00 27/09/2022 22:09

The Unconquered King

by Louise McCurley
"Strictly Elvis" No. 67 (Novembre 1973)



Sedici anni fa ho iniziato a sognare di incontrare Elvis Presley, senza quasi osare credere che si sarebbe avverato. Eppure, venerdì 29 giugno, mi sono reso conto che il mio sogno era diventato realtà quando mi sono trovata accanto a Elvis Presley, il re incontrastato.
Come è successo? Ripensandoci, non ne sono sicura... ma è iniziato quando ho visto Elvis esibirsi di persona per la prima volta a Macon, in Georgia, il 15 aprile 1972. Quel concerto ha riacceso un fuoco risalente a 16 anni prima e sapevo che dovevo fare qualcosa. Così organizzai il Fan Club "Can't Get Enough of King Elvis".
Scrissi numerose lettere a Elvis e al Col. Parker, informandoli del club e chiedendo loro di venire ad Atlanta.
Quando fui avvisata della prenotazione ad Atlanta, rimasi estasiata. Ho chiamato il Sig. Sam Wallace, della RCA, che mi ha aiutato nel club, per chiedergli se pensava che fosse possibile per me incontrare Elvis quando sarebbe venuto. Mi rispose semplicemente: "Vedremo".
Diventai apprensiva, spaventata, nervosa e anche speranzosa. Elvis ebbe un tale riscontro nei primi due spettacoli che vennero prenotati altri tre concerti. Ottenni i biglietti per tutti e cinque gli spettacoli e mi sedetti ad aspettare. Sapevo che il primo show, il 21 giugno, sarebbe stato un affare affrettato per Elvis, poiché era impegnato in altre città il giorno precedente e quello successivo... quindi non speravo troppo in quella serata.

Poi, venerdì sera, 29 giugno, mi è stato presentato il Col. Parker prima dello spettacolo. Con un luccichio negli occhi, mi disse di venire da lui durante l'intervallo e mi avrebbe portato a incontrare Elvis. Tornai al mio posto tremando. La mia fantasia stava diventando realtà.
Quando fu annunciato l'intervallo, sgattaiolai silenziosamente dal mio posto e fui accompagnata dietro le quinte. Quando entrai nella stanza dove Elvis mi aspettava, capii cosa provai quando Cenerentola andò al ballo di lusso. C'era Elvis, splendente in un abito bianco con gioielli e brillantini d'oro. Avevo aspettato questo momento per 16 anni. Ecco il re incontrastato.
Elvis mi regalò un enorme cane da caccia, una sciarpa e due baci, spiegando ridendo che non poteva salire sul palco con il rossetto.
Il momento di salire sul palco arrivò troppo presto ed io tornai al mio posto per assistere alla sua grande performance.

Non dimenticherò mai questo incontro con Elvis, che era educato e gentile e più bello di qualsiasi principe azzurro. È veramente, e senza ombra di dubbio, il re incontrastato.


Foto: Ed Bonja / J.A.T. Publishing Elvis and Louise McCurley