a cuore fermo

la grande aria non ha più i sensi
sanguina la filastrocca
una mano, in disuso
balla sbiadita
gitana
un giorno senza ore
il ritmo di una palla
verso il suolo

cercare tra i profumi
tra i crini o le chiome
da stringere nel fiato di un sospiro
fermare l’attimo dei colori
di quale amore
mentre vago nell’aria
ipotetica forma
passato o futuro
che non torna

tra salti
di parole e gesti
nelle sviste di chiari ricordi
nelle linee spezzate
per troppo male o dolore
in quello che sono tra le corolle
una frase seccata
tuttora seguo
vuoto denso
nel pieno di sempre
sperato

scarpette azzurre


il tempo al tempo
senza immagini o nomi
ma puoi specchiarti
tra le pareti imbiancate
il nuovo mobilio per stringere preghiere
un gelido camino
le convinzioni per dimenticare
se guardi fuori
anche la verità
di un cielo amico

non esiste casa
non esiste solco
stanche spose consumate
aperte
verde lacero
un tronco nudo e sensuale
l’ultima caduta
coperta della terra
alle radici