Vi stupireste, illustri colleghi forumisti, ed anche indecisi nostri lettori ancora sconoisciuti, se vi dicessi che mi ricordo benissimo di questa miniserie?
Eh si, perchè oggi la si chiama così, una serie tv con meno di qualche centinaio di puntate.
Di quelle che gli interpreti ci invecchiano, e finiscono pure per passarci a miglior vita, per vecchiaia ( ma non sempre ) e per davvero, ricevendo così una doppia commemorazione quando questo accade.
Per loro stessi nel mondo reale, e per il loro personaggio sulla scena.
Restano intrappolati fino alla fine nella trama infinita, che in questi casi diventa praticamente eterna.
In altri tempi invece già cinque o sei puntate erano un' intera stagione del calendario.
Anche perchè, se oggi te ne puoi ritrovare due o tre in sequenza, e con cadenza giornaliera, a quei tempi la puntata settimanale l' aspettavi come un evento.
Per vedere come evolveva la faccenda, e come sarebbe andata a finire.
Si accettava di tutto, senza fare troppo gli schizzinosi per le numerose incongruenze della trama.
Valeva anche per roba del genere di " Belfagor ", per gli amici il fantasma Louvre, e qualche anno dopo per l' ancora più surreale " I compagni di Baal ".
Il fatto è, che anche se al momento non lo sai, ti stai creando i ricordi che molti anni nel futuro, su una cosa chiamata internet, andrai a rivangare con altre persone che al momento non conosci ancora.
E che magari, proprio come stai facendo tu, da qualche altra parte sono occupate a crearsi le loro personali speranze.
Me lo ricordo il Capitano Coignet, che di umili origini, si arruola come soldato semplice nell' esercito di Napoleone ancora solamente il Generale Bonaparte, e sopravvivendo a tutte le campagne militari del suo imperatore, fa carriera fino a diventare ufficiale.
L' ho vista tutta la serie, mezzo secolo fa.
Non credo che sia più ripassata, non sulla tv italiana.
Mi rammento del protagonista, che per arruolarsi nei Corazieri, si presenta alla visita medica con un paio di mazzi di carte nei calzini, per poter raggiungere la statura minima richiesta.
E poi si ritrova a guardare dal basso verso l' alto i suoi commilitoni.
Come ricordo anche la scena conclusiva dell' ultima puntata.
Quando in un' osteria, in abiti borghesi, dopo la campagna di Russia e la relativa ritirata, dopo la prima abdicazione del suo imperatore, i cento giorni ed il secondo e definitivo ritorno del re, il Capitano Coignet vende le sue memorie.
Andrò a rivedere quelle immagini.
Sarà la prima volta dopo cinquant' anni, e dopo molte altre cose, dopo tutte le cose che sono accadute nel frattempo.
E sarà la prima volta che potrò vederle a colori.
Anche se credo che neppure io mi sorbirò nuovamente tutte le ore al completo.
[Modificato da (1960) 21/08/2021 01:28]
"Nessuno ci manderà via da quasta casa"
("The others")