Testimoni di Geova Online Forum Questo forum nasce con lo scopo primario di analizzare e confutare le critiche rivolte ai cristiani testimoni di Geova e ristabilire la verità relativamente a luoghi comuni e disinformazione varia, diffusi in ambienti pubblici. Forum con partecipazione moderata

Concetto di ANIMA estraneo alle culture ebraica e cristiana

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    Seabiscuit
    Post: 35.335
    Moderatore
    10 08/12/2021 12:43
    Entro stasera o al massimo domani si chiude anche questo 3D. Riflettete bene su cosa volete commentare come conclusione nel caso seguissero risposte da parte di VVRL, gigi o ciccino

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    "Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
  • VVRL
    00 08/12/2021 16:15
    Re:
    M71, 08/12/2021 10:10:

    VVRL:

    Si guarda, la cultura ebraica non conosce proprio il concetto di immortalità dell'anima. Infatti Giuseppe Flavio non dice che i Farisei ci credevano, giusto? I Farisei non erano ebrei per caso? Ah, dimenticavo, per i TdG i Farisei erano degli ebrei cattivi, ma sempre ebrei erano però agli occhi degli studiosi come Galimberti. Chissa come mai non conosce gli scritti di Giuseppe Flavio, che parla di morti che sopravvivono nell'Ades tra le pene per gli ebrei farisei, esattamente come dice Gesù in Luca 16. Che strana coincidenza. Ma allora bisogna credere agli ebrei Sadducei? Non mi pare che sia una buona cosa, dato che non credevano nella risurrezione, negli angeli e negli spiriti.


    Aldo, al solito dobbiamo definire bene il campo di applicazione di certi concetti.
    Per gli ebrei della diaspora sicuramente la credenza dell'immortalità dell'anima era sconosciuta mentre la risurrezione corporale era un caposaldo della loro fede. E questo non lo dicono i TdG ma lo attestano la letteratura e la storia.
    È vero che il giudaismo col tempo si è allontanato da Dio, sfaldandosi in sette spesso in violenta contrapposizione luna con l'altra, influenzate dalle correnti di pensiero più disparate (ellenismo), fino ad arrivare a ripudiare Gesù il Messia promesso, discendente dalla famiglia del fu loro re Davide. In questa evoluzione del pensiero ebraico, iniziato ancor prima dei giorni di Cristo e tuttora non terminato, si sono introdotte credenze che non appartenevano alla Legge di Mosè.

    Il Talmud, ad esempio, è noto quanto sia influenzato dall’ellenismo, ed infatti è pieno di spiegazioni, storie e perfino descrizioni dell’anima immortale. La letteratura mistica ebraica, es. la Cabala, arriva addirittura ad insegnare la reincarnazione (trasmigrazione delle anime).
    Gli ebrei moderni accettano queste interferenze come dottrine, le includono nel credo e nella letteratura hasidica.
    Martin Buber, nel suo libro I racconti dei Chassidim, include un racconto sull’anima proveniente dalla scuola di Elimelech, un rabbino di Lisensk: “Quando Rabbi Abramo Jehoshua il Giorno del Perdono [dell’espiazione] ripeteva la descrizione del servizio del grande sacerdote nel Santissimo e arrivava al punto dove è detto: ‘E così disse,’ ogni volta non diceva queste parole, ma diceva: ‘E così dissi.’ Poiché non aveva dimenticato il tempo in cui la sua anima era in un gran sacerdote a Gerusalemme.

    Infatti l'Encyclopaedia Judaica spiega: “Fu probabilmente sotto l’influsso greco che la dottrina dell’immortalità dell’anima si infiltrò nell’ebraismo. [...] Di per sé le due credenze, quella della risurrezione e quella dell’immortalità dell’anima, sono contraddittorie. L’una riguarda una risurrezione collettiva alla fine dei giorni, vale a dire che i morti che dormono nella terra sorgeranno dalla tomba, mentre l’altra riguarda la condizione dell’anima dopo la morte del corpo”.

