Giocata Urur
Di seguito l'estratto della giocata di cui parlavo, è esattamente la situazione richiesta: Urur umano che reagisce a qualcuno che s'avvicina ad una persona che considera sua.
Non ti ho messo i post degli altri pg, per il semplice fatto che almeno puoi avere un focus esclusivamente su Urur.
Per quanto riguarda la seconda giocata di esempio (quindi Urur Mannaro)... Dimmi tu se vuoi che riadatto questa, ma fondamentalmente cambierebbero solo un paio di dettagli: Urur sarebbe stato ancora più aggressivo estraendo gli artigli e sicuramente la lotta sarebbe stata mortale, andando avanti fino a che uno dei due non fosse rimasto a terra esanime. Chiaramente l'Urur Mannaro avrebbe cercato di prevalere e far soccombere il proprio avversario ad ogni costo, in qualsiasi modo e con la massima ferocia e violenza esprimibile.
11:03Urur[Zona agricola - Podere Urur] Si trova all'esterno del proprio podere, il nordico. Non molto distante da Amyria, solo qualche metro in effetti. Lei è seduta a terra, intenta a rimuginare su quell'osso rigirandoselo tra le mani, lui invece è preso dall'allenamento mattutino. O meglio, ormai lo sta concludendo. Corpo parallelo al terreno, le gambe unite ed i palmi delle mani poggiati sulla nuda terra. Flessioni, o pompate come adora chiamarle lui nel gergo militaresco che utilizzava tempo fa. Inspira mentre flette le braccia, accostando il petto a terra fin quasi a toccare, poi spinge e torna su buttando fuori l'aria dalla bocca con uno sbuffo violento. Addosso la tunica grigia, bordata di rosso, che si intravede tranquillamente al di sotto della cotta di maglia. Dei calzoni neri, infilati negli stivali anch'essi neri. Il robusto cinturone che lo stringe in vita porta pochi oggetti: le due asce da lancio sul davanti, che pendono verso il basso con i manici; la borraccia ed il borsello al fianco sinistro; il coltellaccio ricurvo sistemato dietro la schiena, parallelo al cinturone e con il manico rivolto verso il fianco destro. L'ascia, invece, è a terra perpendicolare al corpo dell'omone. Il manico vicino la mano destra, la testa vicino la sinistra [Cinquanta...] Mugugna mentre torna giù, le palpebre appena socchiuse. Si allena con tutto il peso, per mantenere l'efficienza fisica. I capelli, rasati a pelle ai lati del capo, sono raccolti in una corta coda mentre la barba è sempre acconciata in quella singola treccia che, come le asce, ora ricade verso il terreno. Un nuovo sbuffo [Cinquantuno...] E torna ancora giù. Non guarda l'elfa per ora, tiene invece lo sguardo fisso su quell'ascia davanti a se fino a quando [Sessanta...] L'ultimo mugugno prima di raddrizzarsi. Poggia le ginocchia a terra e si tira su, la destra che trascina verso di sé l'ascia avvicinandola.
11:23Urur[Zona agricola - Podere Urur] Inspira a fondo, riprende fiato mentre tira su la gamba destra. Poggia il piede a terra, spinge e finalmente si alza in piedi. Un basso grugnito mentre sistema l'ascia da battaglia al fianco destro, assicurandola al cinturone. Batte le mani fra loro un paio di volte, quel poco che basta per liberarle dal terriccio poi fa lo stesso con i calzoni, dando un paio di colpi all'altezza delle ginocchia che ha poggiato a terra. Un nuovo grugnito, soddisfatto, quando ha terminato quelle semplici e veloci operazioni di pulizia, quindi si raddrizza e, finalmente, abbassa lo sguardo su Amyria. Praticamente si ritrova a fissare una il conto alla rovescia che la separa dal dare in escandescenze, male. Aggrotta appena la fronte ma non parla subito, s'avvicina andando poi a tenderle la mano sinistra, in una sorta di offerta d'appoggio [Vuoi lasciar perdere quel coso?] Eccola la sua delicatezza, con quel vocione profondo dal timbro roco [Fissarlo fino a disintegrarlo non ti porterà più vicina al tuo obiettivo] Evviva l'empatia e la capacità di risollevare il morale, doti di spicco del nordico [Oltra a Zahira... Vuoi dirmi cos'è successo l'altra sera, mh?] Agita appena le dita della sinistra, come ad attirare l'attenzione di lei su quell'invito ad alzarsi, forse anche a sfogarsi.
