Chiaro, analitico, posato ha difeso da ateo la figura di S.Ubaldo senza farcela scarnificare e strumentalizzare da un bigotto razzista e sessofobico con un microfono in mano.
SINDACO GORACCI SULL’OMELIA DI MONSIGNOR BETORI
Il sindaco Orfeo Goracci interviene con una nota a commento dell’omelia di monsignor Betori in occasione della Festa del Patrono: « Gubbio ha vissuto due giornate intense e belle: il 15 maggio la Festa dei Ceri, che ha avuto anche una rilevantissima visibilità mediatica, ed il 16 la festa del Santo Patrono della Città S. Ubaldo. Per i Ceri sono stati graditissimi ospiti diversi autorevoli membri della CEU (Conferenza episcopale umbra) ed il 16 siamo assurti alle cronache nazionali per l’omelia fatta dal segretario della Cei Monsignor Betori. Gubbio è città solidale, ospitale, tollerante, comunità sicuramente cattolica ed è una realtà dove la connotazione politica è comunque la più a sinistra e comunista d’Italia. L’intervento del segretario della CEI ha preso spunto dal richiamo al ruolo e alle iniziative che il Vescovo Ubaldo Baldassini (poi nominato Santo Ubaldo) assunse nel 12° secolo in difesa della città di Gubbio, allora assediata e a rischio di essere distrutta da Federico Barbarossa. Utilizzare questo richiamo storico, ben noto a noi eugubini, per continuare in una campagna di preoccupante chiusura antistorica e di una allarmante visione integralista, ci sembra una forzatura inopportuna. Nel rispetto delle idee degli altri, non si può non sottolineare che una visione così “chiusa” , che i vertici della chiesa stanno da tempo accelerando, rischia di portare indietro il Paese tutto a forme di “oscurantismo” che sono figlie di altri tempi che credevano passati e che sempre di più portano l’Italia fuori dal comune sentire ed agire dell’Europa. Diritti individuali e progresso scientifico non possono essere messi in discussione da chiusure integraliste di tipo religioso. Le forme integraliste e populiste, pur rispettando totalmente il pensiero e l’agire di milioni e milioni di persone che concepiscono e vivono la famiglia nello spirito del Family Day, vengono poi cavalcate e strumentalizzate sul piano dell’opportunità politica da figure come quella dell’ex premier Silvio Berlusconi che con la famiglia pensata, voluta, desiderata, vissuta dai tanti a Roma e in Italia del Family Day non ha proprio niente a che spartire. Pur non volendomi addentrare in ruoli e compiti che non mi appartengono e competono, voglio ricordare che anche nello Statuto del Comune di Gubbio, approvato con delibera di Consiglio Comunale già nel 1991 , si fa riferimento a S. Ubaldo come Santo di riconciliazione: “Il Comune di Gubbio ispira la propria azione agli ideali di pace, di solidarietà e di cooperazione fra i popoli, anche nel segno della vicenda umana e civile del Vescovo Ubaldo, Patrono di Gubbio, Santo di riconciliazione”. Ciò non mi sembra proprio nello spirito e nel messaggio che Monsignor Betori ha lanciato da Gubbio, dove sono prevalse chiusura, integralismo e scarsa tolleranza. »