00 10/08/2021 22:53

Una precisazione: nei riassunti dei battaglioni alpini, il “Pieve di Teco bis” era formato, alla fine del 1915, dalle compagnie 2a 3a e 8a (quelle che si trovavano in zona Cukla al momento della perdita della posizione); le altre compagnie, 107a e la 115a, erano rimaste in zona Carnia.



Nel volumetto “Gli alpini di fronte al nemico – Batt. Pieve di Teco” (10° Regg.Alpini Editore, Roma, 1938), a proposito dello sfortunato evento, si legge:

“Ai primi di gennaio 1916 il battaglione ritorna ad occupare le sue vecchie posizioni e cioè la linea Romboncino-Colletta del Cukla-Monte Cukla-pendici SE di questo monte. […] nella notte sul 12 febbraio, gli austriaci, vestiti con bianche tenute da sciatori, riescono a catturare gli uomini di un piccolo posto sulla sommità del Cukla, tenuto da una squadra della 2a compagnia. Di propria iniziativa, spinti dal sentimento di vendicare lo smacco subito, sebbene non imputabile al valore del piccolo reparto, gli alpini della 2a compagnia tentano invano di riconquistare la sommità del Cukla che già era costata tanto sangue.
In questo assalto muore, al grido di “Savoia”, il sottotenente Pietro Regio che, febbricitante, non aveva voluto lasciare il proprio reparto per essere internato all' ospedale.
Il giorno seguente viene ordinata una nuova azione per ritogliere al nemico il Cukla.
Il compito è affidato ancora a reparti del “Pieve”: alla 8a compagnia ed ai rimasti della 2a.
Il contrattacco si effettua il 14 febbraio, dopo una breve preparazione di artiglieria.
I resti della 2a compagnia con alla testa il prode suo comandante, Capitano Renato Tomatis, si slanciano contro le trincee del Cukla, dalle quali gli austriaci iniziano una violenta azione di fuoco.
Il candore delle nevi si arrossa ben presto del generoso sangue di molti caduti; ma il magnifico, ammirevole slancio degli alpini del “Pieve” li porta a raggiungere d' impeto le trincee nemiche.
Il capitano Tomatis mettendo piede, primo fra i primi, sullo spalto della trincea nemica, cade colpito da una fucilata in pieno petto.
Gli alpini insistono nell' attacco, violentemente battuti dal fuoco avversario che infligge gravissime perdite, ma ogni sforzo è vano per l' accanimento e il numero dei difensori.
Fallito questo tentativo il battaglione Pieve di Teco, che aveva lasciato sul campo buona parte dei suoi effettivi e che in pochi mesi di guerra aveva perduto, tra morti e feriti, molti uomini, viene ritirato e inviato a Villa Santina.
Pochi giorni dopo, per un troppo duro e precipitato apprezzamento degli eventi da parte dei comandi superiori, viene disciolto.
Profondo è il dolore dei superstiti, dolore che può essere solo compreso da chi ha compiuto tanti sacrifici oltre il limite del proprio dovere, da chi ha visto cadere nella lotta un così grande numero di compagni [...]"

Il sottotenente Regio, nel bollettino della concessione di medaglia di bronzo al V.M. - Regio Decreto 19 agosto 1921- diventa "Reggio"



Non ho trovato il capitano Renato Tomatis (nei riassunti è indicato come tenente, deceduto il 17.02.1916 alla Sezione Sanità Div.) tra i decorati al V.M., di solito un ufficiale, per una fine in combattimento come quella, veniva decorato... (negli elenchi online ne mancano tanti, chissà..., non voglio pensare male, cioè che essendo il comandante della compagnia che ha perso la posizione non si sia voluto ricompensarlo alla memoria)

Saluti




[Modificato da Hunold 10/08/2021 23:12]