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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di luglio 2022..

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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 18/07/2022 15:44
    .. la fuoriuscita dai tdG - parte III
    [Modificato da viceadmintdg1 18/07/2022 16:07]
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    viceadmintdg1
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    ViceAdmin
    00 18/07/2022 17:19
    Il primo intervento è a cura di don Franco Fiorino, il conduttore che riprende il tema della fuoriuscita dai tdG dicendo:


    Oggi vorrei proseguire la trattazione già iniziata nelle 2 trasmissioni precedenti sulla difficile fuoriuscita dai tdG.
    Quando un tdG vuole uscire dall’organizzazione lo può fare mediante la dissociazione quando lui stesso comunica tale volontà di abbandonare la Congregazione e la disassociazione, provvedimento con cui il comitato giudiziario degli anziani decreta l‘espulsione dei peccatori impenitenti.

    Ma cosa succede al fuoriuscito? A differenza dei Vangeli che insegano ad amare anche i nemici, al contrario i tdG insegnano ad odiare i fuoriusciti come si legge ne La Torre di Guarda del 1 ottobre 1993, p. 19:

    “Quando il male diventa così radicato da essere parte integrante della loro personalità, allora il cristiano deve ‘odiare’ (nel senso biblico del termine) costoro che si sono inseparabilmente legati al male. I veri cristiani condividono i sentimenti che Geova nutre verso questi apostati”.

    Ecco che tale fuoriuscita in molti casi diviene traumatica, visto che costoro vengono considerati come morti, e i tdG rivolgono loro le parole della II lettera di Pietro 2:22:
    “È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango»”.Un’

    Un’altra difficoltà incontrata dai tdG fuoriusciti riguarda il tentativo di svincolarsi da una modalità di leggere la Bibbia che è stata inculcata loro dal Corpo Direttivo che rende loro difficile accettare o tornare alle dottrine cattoliche. In particolare a loro viene insegnato il razionalismo e il letteralismo, fatto che rende difficile ai fuoriusciti accettare dottrine come la divinità di Gesù o la verginità di Maria.

    Costoro devono sapere che oltre alla conoscenza biblica intellettuale per comprendere serve la fede (Mt 11:25) e la presenza di Gesù nelle loro vite quale Parola Vivente!

    E’ importante infine affidarsi a Dio come Padre amorevole e misericordioso, non come ad un giudice spietato! E’ fondamentale avere sempre al centro della nostra vita l’amore di Dio che si è rivelato in Cristo Gesù. Quindi in qualità di cristiani non dobbiamo e non possiamo odiare e allontanare nessuno perché non è questa la volontà del Signore.

    Da parte nostra è fondamentale sostenere il cammino di questi nostri fratelli fuoriusciti dall’organizzazione dei tdG!



    Lascio la parola a chi desidera replicare...
    [Modificato da viceadmintdg1 18/07/2022 17:20]
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    (SimonLeBon)
    Post: 50.065
    Città: PINEROLO
    Età: 53
    TdG
    00 19/07/2022 22:36
    Re:
    viceadmintdg1, 7/18/2022 5:19 PM:

    Il primo intervento è a cura di don Franco Fiorino, il conduttore che riprende il tema della fuoriuscita dai tdG dicendo:




    Oggi vorrei proseguire la trattazione già iniziata nelle 2 trasmissioni precedenti sulla difficile fuoriuscita dai tdG.
    Quando un tdG vuole uscire dall’organizzazione lo può fare mediante la dissociazione quando lui stesso comunica tale volontà di abbandonare la Congregazione e la disassociazione, provvedimento con cui il comitato giudiziario degli anziani decreta l‘espulsione dei peccatori impenitenti.

    Ma cosa succede al fuoriuscito? A differenza dei Vangeli che insegano ad amare anche i nemici, al contrario i tdG insegnano ad odiare i fuoriusciti come si legge ne La Torre di Guarda del 1 ottobre 1993, p. 19:

    “Quando il male diventa così radicato da essere parte integrante della loro personalità, allora il cristiano deve ‘odiare’ (nel senso biblico del termine) costoro che si sono inseparabilmente legati al male. I veri cristiani condividono i sentimenti che Geova nutre verso questi apostati”.

    Ecco che tale fuoriuscita in molti casi diviene traumatica, visto che costoro vengono considerati come morti, e i tdG rivolgono loro le parole della II lettera di Pietro 2:22:
    “È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango»”.Un’ ...
    Lascio la parola a chi desidera replicare...




