diverse. Il fatto che poi parecchi allenatori siano coinvolti anche nelle squadre universitarie o senior non fa che facilitare ulteriormente i compiti.

    Terzo punto. La selzione degli allenatori qui viene effettuata dalla lega che designa l'head coach. Sta poi a lui scegliere i vari coordinators e assistenti, senza interferenza alcuna da parte della lega. Non mi risulta che si siano mai verificate scene tipo quella raccontata da Lord nei vari ritiri delle nazionali.

    Quindi per concludere, io suggerirei una tabula rasa su cui iniziare a porre basi solide. Un allenatore, americano o italiano poco importa, ma che sia senza ombra di dubbio il meglio sulla piazza. Molti raduni durante l'anno per dar modo ai giocatori e coaching staff di conoscersi a vicenda e conoscere il playbook. Playbook che deve essere uniforme per tutte le nazionali - ovviamente non nei giochi ma nella terminologia. Ad esempio il gioco 563 identifica SEMPRE un passaggio three step drop con traccia 6 per il giocatore X e traccia 3 per il giocatore Y.


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    Tortosa
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    Registrato il: 17/01/2001
    00 30/10/2001 13:08
    Caro Pingpong, alla stessa stregua della linea leggera che non può fare un drive power c'è la linea inesperta che non può fare scoop e trap.
    E lo sai perchè in Italia c'è questa situazione e nelle altre nazioni no? Perchè la federazione non ha mai obbligato le squadre partecipanti ai campionati senior a costituire una giovanile e dunque campionati corti, poco bacino d'utenza e tutto ciò che ne consegue e porta ai risultati di domenica.
    Fabio#62
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    Il Conte
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    Registrato il: 22/01/2001
    00 30/10/2001 13:16
    Bravo Fabio, hai colpito nel segno: se uno ha i soldi per pagare un USA, li DEVE avere anche per metter su' una giovanile.
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    BUBBA
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    Registrato il: 06/03/2001
    00 30/10/2001 13:38
    Ok superato lo scoglio dello scoop block (bella figura di m....,cmq io l'ho sempre chiamato raddoppiare ed andare profondo)vorrei far notare un'altra cosa, parte del problema non sara' anche il fatto che in Italia le giovanili giocano a nove,mentre la nazionale gioca a undici? Sappiamo bene tutti cosa comporti la mancanza di due teackles in linea,il gioco cambia completamente,diventa molto difficile eseguire certi movimenti(e lo scoop e' uno di questi). Sara' impossibile avere una forte naz. jr a 11 finche in Italia non vi saranno forti squadre jr a 11.
    BUBBA
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    Alberto Sardo
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    Registrato il: 12/10/2001
    00 30/10/2001 17:06
    Carissimo Pingpong
    E' mai possibile che le cose vengano prese subito dal punto di vista sbagliato?
    Rileggendo BENE la mia mail ti sembra che vada contro ad allenatori?
    Ancora, rileggendo BENE la mia mail ti sembra che indichi nelle drive e nei power i giochi per vincere o essi sono solo esempi di giochi semplici?
    Vengo dalla "linea dei puffi" della "squadra dei puffi" i Panthers di Vic Dasaro che dal "basso" di pesi leggeri riuscì ad arrivare anche a vette impensate in momenti di football pesante riuscendo a battere mastodontiche squadre come Warriors, Grizzlies etc .
    Ma il metodo con il quale vincemmo contro queste squadre richiese un valente allenatore di fondamentali(tra parentesi tra gli all della naz junior ce n'è uno con cui ho giocato fianco a fianco ) e mesi e mesi di continue ripetizioni di trap cross blocks double team, pull ebbene si anche scoop etc.
    Allora tutto funzionava a dovere, e funzionavano anche i drive e le power, tanto gli uomini grossi e alti quando cadono fanno più rumore. E se non riuscivamo a passargli sopra riuscivamo a corregli di lato....
    La mia mail comunque era solo PROPOSITIVA non attaccava nessuno, che cosa proponi tu per migliorare?
    Alberto Sardo
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    bear51
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    Registrato il: 30/08/2001
    00 31/10/2001 12:14
    Mamma mia!
    Quanti paroloni,cacchio mi sento una merdaccia,da noi si dice
    prendi il rb,e stendilo,oppure radoppiamo,oppure blizza tu ecc.
    Sti poveri cuccioli oltre che andare a scuola alla sera devono
    studiarsi tutti sti paroloni per poi doverli mettere in pratica.
    Ma siamo realistici il FA e' fatto anche di puro e semplice
    istinto,nella lettura da parte di un lb,de,ss ci vuole l'istinto
    della bestia a caccia della preda,anche la fiera delle volte sbaglia,ma il piu'colpisce e uccide,e questo gli e' stato
    insegnato dalla mamma,sapete benissimo che nella natura i
    cuccioli stanno accanto a chi gli deve insegnare la vita anche
    per tre anni,e noi li mandiamo a caccia senza la preparazione
    neccessaria,in piu' gli facciamo pagare le maglie,e in piu'
    avevano tre nastri di tape in tutto,ma fatemi il piacere,meno
    paroloni e piu'caccia alla preda,insegnateli a darle e a prenderle,e quel pizzico di sano istinto.
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    Giuso D.A.
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    Registrato il: 10/09/2001
    00 31/10/2001 14:11
    PER BEAR51
    Sono d'accordo con te sul fatto che l'istinto sia un fattore dominante nel FA,pero' non puoi basare tutto su quello,perche' gli anni dei pionieri sono finiti e al giorno d'oggi non puoi insegnare ad un ragazzo la formula '' vai e uccidi''.
    Noi sicuramente veniamo dal pionieristico e siamo cresciuti in quel modo pero' bisogna anche migliorarsi,perche' quelle parolone come le chiami tu ,non sono altro che tecniche che permettono sicuramente ad un atleta di sopperire alla mancanza di caratteristiche fisiche che il suo ruolo richiede e quindi di essere competitivo.
    E'anche vero che non siamo negli Sati Uniti,pero'se quei SIGNORI utilizzano ed insegnano la tecnica,vuol dire che funziona e non penso che dalla sera alla mattina si siano inventati nomenclature ed efficacia.
    La cosa certa, e', che se anche ci fosse stato un Coaching Staff
    composto dai migliori allenatori della NFL ne avremmo preso 61 ugualmente ,perche' io sfido chiunque a portare un Team, con due allenamenti sulle spalle a vincere una partita,contro un avversario che nell'arco della preparazione si incontra almeno una decina di volte.
    Morale , la colpa non e' ne dei coaches ne dei ragazzi , anzi tanto di cappello perche ' hanno dato modo tutti insieme di essere presenti e di combattere per raggiungere uno scopo positivo o meno che sia ,comunque loro c'erano come protagonisti.

