per seguire dio non bisogna essere necessariamente in un gruppo religioso per essere "salvati"

vangelo MARCO 9 - 38-40 Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva". 39Ma Gesù disse: "Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40chi non è contro di noi è per noi.

proprio in questi giorni stavo riflettendo su questo passo della bibbia... alla fine qui dice chiaramente che non è necessario appartenere a un gruppo religioso per essere salvati. persino ai tempi di Gesù era presente qualcuno "fuori dal coro" che non era affatto contro di loro, Gesù stesso non lo condanna.

Peccato però che quando Gesù disse quelle parole la congregazione ebraica era ancora riconosciuta da Dio e la congregazione cristiana non era stata ancora stabilita...
Quelle 'opere potenti' compiute nel nome di Gesù da un ebreo, che apparteneva al popolo del patto con Dio, sarebbero state una prova che egli aveva il favore di Dio. Ma non appena fu istituita la congregazione cristiana, coloro che volevano avere il favore di Dio dovevano far parte di questa congregazione quali fedeli seguaci di Gesù Cristo. (At 2:40, 41).

confa86@, 08/12/2021 09:29:

---

proprio in questi giorni stavo riflettendo su questo passo della bibbia... alla fine qui dice chiaramente che non è necessario appartenere a un gruppo religioso per essere salvati. persino ai tempi di Gesù era presente qualcuno "fuori dal coro" che non era affatto contro di loro, Gesù stesso non lo condanna.

---

ciao confa86@

come ha ben ricordato M71, il contesto non si applica al tuo pensiero. E' Gesù stesso a dirlo.

(Marco 9:39, 40) ...possa subito parlare male di me. 40 Infatti chi non è contro di noi è per noi.

Come la storia passata ha mostrato in molte occasioni, non è saggio restare isolati, pensando che si possa lo stesso perseverare.

(Proverbi 18:1) 18 Chi si isola persegue i suoi desideri egoistici; va contro ogni saggezza.


Dicendo "subito", Gesù ribadì il reale pericolo che si sarebbe formato uno spirito che poi poteva andare contro l'insegnamento originale.

Per brave tempo, quindi, agendo con fede, e a favore di Gesù sia usando il suo nome, sia sostenendo il suo insegnamento, sarebbe sulla strada della salvezza... ma... ci viene dato un avvertimento:

(Geremia 17:9)  9 Il cuore è più ingannevole di qualunque altra cosa ed è pericoloso. Chi lo può conoscere?

Perciò, è saggio che chi cerca Geova e desidera fare la sua volontà, lo faccia assieme a coloro che, come lui, camminano in tale via, ottenendo incoraggiamento reciproco per superare i pensieri ingannevoli del proprio cuore.

Quindi, per principio, avresti ragione, ma solo per un certo tempo...

Ciao

monseppe2

confa86@, 08.12.2021 09:29:

---

vangelo MARCO 9 - 38-40 Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva". 39Ma Gesù disse: "Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40chi non è contro di noi è per noi.

proprio in questi giorni stavo riflettendo su questo passo della bibbia... alla fine qui dice chiaramente che non è necessario appartenere a un gruppo religioso per essere salvati. persino ai tempi di Gesù era presente qualcuno "fuori dal coro" che non era affatto contro di loro, Gesù stesso non lo condanna.

---

Non si tratta di appartenere ad un gruppo religioso

Ma di appartenere al popolo di YHWH

Gesù quale eccellente Pastore d Dio sta raccogliendo un popolo per il Nome di YHWH, suo Dio.

Non un gruppo o denominazione religiosa, ma dell’organizzazione di YHWH, la Congregazione del SIGNORE.


Chiaramente se dobbiamo rimanere “separati dal mondo” non significa che i seguaci di Cristo che riconoscono YHWH come solo Dio debbano stare isolati ma ri-uniti, in Cristo.

Nei passi del Vangelo di Marco 9 : 39-40 tu leggi di “salvezza” o condizioni per la salvezza?

Inoltre, non mi risulta, come scrivi tu, che qualcuno "fuori dal coro" che non era affatto contro di loro, Gesù stesso non lo condanna.

Gesù stesso, sin da ragazzo, praticava la religione di famiglia (Luca 2:41-43) e non era uno spirito libero.

Da adulto adorava Dio insieme agli ebrei nella sinagoga locale "per abitudine" (Luca 4:15-16).

Quando incontrò al pozzo la samaritana, donna di fede non giudaica, Gesù si identificò chiaramente con un gruppo di appartenenza quando rispose: "noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza ha origine dai Giudei" (Gv. 4:22).

Infine, nella Rivelazione data a Giovanni, Gesù risorto disciplina le sette congregazioni dell'Asia mediante vigorosi messaggi; le richiama all'ordine teocratico e non fa mai intendere che quelle congregazioni un giorno potessero essere sciolte o sostituite da adorazione individuale (Riv. 1-3).