    Giusto un breve commento, d'antipasto.
    Il "don" Fiorino ignora consapevolmente la differenza tra "dissociati / disassociati" e "apostati".
    Secondo la presentazione caricaturale che fa della disassociazione tra i tdG, le due situazioni sarebbero equivalenti e quindi tutti i dissociati / disassociati sarebbero apostati.

    Questo avviene, per fortuna, solo nella fervida fantasia del Fiorino.

    Anche il diritto canonico cattolico, che il Fiorino avrebbe dovuto consultare, mette in risalto questa differenza:

    3. Da un punto di vista più strettamente canonico bisognerà, dunque, valutare quale tipo di abbandono è stato effettuato dal fedele: di fatto, notorio, formale[3]; a seconda del grado di abbandono scaturiscono, infatti, differenti conseguenze. In generale, si tenga presente che è l"abbandono formale" della Chiesa cattolica l'atto con conseguenze più gravi, cioè l'apostasia con possibile scomunica. Le altre forme di abbandono non comportano tali conseguenze, anche se hanno una loro rilevanza pastorale e giuridica[4]. Come già ricordato poc’anzi, a proposito dei diversi movimenti religiosi a cui oggi alcuni fedeli cattolici aderiscono, è evidente che l'abbandono formale della Chiesa cattolica e dunque la perdita della piena comunione con essa avviene nel momento del passaggio ufficiale a tali movimenti, cioè o attraverso la ricezione del loro battesimo o attraverso altro atto con valenza di iniziazione: quello che nella tradizione della Chiesa è chiamata abiura o adesione ad altra religione. In tali circostanze il fedele cade nell'apostasia, poiché ha rinnegato in toto o nella sostanza l'oggetto formale della fede cristiana, ha negato l'autorità di Dio che si rivela in Gesù Cristo e quindi si è separato dalla comunità fondata e animata dal Cristo stesso, la Chiesa[5].

    Il resto nel prossimo post.


    Simon

    [Modificato da (SimonLeBon) 19/07/2022 22:36]
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    M71
    Post: 4.066
    TdG
    00 29/07/2022 09:50

    A differenza dei Vangeli che insegano ad amare anche i nemici, al contrario i tdG insegnano ad odiare i fuoriusciti come si legge ne La Torre di Guarda del 1 ottobre 1993, p. 19:

    “Quando il male diventa così radicato da essere parte integrante della loro personalità, allora il cristiano deve ‘odiare’ (nel senso biblico del termine) costoro che si sono inseparabilmente legati al male. I veri cristiani condividono i sentimenti che Geova nutre verso questi apostati”.


    Purtroppo l'ignoranza biblica di Don Fiorino è talmente profonda da scoraggiare ogni intento di dare risposte sensate.
    Ad ogni modo, Don estrapola il testo dalla Torre di Guardia e cerca di manipolarlo (tra l'altro in modo infantile e maldestro) per far dire alla WTS cosa lui vorrebbe dicesse: i TdG devono odiare i fuoriusciti.

    Ma per favore! Innanzitutto il paragrafo 15 parla esclusivamente degli apostati , che il gergo cristiano identifica con coloro che volontariamente si pongono in opposizione a Dio e persistono in questa condotta senza ritegno. Non parla dei fuoriusciti (disassociati, dissociati) in senso generale.

    Ma a parte questa lettura sbagliata e pregiudizievole dell'articolo citato a sproposito da Don Fiorino, vogliamo esaminare la Scrittura che ha gettato nel panico il prelato?
    Si tratta del Salmo davidico 138 (139 per la CEI) versi 21, 22:

    Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano
    e non detesto i tuoi nemici?
    Li detesto con odio implacabile
    come se fossero miei nemici.


    Il verbo ebraico "שָׂנֵא" qui tradotto odiare, ha un ampio spettro semantico e, come spiega Perspicacia vol. 2 all'esponente odio, può significare:

    ... forte avversione per qualcosa o qualcuno senza però alcuna intenzione di nuocere, bensì con l’intento di evitarlo per un senso di ripugnanza. Nella Bibbia “odiare” può avere anche il significato di amare di meno.

    Non è un mistero che la legge data da Dio a Israele diceva chiaramente: “Non devi odiare (תִשְׂנָ֥א לֹֽא־) nel tuo cuore il tuo fratello”. (Le 19:17)

    Quindi le cose son due:

    - o Don Fiorino vuol sostenere che l'AT è in errore quando applica il verbo שָׂנֵא (odiare) al comportamento errato di una persona, nello specifico a quello di un apostata, e ai sentimenti che Dio prova per gli oppositori;

    - oppure, più facilmente, Don Fiorino non ha capito il "materiale" che alcuni fuoriusciti gli hanno "suggerito" di commentare.