11:46Urur[Zona agricola - Podere Urur] Attende in silenzio, ricambia lo sguardo della ragazza quando la vede sollevare il volto ma, nonostante tutto, la gentilezza proprio non appartiene al nordico. E' sudato, accaldato e l'espressione che ha in volto è il diretto risultato delle prime due. Niente sorriso, ma la fronte aggrottata mentre la fissa dall'alto. Lei allunga la mano, si tira su e lui la aiuta evitando di strattonarla. Forse un minimo di gentilezza c'è, ma sempre a modo suo. Annuisce lentamente quando lei mette via l'osso e prende a parlare degli esserini che li hanno attaccati nella foresta [Fottuti goblin, avrei dovuto sterminarli tutti all'epoca...] Borbotta storcendo le labbra in una smorfia contrariata [Si, me l'hai detto. Ma anche a me continua a non tornare qualcosa] Concorda con lei, per un momento arriccia il naso e solleva la destra per sfregare il dorso della mano contro le narici, poi la lascia ricadere lungo il fianco [Sono sbucati fuori così, dal nulla e vi hanno attaccato. D'accordo che la Foresta non è il più ospitale dei luoghi ma...] Un cenno del capo verso di lei, anzi verso la scollatura [Perché portarvi lì? Non ha senso] Scuote il capoccione. Il rumore di zoccoli lui lo sente dopo, in ritardo rispetto all'elfa, ma non gli da peso. La zona agricola è un via vai continuo. Non gli da peso almeno fino a quando non sente la stretta di Amyria farsi più decisa, in concomitanza con quella voce. Aggrotta maggiormente la fronte, porta indietro la gamba destra facendo perno sulla sinistra così da ruotare a favore della nuova venuta ed evitare di sventolare Amyria in giro. La scruta in silenzio per qualche momento, la voce è familiare ed anche quel volto ma la memoria non sembra aiutarlo nell'immediato. Poi, complici forse le sue parole o la domanda di Amyria, improvvisamente un ricordo lo colpisce. Digrigna i denti, incassa la testa fra le spalle [Che caz*o ci fai qui?] Molto meno cordiale.
12:10Urur[Zona agricola - Podere Urur] Continua a digrignare i denti, scoperti in un basso ringhio rabbioso che inizia a percepirsi. E' vero, anche lui ha notato un qualcosa di strano nell'ultimo periodo, eppure i modi animaleschi sono tutt'altro che scomparsi. Evidentemente è proprio il nordico stesso ad avere una natura selvaggia ed impetuosa. Il pugno destro viene serrato istintivamente, le spalle incurvate come una bestia che si stia preparando ad assaltare la propria preda. Sa bene che lo scontro sarebbe impari, almeno ora, eppure non sembra essere un problema. L'istinto è più forte, anche ora. Osserva Califa mentre s'avvicina e poi smonta di cavallo. Un semplice grugnito in risposta alla sua affermazione sull'odore [Così pare] Ma non aggiunge altro, rimanendo sul vago. Il discorso sui goblin sembra decisamente accantonato e dimenticato, relegato in un angolino che ora è ben lontano dall'attenzione del nordico. Le narici dilatate, inspira a fondo poi sbuffa l'aria dal naso. E no, le carezzine di Amyria non hanno alcun effetto stavolta. Le avverte, ma quella mano "trattenuta" al momento risulta solamente un impiccio in vista di un eventuale scontro. Grugnisce, agita le dita per liberarsi della presa altrui o forse per avvisarla, un istante dopo tira via la mano, bruscamente. Vede Califa avanzare, puntare il dito. Aggrotta maggiormente la fronte a quelle poche parole che pronuncia. Sputa a terra, dritto dinanzi a se, senza schiodare lo sguardo da lei [Sei nel posto sbagliato. Per la persona sbagliata] Ancora un grugnito, l'ennesimo. Ancora la posa da animale feroce pronto a colpire, nonostante tutto. Ignora totalmente l'elfa ora, i sensi allerta ed i nervi tesi [Ho perso la puzza, non la capacità di strapparti la testa] Un amore, indubbiamente. Muove il capoccione in un rapido cenno verso il cavallo [Monta su, vaffan*ulo. Và a pisciare su un altro albero, lontano da qui] Torna a scoprire i denti in quella smorfia rabbiosa. Intanto avanza, un paio di passi verso l'altra.
Urur ha usato Allerta
12:36Urur[Zona agricola - Podere Urur]{Allerta} La minaccia rappresentata dalla Mannara è chiara, sotto ogni punto di vista. Riesce ad immaginare perfettamente cosa sarebbe in grado di fare, come potrebbe facilmente sopraffarlo eppure il brivido dell'adrenalina, che entra prepotente in circolo, è più forte di qualsiasi altra cosa. Non ha mai avuto paura della morte e non ha certo intenzione di iniziare ora. Men che meno di fronte ad un qualcosa, qualcuno, che minaccia la sua proprietà. Un altro segno che l'apparente scomparsa della maledizione non ha cancellato, non può farlo. E' la natura stessa dell'omone, da sempre violento e possessivo [Perché ho dato la mia parola che non l'avrei fatto] Quando lei lo stuzzica, invitandolo a farsi avanti. Parla a denti stretti, le parole che escono a stento come se stesse effettivamente faticando per trattenere la rabbia e l'impulso di gettarsi contro di lei. La vede farsi avanti, lui fa altrettanto. Ancora un paio di passi, ad accorciare maggiormente le distanze. Probabilmente ora a poco più di quattro metri l'uno dall'altra. La vede afferrare quel coltello, sollevarlo ed affondarlo nella carne. Vede il sangue iniziare a scorrere, istintivamente inspira a fondo come per catturarne l'odore ma non ottiene un bel niente. Non ha più quella capacità, o almeno non come prima. Sente l'aria fresca della mattinata, niente di più. Il ringhio rabbioso gli nasce spontaneo, infastidito da quel senso di smarrimento che ancora lo turba profondamente [E' tutto mio qui. E passerò le prossime notti a pisciare sul tuo sangue] Sempre un galantuomo. Non schioda lo sguardo da lei neanche per un istante, neanche quando Amyria entra nel suo campo visivo. Quando capisce cosa sta per fare è troppo tardi, se la ritrova già piazzata là davanti. Serra maggiormente i pugni, le nocche che sbiancano per la forza che imprime nel gesto [Allontanati... Da... Lei...] E stavolta fatica davvero a parlare, il volto trasformato in rabbia pura.
13:08Urur[Zona agricola - Podere Urur]{Allerta} La tensione è palpabile nell'aria, quasi si può tagliare con un coltello. E c'è ben poco da fare. Apparentemente il sangue maledetto non scorre più nelle vene del nordico ed insieme a quello ha perso tutte le facoltà che lo stesso gli donava. Facoltà che, ora, gli vengono ritorte contro. Ma è abituato a combattere, nei modi e nelle condizioni più disparate. Ha passato una vita intera sui campi di battaglia, una vita intera a prendere vite ed a versare sangue. Lei è veloce, oltre ogni limite umano che ora, invece, rallenta l'omone. Eppure dovrebbe riuscire a cogliere istintivamente il pericolo in arrivo. Non come o dove arriverà il colpo, quello è praticamente impossibile. Ma, sempre istintivamente, quell'intuizione lo porterebbe ad avanzare la gamba sinistra di un mezzo passo, col piede della destra che ruota appena verso l'esterno. Entrambe appena flesse, mentre il busto si incurva leggermente in avanti quando contrae l'addome per cercare di acquisire la giusta stabilità, abbassando anche il proprio baricentro, in vista dello scontro. Solleva i pugni, il sinistro all'altezza della medesima spalla, il destro che quasi sfiora la guancia. I gomiti stretti, vicino al corpo a proteggere i fianchi, in particolare il fegato, e la spalla sinistra leggermente sollevata come uno scudo di fronte al volto. Guarderebbe Califa da poco sopra i propri pugni, lo zigomo destro adiacente alle nocche della mano. Tutto il movimento dovrebbe essere abbastanza veloce, un semplice mettersi in guardia che gli viene naturale. Non può vederla. però, partire all'attacco, dunque non un idea chiara del colpo in arrivo né sà se riuscirà o meno a bloccarlo. Si prepara ad incassare però, cosa che avverrà probabilmente con un grugnito nel momento in cui l'altra scaricherà il colpo sul corpo del nordico. Non bada ad Amyria per ora, concentrato solo ed esclusivamente su Califa.