    UN SALUTO


    Alfredo Giuso Delalba
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    zum55
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    Registrato il: 29/04/2001
    00 31/10/2001 15:08
    Quanto mi è simpatico Bear!!!
    La pensi come me!!
    L'istinto fa il giocatore di football.
    Voglia di prendere l'avversario prima di subito.

    Si inizia così...... non esistono protezioni, avversari + grossi o + veloci.
    Frasi tipo.... non ce la faccio, non devono esistere nel football

    Spirito di sacrifio, voglia di superare se stessi e imporlo agl altri.

    Eliminare la paura del dolore, del fare e farsi male.

    Queste sono le basi che permettono poi di poter insegnare la tecnica ad un giocatore.

    Tanti ragazzi fisicamente dotati rendono il 30% delle loro potenzialità?
    La cattiveria e la voglia, non sono state coltivate dentro di loro.
    Vengono a volte buttati in campo senza sapere le regole e ruoli e li capiamo
    se non riescono.... mancano di esperienza e tecnica.
    Invece, i fenomeni, sono quelli che, per motivi loro, arrivano nel nostro ambiente infischiandosene
    delle conseguenze di un placcaggio in campo aperto o un "headtohead".

    Vengo da una scuola dove prima sputavi il sangue per la preparazione, poi facevi allenamenti massacranti
    solo a placcare e togliere blocchi.
    Unica regola..... colpire al 100% chi non lo faceva, o si faceva male... o andava via.

