"Se te lo raccontassi " ( estate 1968 )

Di questa miniserie avevo già scritto nel primo forum,lamentandomi che in rete e su Youtube non vi fosse traccia,tranne le due sigle.
La nebbia si infittisce sugli anni 60.
Adesso ho trovato questo elenco dei protagonisti ed il nome del regista,Bruno Corbucci su un sito inglese e la notiziola su rai teche che le puntate furono sei ( l'altro sito mette quattro ) dal 31-5 al 12-7-1968
m.imdb.com/title/tt1175708/fullcredits/cast?ref_=m_ttfc_3

La trama seguiva sempre lo stesso schema : il principale ( Andrea Checchi ) del malcapitato Boldini ( Alberto Lionello) gli affidava un incarico che il poveraccio non riusciva a portare a termine perché gliene capitavano di tutti i colori.Ogni episodio finiva con Boldini ,affranto,che diceva a qualcuno "Guarda,se te lo raccontassi non ci crederesti..." la voce sfumava mentre Lionello parlava a raffica gesticolando,e partivano i titoli di chiusura,con "Pata pata" di Miriam Makeba.La sigla di apertura era invece affidata a tre New Dada ( Ferry,Franco e René )+Danny bassista dei Profeti e Gaby batterista del Patrik Samson Set.Ricordo solo due scene : Lionello che deve imparare il giapponese per accogliere dei clienti,e lo fa con un registratore che trasmette durante il sonno , e Checchi in un'altra che lo rimprovera : "Boldini,Boldini..."

In mancanza d'altro metto le sigle : a quella di apertura avevo anche scritto su Youtube un piccolo commento...dieci anni fa

youtu.be/EaraYchnF1k

youtu.be/JBJVVhn7iuo

Purtroppo nè la trama nè la sigla iniziale mi risveglia alcun ricordo (ovviamente conoscevo la sigla finale ma per altre vie)

Era trasmesso sul secondo canale.
Anche se non c'era l'imbarazzo della scelta la qualità dei programmi era tale che il televisore la sera restava sempre acceso.
Sono vecchio e dico "Eh,a quei tempi..." senza essere del tutto rincoglionito.
In un piccolo sceneggiato trovare Andrea Checchi,Alberto Lionello,Lina Volonghi,Gisella Sofio...e fra i comprimari Giulio Marchetti/Battista e Ferruccio Amendola,nonché Solvi Stubing che mi invitava a bere anzitempo la birra Peroni ( dopo un paio d'anni raggiunse lo scopo ).
Vogliamo mettere ?

Anche per me questo antico programma è del tutto sconosciuto.
E questo mi stupisce.

Proprio per i nomi ben noti degli interpreti, ma anche per altri motivi, Pflip ci parla del 1968, quando sia Gimmy che io, l' età della ragione l' avevamo già raggiunta.
Senza contare, che quellli non erano ancora i tempi in cui era facile perdersi fra centinaia di canali.
O ti guardavi il primo, oppure cascavi nel secondo.

Di sicuro significa qualcosa, se nel web si trovano solamente rare tracce.
Sospetto, che ci troviamo di fronte ad un altro caso di cancellazione del costoso nastro magnetico Ampex da due pollici, per poterlo registrare nuovamente con qualcosa d' altro.
E dunque, la serie potrebbe essere passata in tv una sola volta.

La trama mi ha ricordato, ma, molto alla lontana, la versione televisiva di " Marcovaldo ".
Però, la differenza sta nel fatto che quest' altra miniserie è riuscita a passare indenne fra i ricicli dei nastri magnetici.

Voglio cercare qualche segno lasciato da "Se te lo raccontassi ", nell' archivio del Radiocorriere tv.
Ogni tanto ci vado, a leggere qualche palinsesto giornaliero, qualche articolo, oppure qualche pubblicità, anche.

Non mandatemi un drone a quattro eliche carico di ghiaia.
Per prendermi a sassate.
Leggo qualche vecchio Radiocorriere, qualche volta.
Però continuo a vivere in questo presente.
Anche perchè non ho altra scelta.

http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Default.aspx

Trovato.

Venerdi 31 maggio 1968 sul secondo canale, alle 21.15 andava la prima puntata.
Il Radiocorriere numero 22 del 1968, conferma un totale di sei puntate.

Ho controllato l' eventualità di altri programmi più attraenti sul primo canale, ma non trovo nulla di particolare.
Potrei anche aver visto qualche puntata, o forse tutte.
Se è stato così, quel ricordo " è andato perduto nel tempo, come lacrime nella pioggia ".

Oltre alle immagini parziali delle pagine del Radiocorriere, vi allego l' articolo completo in PDF.










Fate "clik " qui sotto, e poi ancora sulla pagina dove sarete trasferiti. Fatemi sapere se incontrate problemi.

Grazie!!! poi me lo vedo con calma ...
Non vidi quel programma perché sul primo canale vedevo Carosello e andavo a ninna ...avevo 8 anni....🤷

Ma chi si rivede !
Comunque anche io - che avevo pochi mesi di più -raramente in settimana vedevo la TV alla sera (di moltissimi fortunarti sceneggiati del tempo avevo conoscenza perche ne sentivo parlare a casa o a scuola ma non li avebo ma ivisti), ecco spiegato perché non ne ho alcun ricordo

Io mi ricordo che gli unici sceneggiati che vedevo prima dei 13 anni erano Geminus del 1969, d'estate e Il segno del comando del 1971 (terrore!!) Sul divano attaccata a mamma.....

Tidi95 (nNPp210217), 18/09/2023 20:40:

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Io mi ricordo che gli unici sceneggiati che vedevo prima dei 13 anni erano Geminus del 1969, d'estate e Il segno del comando del 1971 (terrore!!) Sul divano attaccata a mamma.....

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Del segno del comando ricordo che vidi solo l'ultima puntata, perchè incuriosito dai racconti che sentivo a scuola

La sigla di Geminus me la ricordo bene...e rivederla mi ha scatenato un brividino....😰

Va detto che in " Geminus " prevaleva la parodia.
Era giusto la sigla a dare qualche brivido.

Per il resto Walter Chiari conduceva i molti interpreti parecchio noti -idimenticabile
Ugo Fangareggi che ogni tanto se ne spuntava fuori dando vita ad un personaggio sempre diverso- attraverso una trama quasi demenziale.

Con " Il segno del comando ", invece si faceva sul serio.
Spettri e fantasmi in giro a piede libero per le notti romane, in quantità che non trovi neppure in " Ghostbusters ".
E neanche lo capivi subito, che alcuni di loro in realtà erano già trapassati.