    Ancora, sempre la succitata EJ dice: "nel periodo rabbinico la dottrina della risurrezione dei morti è considerata una dottrina fondamentale dell’ebraismo” e “dev’essere distinta dalla credenza . . . nell’immortalità dell’anima”.

    La risurrezione veniva insegnata come articolo di fede dalla Mishnah (Sanhedrin 10:1) ed era inclusa nel credo di Maimonide come l’ultimo di 13 articoli di fede.

    Concludo citando le parole del Prof. Arthur Hertzberg: “Nella Bibbia [ebraica] stessa il teatro dell’esistenza dell’uomo è questo mondo. Essa non contiene nessuna dottrina riguardante cielo e inferno, piuttosto sviluppa il concetto di una risurrezione finale dei morti alla fine dei giorni”.

    Basta leggere la storia senza filtri o semplicemente documentarsi per capire che gli ebrei del popolo di Dio credevano sicuramente nella risurrezione in cui credono anche i TdG ma non credevano all'immortalità dell'anima.


    Bravo M71, tu sei l'unico TdG con cui si può imbastire un sereno e costruttivo.
    Io non ho mai negato l'influenza della cultura ellenica sull'ebraismo, quello che dimentichi è che tutto il NT nasce in questo tipo di influenza, tanto è vero che gli studiosi dicono che Gesù visse nel cosiddetto giudaesimo ellenistico. Giuseppe Flavio è chiaro: ai tempi di Gesù gli ebrei credevano nell'immortalità dell'anima quando parla dei Farisei e degli Esseni. Il NT parla anche di ebrei Sadducei, che non credevano nella risurrezione sulla terra, che come dici tu è stato per diversi secoli la soluzione escatologica ultima. al tempo di Gesù quindi non c'è nessuna idea che corrisponde a quella vostra in termini di escatologia ultima. Esisteva certo la risurrezione dell'ultimo giorno, ma esisteva sicuramente l'idea di premi e punizioni subito dopo la morte, come attesta Giuseppe Flavio e come dice Gesù in Lc 16. Quello che non capite voi TdG è che la Bibbia non offre una teologia univoca, ma una serie di teologie, cioè un pensiero escatologico in continua evoluzione. Infatti diversi secoli prima gli ebrei non conoscevano ancora neanche la risurrezione dai morti come prospettiva escatologica per tutti, per loro l'uomo, una volta morto, non risorgeva più (Isaia 26:14).
    Noi però siamo cristiani, abbiamo le scritture greche che attestano chiaramente come il fine ultimo della umanità redenta è la Nuova Gerusalemme, la dimora di Dio con gli uomini. La dimora resta sempre un luogo dove abitare, andando oltre la vostra fantasiosa idea che la Gerusalemme celeste sia un comando.
    Rivelazione 21:24-27 è chiara nel dire che i re della terra porteranno alla Nuova Gerusalemme la loro magnificenza, tutte le nazioni cammineranno ala sua luce. Entreranno in essa quelli scritti nel libro della vita, mentre il destino di chi non scritto nel libro della vita è lo stagno di fuoco (Rivelazione 20:15).
    Tu da bravo TdG ti batti tutti i giorni per far scrivere il tuo nome nel libro della vita, dunque entrerai nella Nuova Gerusalemme e vedrai con i tuoi occhi Dio e l'Agnello. L'alternativa è lo stagno di fuoco, non ci sono possibilità quindi sulla terra per come la vedi oggi.
    Questo dice veramente la Bibbia sul destino ultimo dell'uomo, verità già abbozzata presso gli ebrei con il concetto di immortalità dell'anima.