Urur ha usato Iniziativa migliorata
Urur ha usato Combattere in mischia
16:05Urur[Podere Urur]{Allerta-Combattere in mischia} Impossibile prevedere dove colpirà, per l'appunto. Non fa in tempo a tirare su la guardia che le nocche di Califa impattano contro lo zigomo sinistro. Il capo ha uno scatto verso destra, digrigna i denti e grugnisce. E' durato tutto un attimo, ha visto Amyria farsi avanti ed un attimo dopo venire travolta dalla Mannara, quasi contemporaneamente il colpo. Poi, subito dopo, quell'improvviso bruciore al petto [Argh!] Un ringhio, di stupore misto a rabbia, nell'avvertire quel dolore improvviso ed inaspettato. Magia. Ma no, la cosa non lo spaventa, né lo rabbonisce, né fa sfumare la rabbia che lo anima. Semmai tutto il contrario, il dolore alimenta l'adrenalina e la ferocia del nordico. Califa è arretrata d'un passo, ma sono vicini. Non dubita che lei parta nuovamente all'attacco, ma stavolta non la aspetta. Istintivamente avanza di quel mezzo passo per accorciare immediatamente le distanze, senza stare ad aspettare che lei parta con l'offensiva e, nel caso dovesse farlo, per tentare di spezzarle il ritmo portandola fuori misura. Spinge con la gamba destra in avanti, la sinistra che avanza rapida. Il volto coperto dalla spalla sinistra e dal medesimo pugno. E' proprio il sinistro a partire per primo, ma stranamente è seguito subito dal destro. Cerca di anticiparla, per quanto possa essere una mossa disperata, per sorprenderla. Entrambe le mani, infatti, avanzerebbero verso il volto di lei ma non mirano a quello. Tenta di oltrepassare le orecchie della donna, con i pugni che andrebbero ad aprirsi provando così ad afferrare con entrambe le mani la nuca della bionda. Le dita che tentano di unirsi fra loro saldandosi in una presa decisa. E poi il secondo colpo, quello vero, nel caso in cui sia riuscito ad afferrarla. Tira con violenza verso di sé ed al tempo stesso scarica in avanti una feroce testata, accompagnata da un nuovo ringhio selvaggio. Quella si che mira al naso della Leggenda.
Urur ha usato Dura canaglia
Urur ha usato Iniziativa migliorata
Urur ha usato Attacco multiplo
16:59Urur[Casa Urur] Mentre si muove percepisce, più con l'istinto che altro, lo scatto di Califa. Il dolore improvviso all'orecchio arriva proprio nel momento in cui sta serrando le mani dietro la nuca della ragazza [RRRAAARGH!!!] Ancora un ringhio rabbioso, un verso inarticolato e animalesco che accompagna la testata del nordico. La fronte impatta contro il naso altrui, sente il rumore inconfondibile dell'osso che si spezza ma, al tempo stesso, avverte il contraccolpo causato dall'aver colpito la pellaccia dura della Mannara. Come se avesse preso la rincorsa e tirato una testata dritta contro le mura di un castello. Istintivamente molla la presa sulla nuca di lei lasciandosela scivolare via e scuote il capoccione, arretrando di un paio di passi mentre cerca di recuperare la propria capacità operativa. Il respiro è veloce e profondo, in quell'attimo di pausa sembra ansimare quasi quanto un grosso mantice il nordico. Le mani ferme lungo i fianchi, gli ci vuole un momento per tornare a mettere a fuoco Amyria e Califa, entrambe a terra. Lui è l'unico ad essere rimasto in piedi. Grugnisce [Ho dato la mia parola.. Non ti ammazzo..] Parla a tratti, mentre recupera il fiato dopo lo scontro serrato [Adesso vattene e non farti più vedere vicino a lei] Inspira a fondo e si sposta d'un paio di passi, girando attorno al duo a terra per avvicinare Amyria. Inizia ad avvertire il dolore pulsante allo zigomo sinistro, l'orecchio fischia a causa del colpo subito. Come prima, allunga la mano verso l'elfa ma quella lo anticipa. E' infuriata, riesce a capirlo perfino lui nonostante abbia la mente ancora ottenebrata dall'adrenalina e dalle botte subite. Lascia ricadere la mano lungo il fianco, la mandibola contratta mentre la guarda [Anche io] Le fa notare, le labbra storte in una smorfia [Ti aspetto dentro] Non aggiunge altro. Ascolta il suo sfogo con la bionda, solo un ultima occhiata a Califa poi, semplicemente, si volta e s'avvia verso la porta della casa per svanire all'interno. [Exit]