    Il senso biblico del verbo odiare è ben espresso nella frase successiva a quella estrapolata da Don Fiorino e che si è distrattamente dimenticato di citare:

    I veri cristiani condividono i sentimenti che Geova nutre verso questi apostati.

    Sfogliando le pagine dell'AT, Don Fiorino può leggere e meditare sul passo di 2 Cronache 19:2:

    "Ieu figlio di Hanàni il visionario uscì incontro al re Giòsafat e gli disse: “Si dovrebbe aiutare il malvagio? Si dovrebbero amare quelli che odiano Geova? Per questo motivo Geova è indignato contro di te."



    Ecco che tale fuoriuscita in molti casi diviene traumatica, visto che costoro vengono considerati come morti, e i tdG rivolgono loro le parole della II lettera di Pietro 2:22:
    “È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango»


    A dire il vero, in questo passo è l'apostolo Pietro, e non i TdG, a paragonare (gr. paroimìa) i cristiani che tornano alla loro condotta di un tempo a una scrofa che torna a rotolarsi nel fango dopo essere stata lavata.

    Di nuovo, Don Fiorino vuol forse condannare le parole e l'applicazione fatta da Pietro, che lui stesso venera come colui che detiene il primato degli apostoli?

    Caro Don Fiorino, il suo ragionamento in difesa dei fuoriusciti non sta proprio in piedi.
    [Modificato da M71 29/07/2022 09:52]
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    M71
    Post: 4.066
    TdG
    00 29/07/2022 10:25

    Un’altra difficoltà incontrata dai tdG fuoriusciti riguarda il tentativo di svincolarsi da una modalità di leggere la Bibbia che è stata inculcata loro dal Corpo Direttivo che rende loro difficile accettare o tornare alle dottrine cattoliche. In particolare a loro viene insegnato il razionalismo e il letteralismo, fatto che rende difficile ai fuoriusciti accettare dottrine come la divinità di Gesù o la verginità di Maria.


    Quindi il TdG, se è intelligente, riesce a superare questa difficoltà... per sottomettersi nuovamente alle molteplici e contraddittorie interpretazioni elaborate dai vari pensatori della chiesa? "Padri" che dal II-III sec. in poi, hanno introdotto filosofie umane che hanno corrotto il pensiero originale del Cristo e dei primi apostoli, con insegnamenti che non esistono nella Bibbia?
    Ci vuole un bel coraggio a definire l'indipendenza dalla massa di pensatori cattolici un "tentativo a svincolarsi".

    Chiunque legge la Bibbia senza i filtri teologici imposti dalla CCR si rende facilmente conto che le "dottrine cattoliche" non hanno alcun fondamento Scritturale; e non può che apprezzare la ricerca svolta dagli studiosi del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, che hanno sempre e solo avuto l'unico obiettivo di cercare e diffondere la luce della verità (Efesini 5:8, 9).

    Alle imbarazzanti accuse di razionalismo e letteralismo, replicano fortemente le parole pentateucali di Deuteronomio 4:2:

    "Non dovete aggiungere nulla a quello che vi comando, né dovete togliere nulla, in modo da osservare i comandamenti di Geova vostro Dio che io vi do"

    e quelle finali dell'Apocalisse 22:18,19:

    "se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli aggiungerà le piaghe descritte in questo rotolo; e se qualcuno toglie qualcosa... , Dio gli toglierà la sua parte degli alberi della vita"


    Costoro devono sapere che oltre alla conoscenza biblica intellettuale per comprendere serve la fede (Mt 11:25) e la presenza di Gesù nelle loro vite quale Parola Vivente!


    Certo, una fede basata sull'accurata conoscenza della Parola di Dio, non certo sulle parole di uomini (Romani 10:2).


    E’ importante infine affidarsi a Dio come Padre amorevole e misericordioso, non come ad un giudice spietato!


    Che strano: la visione del Dio binario, o amorevole o giudice spietato, non è proprio la versione cattolica del Dio Padre che ha da sempre insegnato la CCR? Paradiso... Inferno di fuoco... Don Fiorino adesso rinnega la sua stessa fede?


    Da parte nostra è fondamentale sostenere il cammino di questi nostri fratelli fuoriusciti dall’organizzazione dei tdG!


    Anche noi ci auguriamo che tutti i fuoriusciti aprano rapidamente gli occhi per tornare sul cammino della vera fede.
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    viceadmintdg1
    Post: 10.113
    ViceAdmin
    00 31/07/2022 16:52
    Il successivo e ultimo intervento è a cura di Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

    I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti