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I testimoni di Geova pregano online: zero adunanze da quattordici mesi

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    Amalia 52
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    TdG
    00 05/05/2021 09:40

    E per i più anziani tutorial su WhatsApp per spiegare l’uso della piattaforma


    Fare di necessità virtù e anche fede. I momenti di raccoglimento spirituale corrono online per vincere le distanze imposte dal Covid. I Testimoni di Geova si sono dati un’indicazione, osservata a livello nazionale, per la quale si è scelto di non ritrovarsi più in presenza per le adunanze.

    «Le Sale del Regno – spiega Daniele Clementi, portavoce per i fedeli di Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta – sono chiuse dalla fine di febbraio dell’anno scorso. Abbiamo deciso di interrompere le riunioni per tutelare il grande dono che è la nostra vita. Incontrarsi può esporre a pericoli». Non contagiare e non contagiarsi. Una regola, saggia, che ancora vige, «visto che la pressione si è allentata, ma la situazione non è ancora del tutto tranquilla». Ma non ci si è persi d’animo perché, le attività consuete si sono interrotte, ma sono partite le trasmissioni. «Inizialmente per un paio di mesi abbiamo utilizzato un canale web per mandare in onda le adunanze registrate e poi, grazie ad un accordo internazionale che ci ha permesso di acquistare una serie di pacchetti, abbiamo cominciato ad utilizzare Zoom per le adunanze dal vivo». A Brescia sono 60 le congregazioni, cui fanno riferimento 4.800 testimoni di Geova.

    «Tra queste ci sono 24 congregazioni straniere in cui si parlano 18 lingue diverse», precisa Clementi. Le distanze sono state così annullate dalla tecnologia, anche se i fedeli seguono le riunioni settimanali ognuno da casa propria. «C’è anche chi si collega dall’Australia, dal Canada, dall’Africa, oltre che da tutta Italia – continua Clementi – e, qualche settimana fa, con la celebrazione del Pasto serale del Signore, per ricordare il sacrificio di Cristo, abbiamo avuto una partecipazione di portata mondiale». I collegamenti hanno annullato ogni confine, geografico e sanitario. Ma l’approccio alla rete per il raccoglimento spirituale non è stato un passo semplice per tutti, soprattutto per chi ha poca dimestichezza con la tecnologia. «Per i più anziani abbiamo mantenuto per più tempo il canale preregistrato, ma poi si è iniziato ad usare Whatsapp per dare le istruzioni – attraverso una sorta di video tutorial, ndr - per imparare a utilizzare Zoom e adesso la piattaforma non ha più segreti». Online si svolgono anche le commemorazioni funebri. «Al cimitero vanno solo i parenti stretti. Poi, al messaggio di speranza della resurrezione uniamo, con la cerimonia via Zoom, un ricordo del defunto. È un modo efficace per far arrivare conforto e vicinanza a chi perde qualcuno». Alla mancanza dell’attività di casa in casa per incontrare la gente si è sopperito con lettere o mail. «E anche il congresso nazionale, in programma tra luglio e agosto, (che vede solitamente la partecipazione di centinaia di migliaia di persone) sarà, come lo scorso anno, su Zoom. Contiamo di tornare in presenza dal 2022». Sulla piattaforma si studia la Bibbia, ma ci si ritrova anche per cene conviviali a distanza, che attraverso la rete danno ancora più forza al senso di comunità, mantenuto con calore attraverso la tecnologia. «Visto che non possiamo abbracciarci e stare insieme, abbiamo trovato comunque il modo per raggiungerci». Al momento si abbozzano calcoli di affollamento per riaprire le Sale del Regno. «Pensiamo che se un ambiente prima poteva ospitare 90 persone, ora non potrebbe accoglierne più di 30». Ma per ora si preferisce l’adunanza sulla piattaforma. «Torneremo a riunirci quando saremo sicuri che non ci siano pericoli per nessuno».

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    Giandujotta.50
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    Moderatore
    00 05/05/2021 09:47

    certo, la vita è importante...
    un sacrificio oggi per stare in sicurezza domani...
    un bel articolo del Corriere!!

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    Amalia 52
    Post: 32.357
    TdG
    00 05/05/2021 09:56
    Re:
    Giandujotta.50, 05.05.2021 09:47:


    certo, la vita è importante...
    un sacrificio oggi per stare in sicurezza domani...
    un bel articolo del Corriere!!





    Infatti,mentre altri inclusi i governi, l'estate vogliono tornare alla "normalità"solo per far ripartire il turismo e il sistema commerciale,il popolo di Geova mantiene la calma e aspetta che il pericolo sia passato per poter tornare alle attività spirituali in presenza.