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    ciccino(1960)
    Post: 379
    Età: 63
    00 08/12/2021 17:40
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Angelo Serafino53, 06/12/2021 23:17:



    Aldo

    torna alla normalità e alla ragionevolezza

    l'Autorevole bibbia cattolica The New Jerusalem Bible così traduce

    1Th 5:23 May the God of peace make you perfect and holy; and may your spirit, life and body be kept
    blameless for the coming of our Lord Jesus Christ

    l'anima o la vita la trasmettiamo noi ai nostri figli senza l'intervento miracoloso, spero ti sia chiaro


    '
    E così dicendo escludi l'intervento di Dio nella paternità e maternità.

    Che tutto sia opera della nostra volontà?

    Vai a dirlo a milioni e milioni di coppie che non riescono ad avere figli, riesci a dare una risposta con la ratio?

    O viceversa quanti ricevono una maternità o una paternità indesiderata?

    Non è detto neanche che ad ogni atto sessuale segua una maternità?

    Una cosa comunque è certa : Dio non vuole il male e non ha creato ne la morte ne il peccato.

    La domanda che Ti rivolgo pertanto è questa: la nascita di un essere umano è volontà di Dio o solo umana?

    L'essere umano ha solo una componente biologica materiale? In che modo è stato fatto ad immagine e somiglianza di DIO, CHE è essenzialmente spirito e non materia?

    Non c'è pertanto un momento in cui Dio insuffla l'anima, nel nascituro ma è insita nel concepimento.

    O meglio l'alito di vita: la nishmat-haijjmm del genesi è insita nel concepimento e riguarda solo l'uomo , mai è riferita agli animali. Questa espressione riguarda solo l'uomo.

    L'animale non pecca, l'uomo sì. Il peccato riguarda l'anima o il corpo? Senso negativo.

    L'adorazione riguarda la capacità dell'anima o del corpo? L'animale ama Dio , adora Dio? Senso positivo.

    L'amore che l'anima nutre per Dio la rende immortale in sintesi se esiste questo legame non può morire, nonostante l'uomo sia peccatore e bisognoso di purificazione. Nonostante l'uomo sia stato concepito nel peccato , nel peccato mi ha concepito mia madre salmo 50. La morte , non spegne quest'amore per Dio : il legame con il creatore non s'interrompe con la morte, ma prosegue per l'eternità. L'amore per Dio è eterno come l'amore di Dio per l'uomo.

    Il peccato interrompe questo legame , ma Cristo è venuto a distruggere il peccato.

    L'anima muore?

    Si, se durante tutta la sua l'esistenza , rifiuta Dio e accetta Satana e tutte le sue seduzioni. Può rifiutarlo anche senza l'intervento di Satana.

    Ma si ripristina nella conversione a Dio , anche se nell'ultima fase.

    Non so se espressa in questa forma ti riuscirà più accettabile, certo che non le troverai nella bibbia nella forma : l'immortalità dell'anima. O qualsiasi altra dottrina cattolica.

    E' naturale.

    Buona continuazione. Buon proseguimento del vostro credo e della Vostra fede. Grazie
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    Giandujotta.50
    Post: 42.279
    Moderatore
    00 08/12/2021 17:50

    Che tutto sia opera della nostra volontà?

    Vai a dirlo a milioni e milioni di coppie che non riescono ad avere figli, riesci a dare una risposta con la ratio?

    O viceversa quanti ricevono una maternità o una paternità indesiderata?



    quanti ricevono una maternità o paternita indesiderata?
    ma davvero hai perso di vista come si procrea?
    occorre un atto deliberato: l'inseninazione di un ovulo.
    vuoi dare la colpa a Dio se metti incinta una donna?
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    (SimonLeBon)
    Post: 50.068
    Città: PINEROLO
    Età: 53
    TdG
    00 08/12/2021 18:03
    Re:
    ciccino(1960), 12/8/2021 5:40 PM:


    '
    E così dicendo escludi l'intervento di Dio nella paternità e maternità.

    Che tutto sia opera della nostra volontà?

    Vai a dirlo a milioni e milioni di coppie che non riescono ad avere figli, riesci a dare una risposta con la ratio?

    O viceversa quanti ricevono una maternità o una paternità indesiderata?

    Non è detto neanche che ad ogni atto sessuale segua una maternità?

    Una cosa comunque è certa : Dio non vuole il male e non ha creato ne la morte ne il peccato.

    La domanda che Ti rivolgo pertanto è questa: la nascita di un essere umano è volontà di Dio o solo umana?




    ...

    Buona continuazione. Buon proseguimento del vostro credo e della Vostra fede. Grazie



    Caro ciccino,
    non penso che tu abbia colto il senso di questa discussione.

    Serafino faceva notare che ogni cosa è stata creata per volontà di Dio, tramite Gesu'.
    Ma allora chi crea l'anima nel momento in cui la persona viene alla vita?

    Il testo biblico è molto chiaro in proposito:

    Ge 2,7 "allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente."

    Cioè non esiste alcuna "anima" personale, precedente al corpo o successiva alla morte del corpo.
    Dio da la vita, altrimenti l'uomo non sarebbe che un mucchio di polvere.

    Simon

  • I-gua
    00 08/12/2021 18:08
    Re:
    Giandujotta.50, 08.12.2021 17:50:


    Che tutto sia opera della nostra volontà?

    Vai a dirlo a milioni e milioni di coppie che non riescono ad avere figli, riesci a dare una risposta con la ratio?

    O viceversa quanti ricevono una maternità o una paternità indesiderata?



    quanti ricevono una maternità o paternita indesiderata?
    ma davvero hai perso di vista come si procrea?
    occorre un atto deliberato: l'inseninazione di un ovulo.
    vuoi dare la colpa a Dio se metti incinta una donna?




    D’altro canto, la procreazione è volontà di Dio, è un comando che ha dato alla prima coppia…


    Sono le solite domande del tipo che confondono piuttosto che aiutare ad arrivare al punto della questione.
    Sono poste da gente confusa, nei migliori dei casi; o da gente che cerca di depistare dalla sana dottrina scritturale, nel peggiore dei casi.

    Il soffio vitale viene da Dio, per ogni vivente
    E ogni vivente è una anima
    Anima vivente è l’opposto di essere morto

    Il concepimento fa degli zigoti una anima vivente.

    in senso lato, la parola “anima” è utile per definire certi aspetti della persona

    Ma non è entità ontologica che può esistere scissa dal corpo.

    Anima, spirito, corpo, mente… tutti aspetti inscindibili dell persona, dell’individuo
    Aspetti dell persona, non componenti ontologiche che esistono concretamente scisse dall’ persona.

    Nella dottrina giudeo-cristiana, nella concezione ontologica, cosmologica, antropologica, il concetto di “anima immortale” e di “aldilà “ non sono concepibili.
    È un concetto e una dottrina comune invece a filosofie orientali, al dualismo platonico, ne troviamo traccia nelle antiche religioni babilonesi, egizie, persiane, ecc… sino alle più moderne religioni pagane e sincretiche come il cattolicesimo e derivati, condomblé, woodoo, wicca, animismo, sciamanesimo, ecc..


    Nel giudaismo questa dottrina si diffonde con sette che non accettano la sana dottrina, come i Farisei per esempio
    Altri correnti esoteriche come la kabala, ecc…

    Tutto questo è attestato storicamente, scientificamente

    Non parliamo di fedi, di credenze, o di opinioni: sono fatti attestati dai ricercatori delle rispettive discipline
    Archeologia
    Storia delle religioni
    Antropologia
    Storia della filosofia
    Ecc…


    Il dogma di fede dell’anima immortale, come tutti i dogmi di fede, non è scritturale ma fa parte delle derive della cristianità che attraverso operazioni sincretiche hanno elaborato una religione universale che dall’impero romano in poi si è diffusa in tutto il mondo nelle sue varie derivazioni, sette e denominazioni che mantengono comunque l’antica matrice della religione misterica babilonese, con le sue triadi di divinità, l’aldilà e le anime immortali dei defunti da venerare (culto dei morti, culto dei santi, ecc..)

    E grazie a questi “dogmi di fede “ , come vengono da loro stessi identificati e definiti, si introducono nuovamente antiche credenze religiose pagane, si portano le masse lontano delle semplici verità bibliche, si rende oscuro e inaccessibile il Sacro Segreto custodito in Cristo, e con le menzogne religiose si introducono in maniera velata o meno velata pratiche rituali e pratiche cultuali che YAHWEH detesta e che il Cristo, nostro Signore e Suo Sacerdote ha mai insegnato.



    [Modificato da I-gua 08/12/2021 18:27]
  • I-gua
    00 08/12/2021 18:30
    Re: Re: Re: te lo spiega pure PAOLO CEVOLI
    I-gua, 07.12.2021 12:57:

    VVRL, 07.12.2021 11:58:

    Si guarda, la cultura ebraica non conosce proprio il concetto di immortalità dell'anima. Infatti Giuseppe Flavio non dice che i Farisei ci credevano, giusto? I Farisei non erano ebrei per caso? Ah, dimenticavo, per i TdG i Farisei erano degli ebrei cattivi, ma sempre ebrei erano però agli occhi degli studiosi come Galimberti. Chissa come mai non conosce gli scritti di Giuseppe Flavio, che parla di morti che sopravvivono nell'Ades tra le pene per gli ebrei farisei, esattamente come dice Gesù in Luca 16. Che strana  coincidenza. Ma allora bisogna credere agli ebrei Sadducei? Non mi pare che sia una buona cosa, dato che non credevano nella risurrezione, negli angeli e negli spiriti.



    fariseo
    /fa·ri·ṣè·o/
    sostantivo maschile
    Aderente ad una setta che predominò nella vita religiosa e civile giudaica negli ultimi tempi precristiani e al principio dell'età cristiana, distinguendosi per un accentuato rigorismo etico e per uno scrupoloso formalismo nell'osservanza della legge e della tradizione mosaica

    setta
    /sèt·ta/
    sostantivo femminile
    Associazione caratterizzata da distinzione o separazione ideologica nei confronti di una dottrina.

    quindi?

    cosa ne possiamo dedurre, con 2 semplici definizioni?

    ma andiamo avanti, studiamo un po' a fondo la questione

    Immortalità, risurrezione; ricompensa e punizione

    Il dualismo corpo-anima che vede in una presunta anima una parte spirituale separata dal corpo appartiene al giudaismo post-biblico. Nella Scrittura l’essere umano è concepito come unitario: la cosiddetta “anima”, che è in ebraico nèfesh, indica il corpo fisico. Al primo uomo non fu data un’anima/nèfesh, ma egli “divenne una nèfesh vivente” (Gn 2:7). Giuseppe, rivolgendosi ad un pubblico non ebraico, non fa altro, quindi, che adeguarsi. In verità, la controversia tra le correnti di pensiero giudaiche non riguardava la vita dell’anima dopo la morte ma la risurrezione. Ciò è confermato dai dati biblici.

    “Or Paolo, sapendo che una parte dell'assemblea era composta di sadducei e l'altra di farisei, esclamò nel Sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; ed è a motivo della speranza e della risurrezione dei morti, che sono chiamato in giudizio». Appena ebbe detto questo, nacque contesa tra i farisei e i sadducei, e l'assemblea si trovò divisa. Perché i sadducei dicono che non vi è risurrezione, né angelo, né spirito; mentre i farisei affermano l'una e l'altra cosa. Ne nacque un grande clamore”. - At 23:6-9.

    Ulteriore conferma ci è data da Mr 12:18 in cui si parla “dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione”. Giuseppe quindi mostra che i sadducei avevano una visuale terrena e fa notare l’affinità del loro pensiero con quello filosofico degli epicurei, che ritenevano che il criterio per conoscere la verità fosse la conoscenza sensibile, ovvero che solo i sensi fossero veri ed infallibili.

    Per ciò che concerne gli esseni, Giuseppe Flavio scrive:

    154 E infatti presso di loro è salda la credenza che mentre i corpi sono corruttibili, e che non durano gli elementi di cui sono composti, invece le anime immortali vivono in eterno e, venendo giù dall'etere più leggero, restano impigliate nei corpi come dentro carceri quasi attratte da una sorta di incantesimo naturale, 155 ma quando siano sciolte dai vincoli della carne, come liberate da una lunga schiavitù, allora sono felici e volano verso l'alto. Con una concezione simile a quella dei figli dei greci, essi ritengono che alle anime buone è riservato di vivere al di là dell'oceano in un luogo che non è molestato né dalla pioggia né dalla neve né dalla calura, ma ricreato da un soave zefiro che spira sempre dall'oceano; invece alle anime cattive attribuiscono un antro buio e tempestoso, pieno di supplizi senza fine. 156 Mi pare che, con la stessa visione, i greci ai loro uomini valorosi, che chiamano eroi e semidei, abbiano riservato le isole dei beati, invece alle anime dei malvagi il posto degli empi giù nell'Ade, dove anche raccontano che sono puniti quelli come Sisifo, Tantalo, Issione e Titio: così i greci in primo luogo ammettono che le anime sono immortali, e poi spingono alla virtù e ritraggono dal vizio. 157 Ritengono infatti che i buoni durante la vita diventano migliori per la speranza di ricevere un premio anche dopo la morte, mentre le cattive intenzioni dei malvagi risultano compresse dalla paura di chi, se pure riuscisse a farla franca in vita, teme un eterno castigo dopo la morte. 158 Queste sono dunque le credenze degli Esseni intorno all'anima, che rappresentano un'attrazione irresistibile per tutti quelli che una volta abbiano assaporato la loro dottrina. – Guerra giudaica, libro II.

    Così anche in Antichità Giudaiche XVIII,18: “La dottrina degli Esseni è di lasciare ogni cosa nelle mani di Dio. Considerano l'anima immortale e credono di dovere lottare soprattutto per avvicinarsi alla giustizia”.

    Come si nota da quanto Giuseppe dice in Guerra giudaica, è evidente il suo paragone del pensiero esseno con quello filosofico greco. Come pure è evidente che Giuseppe esageri nel fare un parallelismo. Infatti, tra i documenti di Qumràn non è stato trovato nulla che lo suffraghi.

    Lo stesso criterio ovvero l’adeguamento ai suoi lettori greci, esprimendosi nelle loro categorie di pensiero, Giuseppe Flavio lo usa per i farisei, di cui scrive: “Ritengono ... che l'anima è immortale, ma soltanto quella dei buoni passa in un altro corpo, mentre quelle dei malvagi sono punite con un castigo senza fine” (Guerra giudaica, II, 163). Giuseppe vuol dire che nell’aldilà i giusti ricevono ancora un corpo con la risurrezione. Nel pensiero farisaico per i peccatori non c’è questa possibilità. Ciò si accorda con Dn 12:2: “Quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia”.


    - - - - - - - - - - -
    EDIT:
    I-gua, ho ripulito tutto il commento da codici HTML, immagini, spazi inutili.
    Cerca di postare solo un riferimento testuale per volta senza fare copia-incolla da terze parti, altrimenti devo fare gli straordinari per riformattare ogni tuo commento. Oppure ripulisci il contenuto e incolla solo il testo con il riferimento di appartenenza.
    E cerca di essere SINTETICO per favore.
    Grazie della collaborazione
    Staff/Mod-3




    Caro staff/mod-3. Grazie, ma è stato cancellato pure il link della fonte di queste informazioni


    Mica le ho inventate io le cose scritte sopra!