    Se la forza di volontà non ce l'hai, e non tutti quelli che si avvicinano a questo sport sanno di averla,
    dobbiamo costringerli a tirarla fuori, perchè questo è uno sport duro e solo chi è solido fisicamente
    e mentalmente sopravvive.


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    Tortosa
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    Registrato il: 17/01/2001
    00 31/10/2001 16:38
    Il football è cambiato, non ci sono più i Lyle Alzado o gli Howie Long, anche dagli States arrivano coaches sempre più inclini alla cultura dei passi fatti bene anzichè quella dei bilancieri piegati, aggiorniamoci, per un allenatore sarebbe molto più semplice dire "vai e colpisci il primo che ti viene incontro", ma potrebbe essere che il primo che ti viene incontro è il giocatore messo in mezzo da una option e non va colpito, allora come ti metti? Il tempo dei pionieri e delle tante botte è finito, ti ricordi Zummo gli Oklahoma con partenza da porta a porta, i 1000 e 1000 Jingle Jungle, questa è una generazione che torna all'allenamento successivo se al campo si diverte di più di quanto non lo gratifichi far girare un bel disco di Madden 2001 alla Playstation, sembrerà autocelebrativo dirlo ma "quando eravamo giovani noi" specie nella nostra borgata, o ti facevi le canne, o tiravi molotov contro i centri sociali o per sentirti diverso giocavi a football (salvo come in taluni casi fare le ultime due cose insieme). E' un'altra generazione vanno educati allo sport, preparati tecnicamente al football, e sperare che rubino con gli occhi e con le orecchie le sensazioni che ancora oggi pervadono noi che quando usciamo dallo spogliatoio andiamo in battaglia e che mentre ci vestiamo sentiamo il fuoco nelle vene quello stesso ardore proprio dei cavalieri templari durante la vestizione.
    Dai retta a me conviene insegnargli cut, trap, comeback, scoop, xblock, blitz, dog e containe, il tempo per capire quanto siano un manipolo di eletti nel poter giocare a football arriverà, forse senza il nostro intervento ma arriverà.

    NOI, FELICI POCHI, NOI, MANIPOLO DI FRATELLI.
    Fabio#62
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    bear51
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    Registrato il: 30/08/2001
    00 31/10/2001 19:55
    Avete ragione entrambi,pero'.......ne ho viste di cotte e di crude,sinceramente mi piacerebbe molto parlare nel gergo(giusto).
    Ma come si fanno a spiegare certi concetti,che in America vengono
    insegnati ed appresi a 10 anni.La mia realta'in A,Adige e'la
    seguente,per quanto riguarda Bz,i vari Ventura Rossi ecc,hanno
    imparato molto e i risultati si sono visti,per quanto riguarda Merano le cose cambiano e di molto.LE ho provate tutte ma la
    mentalita' e'ok,e' da 40 minuti che facciamo esercizi vari
    ma quando si gioca,quando ce se mena???I giovani al secondo
    allenamento,quando mettiamo l'attrezzatura??non riescono a fare
    tre piegamenti sulle braccia,e vogliono placare,ricevere ecc.Il FA giocato tecnicamente e' spettacolare,vi ringrazio anticipatamente,per il lavoro che fate e farete in futuro,ma e' che sono diventato pessimista,perche'?Sono parole che sento da sempre,ma chi ci ha provato ad insegnarle si e' trovato
    davanti ad un muro,si vabbe' ma quando se soga?????Se non dai
    le attrezzature non vengono perche'si sentono inferiori a quelli
    che le indossano,mentre se le dai,dopo due allenamenti o si
    rompono.o se ne vanno,attualmente ho 74 tesserati,e tra questi
    15 infortunati ai primi allenamenti nel 99,20 ritirati per
    ci siamo stufati,gli altri a corrente alternata,un'all ok due
    saltati e via che andare,quindi o sfrutto l'istinto,o se vado
    troppo sul tecnico meta' se ne vanno.Merda che vita di merda!
    Abbiamo avuto fior fiore di giocatori,purtroppo e' quel abbiamo
    avuto che mi preoccupa [SM=g27806] [SM=g27806] [SM=g27806] [SM=g27806]