  • ONLINE
    Angelo Serafino53
    Post: 8.026
    Città: BARI
    Età: 70
    TdG
    00 08/12/2021 20:48


    LE ANIME SOTTO L'ALTARE



    (Rivelazione 6:9, 10) Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di quelli che erano stati scannati a motivo della parola di Dio e della testimonianza che avevano reso. 10 E gridarono a gran voce: “Fino a quando, Sovrano Signore, santo e verace, aspetterai a giudicare gli abitanti della terra e a vendicare il nostro sangue?”

    Queste anime gridano che il loro sangue possa essere vendicato, presa letteralmente è impossibile che anime invisibili e immateriali possano possedere sangue


    Mentre invece
    Si parla di altare dei sacrifici e del sangue che appropriatamente come si è detto tante volte vi scorreva .


    Che ci dovrebbe stare a fare sotto l’altare, un cristiano come Paolo che fu decapitato, o il primo martire cristiano Stefano, per esempio morti fedeli, non dovrebbero stare nelle beatitudini nel paradiso insieme a Cristo o in braccio ad Abraamo ?

    Perche chiedono giustizia?
    I loro aguzzini non sono morti? e non hanno subito dopo la morte il giudizio immediato nell’inferno?

    Questa scena dimostra che non esiste il giudizio dopo la morte!
    E non esiste nemmeno l’anima immortale.

    Il contesto non è per niente letterale, è allegorico come è il resto del contesto

    (Rivelazione 6:12-17) ...E vidi quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, e ci fu un grande terremoto. Il sole diventò nero come il sacco di crine, la luna diventò tutta come sangue, 13 e le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un forte vento lascia cadere i frutti non ancora maturi. 14 Il cielo si ritirò come un rotolo che viene riavvolto, e ogni monte e ogni isola furono smossi dal loro posto. 15 I re della terra, gli alti dignitari, i comandanti militari, i ricchi, i potenti, e ogni schiavo e ogni persona libera si nascosero nelle caverne e tra le rupi dei monti. 16 E dicevano ai monti e alle rupi: “Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, 17 perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi può resistere?”


    Come si nota le persone parlano ai monti e alle rocce chiedendo di fare qualcosa a loro favore

    Aldo insisteva che questo sangue gridava, e dovevano essere per forza esseri animati ,ma abbiamo fatto questa similitudine

    Nella bibbia gridono tante cose inanimate ,ecco alcuni esempi

    come il sangue di Abele che grida a Dio dal suolo. Genesi 4:9, 10

    Gia
    5,4
    Ecco, il salario dei lavoratori che hanno
    mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete
    pagato, grida,

    in questo caso addirittura il salario grida.

    (Abacuc 2:11) Dal muro griderà una pietra, e dal legname del tetto una trave risponderà

    (Rivelazione 8:13) ...e sentii un’aquila che volava in mezzo al cielo dire a gran voce: “Guai, guai, guai agli abitanti della terra a causa dei rimanenti squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!”

    Anche un aquila grida


    In questo caso il muro grida e una trave risponde

    Così questo sangue poteva piangere ,e parlare nello stesso senso,

    e Aldo ancora una volta vuole prendere tutto letterale dimostrando ancora una volta di avere vedute da fondamentalista
    [Modificato da Angelo Serafino53 08/12/2021 21:17]
  • I-gua
    00 08/12/2021 20:53
    Ma non ê la terza o quarta volta che si ripete, questa questione del sangue che grida?
  • ONLINE
    (SimonLeBon)
    Post: 50.068
    Città: PINEROLO
    Età: 53
    TdG
    00 08/12/2021 22:27
    Re:
    I-gua, 12/8/2021 8:53 PM:

    Ma non ê la terza o quarta volta che si ripete, questa questione del sangue che grida?



    ... con certi elementi è ancora poco... [SM=g10765]

    Simon
  • 35